Capitolo 13: Inferno

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Un silenzio assordante invase l'ambiente, stringendo quelle tre figure in un gelido abbraccio, l'unico leggero suono era, saltuariamente, il quasi impercettibile respiro di Yuu. Mika trasse un sospiro di sollievo quando lo udì. "Almeno è ancora in vita...anche se non so' in che forma..." La bambina, osservando la disperazione materializzarsi sul viso dell' amico, chiese: "Cosa hai sentito? Parla, Mika!". Pianse, scuotendo con le piccole manine il giovane che si era chiuso in un tragico silenzio, con il cuore immobile trapassato da una lama di fuoco. Osservando quel viso lacrimevole, mosso a compassione, proferì: "E' vivo...tuttavia... Potrebbe non essere Yuu..." "E' impossibile! Deve risvegliarsi!" Gemette la piccola con le mani agli occhi: "Akane, non temere, cercherò di farlo tornare normale...Ma allontanati!... Non puoi rimanere qui, questa creatura potrebbe svegliarsi!" Le sussurrò a fil di voce, con apprensione, appoggiandole tristemente le mani sulle spalle, per tranquillizzarla, inginocchiandosi alla sua altezza e cercando di incrociare quello sguardo bloccato dalle piccole manine inchiodate al  viso afflitto: "Lui è Yuu!"  Piagnucolò in preda alla disperazione. "No, Akane, sbagli! Un essere così malvagio...non può essere lui!" Urlò, ma il suo tono mutò in un angosciato mormorio: i ricordi degli sguardi diabolici e atteggiamenti lascivi di quell'essere  si susseguirono, freneticamente nei suoi pensieri. "Non voglio lasciarvi, non di nuovo!". Il turbamento lampeggiò sul viso del giovane, sconvolto dal dubbio: "N-non può... non può aver  ricordato tutto...oppure!"

"Mika, ti prego, non costringermi ad abbandonarvi ancora! Ho dormito per quattro anni nell'oscurità  e ora che vi ho ritrovati, non voglio lasciare la vostra luce!" Gridò disperata, lui si tranquillizzò a quella sincera confessione: "Akane, ti scongiuro, capisco quello che provi, però...Adesso Yuu è pericoloso, è posseduto da un demone!... Se una creatura simile dovesse ridestarsi, saresti in grave pericolo! Gli esseri infernali non  possiedono una famiglia, non distinguono gli amici dai loro rivali. Per loro esiste solo la il desiderio di sangue e morte, sono  aggressivi e manipolatori. Non voglio che tu veda Yuu in questo stato..." Confessò portandosi una mano al petto, con afflizione. "Come sai queste cose?" La paura emerse dalla sua voce:   "Sono state riferite da Yuu, ricordi? Gliene aveva parlato il suo demone, Asuramaru, ma non è lui che lo controlla adesso, ecco perché ti sto' chiedendo di  allontanarti!" Proferì, sperando che  comprendesse quelle parole, fuggendo all'istante. "Non posso abbandonare la mia famiglia!" Gridò la bimba, piangente. "E io non posso perderla di nuovo!." Udendo quella frase, il viso della piccola si bloccò improvvisamente, uno strano lampo guizzò nei suo occhi per un attimo vitrei, sconvolgendo la sua mente infantile. Mika tremò, ma titanicamente continuò la frase, sperando di rimediare in tempo a quel fatale errore: "Ho già rischiato di perderti una volta per colpa del Virus dell'Apocalisse, Akane, non voglio che ricapiti!" Parve ridestarsi da quell'improvviso torpore, il giovane l'abbracciò con trasporto, piangendo disperatamente lacrime asciutte, la bambina gli accarezzò la testa, confusa: "Perché? Perché...ho ricordato il viso dell'uomo dai capelli d'argento?". Mika la baciò sulla fronte, stringendola a se' con disperazione, iniziò a tremare: "La drammatica situazione di Yuu, mi stava facendo dimenticare l'irrivelabile segreto di Akane!".

"Va bene, ho capito, vado dagli altri, ma tu...dovrai riportarmi Yuu..." Farfugliò mentre si allonatanava con passi instabili e barcollanti verso l'uscita, inciampando nei suoi piedi scalzi:"P-Perché noi..." Sussurrò ansante e affannata, stringendosi la piccola manina al petto sconvolto dal dolore. Mika la osservò girarsi verso di lui, con lo sguardo perso in un passato drammatico che faticava a ricordare, lacrime rossastre rigarono inquietanti sul suo viso: "Siamo una famiglia!" Mormorò accasciandosi al suolo. "Akane, no!" Il vampiro saettò verso di lei, stringendola tra le sue braccia, impedendo che il buio pavimento   ghermisse il suo corpo. Sconvolto iniziò piangere chiamandola per nome. Una timida, fredda lacrima si posò sul viso della bimba, che ridestandosi, allungò la magra manina verso quel viso angelico , sussurrando, mentre dischiudeva pigramente le palpebre: "Siete così simili...Tu mi proteggerai sempre, Mich...!" Improvvisamente, troncando la frase lo abbracciò forte, singhiozzando mentre immergeva il suo viso nell'incavo del collo del giovane che osservava sbigottito quella inaspettata reazione colma di vita. Le sorrise celando abilmente la disperazione che attanagliava il suo animo per il suo atroce peccato, non capendo cosa fosse successo: "Portami dagli altri...Aspetterò te e Yuu insieme a loro..."  bisbigliò lentamente, con rassegnazione. Il vampiro prese la piccola tra le sue braccia, sollevandola delicatamente, lei sorrise a se stessa "Mi sento una principessa!Vorrei che questo momento non finisse mai!". Mentre superavano la buia scalinata, radunando coraggio, con la vocina spaventata  rivelò: "Ho spesso uno strano dolore al collo, lancinante, misto a dei forti capogiri, soprattutto quando provo paura o terrore oppure muovo velocemente la testa, cosa può essere?" Chiese preoccupata, temeva di avere qualche strana malattia e che quello fosse uno dei sintomi iniziali. " Mika rabbrividì a quelle parole, Ferid gli aveva svelato che Akane, dopo essersi risvegliata, avrebbe potuto avvertire degli strani dolori, in prossimità della ferita mortale.  O avere inconsapevolmente paura o terrore di situazioni o individui che le potevano ricordare la propria morte. "Perché il corpo possiede una memoria tattile che rimane immutata nel tempo, trascendendo addirittura la morte o diverse reincarnazioni" Gli aveva proferito il vampiro, fu indeciso se credere o meno a quelle sibilline parole. Ora che la bimba gli aveva rivelato quelle angoscianti sensazioni, il giovane, costernato le mormorò, stringendola di più a se: "Non preoccuparti Akane, passeranno, sono problemi dovuti al tuo recente risveglio dal Virus, concentrati sui pensieri allegri" Proferì simulando allegria, per un istante il tono del giovane parve trasformarsi in quello del gioioso bimbo dai riccioli d'oro che abitava nel suo passato. Lei sorrise, grata di quella scoperta. Trasportò con repentina velocità Akane da Shinoa e Mitsuba, supplicandole di badare a lei, tenendola d'occhio, raccontando con angoscia del drammatico accaduto. Le giovani a quelle parole si lanciarono uno sguardo colmo di preoccupazione, poi sorridendo si avvicinarono alla bambina, oramai loro cara amica. Il vampiro tranquillizzato dalla visione, in un lampo, scese nei bui sotterranei, materializzandosi di fronte a quello odiato essere in catene che odiava definire Yuu.

Are you still my Family? - Owari no Seraph/ Seraph of the EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora