Capitolo 24: Ribelle

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 "Michael a cosa state pensando?" Chiese un angelo dai capelli castani e mossi, era minuto, dallo sguardo dolce e gli occhi color nocciola, gli si avvicinò cautamente, aveva sei splendide ali, indossava una tunica rossa. "Riflettevo sull'umanità, Raguel...mi dispiace così tanto per l'Apocalisse, non sarebbe dovuta accadere... " Mormorò il principe degli angeli, drammatico. Si rattristò, osservando afflitto gli esseri umani, dall'alto del regno dei Cieli: vi era così tanta corruzione e sentimenti negativi in quei cuori. "Non è colpa nostra, ma dell'umanità! E' stata la giusta punizione per i loro peccati: hanno violato le leggi divine con i loro culti esoterici!" Sentenziò serioso un serafino dagli occhi viola e i capelli d'ebano, il suo viso era contratto in una espressione altera. "Sei troppo severo, Uriel..." Sussurrò, quasi tra se' continuando a scrutare oltre quelle nuvole trasparenti, gli occhi brillarono di lacrime. "E tu fin troppo accondiscendente Michael!" Lo rimproverò all'improvviso; la creatura bionda si girò, spaventata verso quella voce imperiosa, quando le sue iridi furono catturate da quello sguardo oscuro, il generale tremò. Uriel ne distolse la vista, adirato, il suo viso divenne nuovamente marmoreo e scevro da qualsiasi emozione, mutando quasi in una fredda statua di marmo.

"Suvvia, cercate di andare d'accordo una buona volta! Non sono decisioni che dipendono da noi, è il volere dell' Altissimo creatore dell'Universo." S'intromise Raguel, desiderava dal profondo dell'animo che riuscissero ad andare d'accordo. Uriel lanciò uno sguardo bieco al principe, che si allontanò tranquillo dopo averli salutati elegantemente.

Continuò a incedere immerso nei suoi pensieri, scrutò attentamente le nuvole candide, cercò di distrarsi, improvvisamente, stupito, incrociò nuovamente quelle iridi marroni. Il serafino, non appena fu catturato dall'amabile viso di Michael, assunse modi sbrigativi: " Mi, mi dispiace! N-non la stavo seguendo!" "Non preoccuparti, Rague! E ti prego d non assumere questi modi formali nei miei confronti, sai bene che non gli merito! Anzi dovrei essere io a darti del lei,visto l'egregio compito di perseguitare gli angeli caduti..." Michael strinse una mano sul petto in prossimità del cuore, si morse appena le labbra, l'entità vestita di rosso lo vide rabbuiarsi e le iridi divennero tremule: immediatamente capì. Distolse lo sguardo, cercò di parlare, ma le sue labbra si mossero senza suono, indecise. Lanciò ancora una occhiata apprensiva al principe, che silenziosamente, dopo averlo salutato, si allontanò, cautamente tra le nubi. "Che la pace, possa rilassare il tuo animo..." Quest'ultimo si volse elegantemente verso Raguel, e in quell'istante gli sorrise: Aveva percepito le sue parole. Gli inviò un tacito ringraziamento, dedicandogli un armonioso sorriso. Il serafino dalle iridi marroni, arrossì appena, non aveva mai compreso come tutti gli altri angeli fossero sempre stati ammaliati da

Lucifer e non da Michael. In cuor suo il serafino dai capelli argentei, lo aveva sempre inquietato, fin dalle prime volte che lo incontrò: quando era ancora piccolo. Raguel si morse le labbra, eppure, eppure persino lui, la prima volta che lo osservò, fu rapito dalla meravigliosa luce che rifulgeva eccelsa da suo animo..."Ma certo...a quel tempo, ancora non era caduto in tentazione...ecco perché..." Sussurrò tra sé, mentre una fiamma vermiglia si materializzava dalla sua mano. "Il mio potere non riusciva a riconoscere la sua dannazione...oppure, ero davvero troppo piccolo!" Pensò, mentre un sorriso amaro si dipingeva sulle sue labbra, una fiamma vermiglia, sfolgoro per un istante nelle sue iridi: "Ricordo quel momento, la prima volta che incontrai Lucifer..."

Michael, dove stai andando?" Chiese Raphael, come al solito era circondato da un aura gioiosa, fino a pochi attimi prima stava cantando le lodi per il loro Signore. "Nel Paradiso Terrestre...volevo riflettere un po'..." Ammise scrutando pensoso, i cieli sottostanti: vi era così tanta luce in essi, eppure, per un istante desiderò il buio. "Ultimamente siamo preoccupati per te, da quando hai incontrato la tua reincarnazione, sei diventato molto più taciturno... Cosa ti è successo sulla Terra?" "Ho rivisto una vecchia conoscenza, Raphael...Sai a chi mi riferisco..." Sussurrò stringendosi una mano al petto e muovendo un passo in avanti, per celare i suoi occhi, una lacrima rigò dalle sue iridi cerulee. La candida veste si mosse evanescente, nell'aere di luce. Le ali si schiusero, delicate: era pronto per discendere fino a quel giardino fiorito, creato originariamente per gli esseri umani. L'altra eterea entità gli si avvicinò posandogli un bacio sulla fronte. Lo abbracciò dolcemente, Michael si irridigì improvvisamente, non pensava che gli fosse accanto. Era così preoccupato, da non prestare attenzione a cosa lo circondava: si rimproverò mentalmente, un comportamento simile non si addiceva ad un essere celeste, una fitta gli trapassò il petto. Lo osservò con gli occhi brillanti di lacrime, Raphael era sempre così dolce con tutti, riusciva a guarire i loro affanni, anche solo con le parole, l'entità dagli occhi di luce, gli sfiorò i capelli, dedicandogli uno sguardo gentile: "Ti prego, non cadere, Michael, tutti noi siamo in pensiero per te! Persino Uriel che pare sempre così altero." Sorrise, al principe degli angeli dedicandogli una occhiata amorevole, gli accarezzò la mano. "Mi manca così tanto...Da quando l'ho rivisto, la ferita che mi legava a lui, pare essersi riaperta...Perché, Perché, perché provo questi sentimenti nei suoi confronti!" Pianse inginocchiandosi e portandosi le mani al viso, percependo la luce ferire i suoi occhi. Raphael dolcemente gli sfiorò la fronte, e vi tracciò un leggero Segno di Croce, Michael, aprì gli occhi, le sue iridi brillanti di commozione sussurrarono un ringraziamento, incrociando il viso dell'altro: lo aveva benedetto per impedirgli di cadere. "Che la grazia divina ti protegga!" Formulò affettuoso, gli occhi lucenti color del ghiaccio brillarono. "Che la luce dell'Altissimo ti guidi per sempre, Raphael!" Formulò sorridendogli amorevolmente, salutandosi.

Are you still my Family? - Owari no Seraph/ Seraph of the EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora