Capitolo 15: Anima

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La sua mente fu sconvolta quando quel cruento nome portatore di morte riaffiorò dalla sua sempiterna memoria. Con le labbra tremanti d'emozione, sussurrò, mentre calde lacrime rigarono dagli occhi cerulei rifulgenti dell'estasi lucente del paradiso, era da tempo immemore che non incontrava quelle iridi di fuoco:

"Lucifer!"

"Michael!"

Formulò l'infernale creatura riconoscendo quel viso, le sue iridi cremisi brillarono d'emozione socchiudendosi bramose di accarezzare quella pelle cerea. In preda al desiderio gli si avvicinò, e sfiorando il suo viso imperlato da lacrime con la dissoluta mano, formulò, mentre faceva annegare l'azzurro del lucente empireo nel tragico cremisi infuocato dell'inferno:

"Nitimur in vetitum semper cupimusque negatum"

(Propendiamo sempre per ciò che è vietato e desideriamo ciò che ci è negato.)


Michael, specchiandosi in quell'oceano di sangue, sorridendo tristemente mormorò, accarezzando dolcemente la sua mano che si mosse appena, sconvolta da quell'inaspettato tocco:

"Fugit inreparabile tempus, Lucifer"

(Fugge irreparabilmente il tempo)

Il demone gli sorrise con i fulgidi occhi brillanti di passione. Il serafino si costrinse a distogliere lo sguardo, bruciato da quelle fiamme che gli riempivano il cuore dell'antico amore.

"Lucifer, sono arrivato qui per liberare l'anima di quel ragazzo dal tuo nefasto potere!"

Tuonò, allontanadosi con un agile balzo, mentre la spada fiammeggiante si materializzava,eccelsa tra le sue mani.

"Pensavo fossi qui, per incontrarmi...Non ci vediamo da quando mi hai sconfitto in battaglia, soggiogato dal Suo ordine!"

Formulò sorridendo malvagio, mentre i suoi occhi si accendevano antico desiderio.

"Mi meraviglio che tu possieda ancora la forza di parlare dell'accaduto, nonostante la tua punizione, Demone!"

"Avrebbero dovuto declassarti per esserti imposto alla mia cacciata, ma a quanto vedo, mantieni imperterrito il tuo ruolo..."

"Taci, se non vuoi assaggiare per la seconda volta la mia furia, ti consiglio di tornare all'Inferno!"

"Ahahahah, davvero credi che abbia paura di te?"

Michael gli inviò uno sguardo rabbioso

"Non è paura l'emozione che provo nei tuoi confronti, ma lussuriosa brama

E odio!"

Un espressione di terrore e disgusto, sconvolse il suo viso: "L'inferno ti ha corrotto più di quanto non lo fossi gia!"

Il demone ghignò osservandolo, rivolgendogli uno sguardo omicida e iniziando a ridere follemente, mentre i suoi occhi rifulsero di livore.

...

Mika si ridestò udendo degli strani versi, era uno strano grugnito.  Dischiuse le palpebre e girando faticosamente il capo, con orrore vide una creatura, piccola, deforme, con le orecchie a punta, e i canini lunghi che con incontenibile voluttà beveva il suo sangue che macchiava di cremisi quel luogo lucente. "Chi diavolo sei!" Gridò cercando di alzarsi in piedi, ma un atroce dolore al petto, lo costrinse a rimanere immobile, iniziò a tremare, spaventato.

Are you still my Family? - Owari no Seraph/ Seraph of the EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora