☾ 13 • Pills

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-Mamma oggi passo da casa a trovare Gabriel!- dico facendo un memo vocale.

Invio il messaggio e suono alla porta.
Sono venuta a casa di Sasha abbastanza presto oggi..prima di cena devo andare assolutamente dai miei.
Mi manca Gabriel e voglio sapere come sta..con il suo problemino..
Aspetto cinque minuti.
Suono ancora.
Finalmente Emily viene ad aprire.

-Hey Lù!- dice sorridendo.

-Ormai sei tu la portinaia?- chiedo entrando.

-Siccome Sasha ha sempre qualcosa da fare.- risponde alzando le spalle.

-Appunto, dov'è adesso il divo?- chiedo.

-Davanti ai vostri umili occhi!- dice Sasha entrando in salotto in accappatoio.

-Dovevamo andare alla biblioteca..ti ricordo che ce l'ha lasciata in ered..- dico.

-Lo so ma avevo troppo bisogno di farmi una doccia..è stata una notte particolare.- mi interrompe Sasha versandosi dell'acqua.

Emily spalanca gli occhi e fa il gesto del vomito.

-Non quello che pensate voi..- dice indicandoci prima a una poi all'altra.

-E cioè?- chiedo sedendomi.

-Ho passato la notte fuori, testavo i poteri di incantatore.- dice Sasha.

-Tu non vuoi del tutto vero..?- chiedo ancora.

-In fondo al cuore no, non voglio..ha fatto parte di me fino ad'ora..- risponde Sasha abbassando lo sguardo.

-Immagino..e come farai con Oliver?- chiedo.

-Non lo so..davvero..lo amo troppo..- dice Sasha sospirando.

-Dio quanto sei ripetitivo..-dice Emily.

-Che c'è sei gelosa di lui?- chiede Sasha socchiudendo gli occhi.

-Assolutamente no, mi interessa un ragazzo se è per questo..- dice Emily.

-E chi è?- chiedo in tono malizioso.

-Non lo conoscete, è inutile che mi guardate così!- risponde Emily salendo le scale a passo spedito.

-Ne sapevi qualcosa?- chiedo a Sasha.

Scuote la testa.
Si veste e in cinque minuti ci troviamo sulla mia auto.
Lo accompagno alla biblioteca.

-Cerca qualcosa..analizza per bene le persone che ci sono..e se necessario guarderemo le cartelle degli iscritti..- dico mentre scende.

-D'accordo..ci vediamo dopo.- dice sbattendo lo sportello.

Prima o poi gli rimarranno in mano.
Mi dirigo a casa dei miei.
Dovrebbe esserci anche mia mamma oggi.
Lavora ininterrottamente giorno e notte per ricoprire le spese..
Gabriel va ancora a scuola e non può lavorare..
Mentre papà finalmente ha trovato la sua vocazione.
Fa il parrucchiere.
Folle vero?
Colui che mi ha sempre criticata per le tinte, i cambiamenti che ho fatto ai miei capelli..
È stato lui a farmeli blu pastello.
Adesso sono lunghissimi..forse ci darò un bel taglio netto.
Arrivo.
Parcheggio nel vialetto.
Suono il campanello.
Gabriel apre la porta.

-Hey..- dice sforzando un sorriso.

-Oi..questo brutto muso?- chiedo entrando.

Alza lo sguardo.
Mi fissa per qualche secondo e sbatte la porta.
È un vizio della giornata sbattere le cose?
Ad ogni modo credo di aver capito..

-Il solito eh..?- chiedo ancora.

-È talmente così tanto tempo..- dice seguendomi in cucina -che prendo queste maledette pasticche..e non servono a niente..-

-Sono a effetto placebo te l'ho detto un sacco di volte..funzionano solo se tu pensi che lo facciano.- dico sedendomi sul ripiano della cucina come ai vecchi tempi.

-Ma non posso smettere di prenderle o mi rinchiuderanno in qualche posto strano.- dice a bassa voce.

-Te lo hanno detto mamma e papà?- chiedo.

-Si..e anche lo psicologo..- risponde.

-Allora tu prendile e fingi di star meglio, così smettono di prescrivertele e penseranno che le pilloline abbiano compiuto il "miracolo"!- dico facendo le virgolette con le dita.

-Come faccio a fingere di star bene se nostra sorella la sento davvero..- dice lanciando le pasticche nello zaino.

Basta..
Sono stufa di questa storia..
Non voglio che lui pensi di essere uno psicopatico..
Devo raccontargli tutta la verità..
Andando per gradi.

-Gabri..credo sia giunto il momento di fare una chiacchierata piuttosto seria..- dico avviandomi verso l'uscita.

-L'ultima volta che ho sentito una frase del genere subito dopo i dottori mi hanno sedato per fare le analisi del sangue..- dice Gabriel seguendomi.

-Non dovrai più sopportare tutta sta merda..potrai gestire la cosa al meglio..voglio solo che tu venga con me e che tu mi creda..- dico.

-Tu sei l'unica che mi ha creduto fin dall'inizio di questa storia..mi fiderò sempre di te..- dice Gabriel afferrando le chiavi di casa e chiudendo.

-Anche io di te..- dico.

Saliamo sulla mia auto e ci dirigiamo in biblioteca da Sasha.
Mi aspetta una lunga giornata oggi..

My name is luna III - L'inganno del fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora