« Hiccup ... tu di che cosa hai paura? ».
Il ragazzo alzò lo sguardo dalla protesi e fissò la fidanzata, seduta accanto a lui, poi corrugò le sopracciglia: « Perché questa domanda? ».
Hiccup e Astrid--insieme agli inseparabili Sdentato e Tempestosa--si trovavano sulla scogliera, lontano dal centro di Berk, per riposare un po' la mente ed il corpo.
Erano soliti a fare ciò dopo le lunghe giornate passate all'Accademia e non era raro che restassero a guardare il mare fino a quando non arrivava il tramonto, chiacchierando del più e del meno.
Successivamente cenavano insieme a casa di Hiccup oppure di Astrid--in questi casi solo se c'era sua zia May, perché la giovane addestratrice non era una delle migliori cuoche al mondo--e spesso dormivano insieme.
Sia Stoik sia May, però, non ne facevano un problema, sapendo bene che Hiccup non avrebbe mai toccato Astrid senza il consenso della ragazza e di certo, senza un fidanzamento ufficiale--deciso appena non avrebbero compiuto entrambi vent'anni.
« Beh -Astrid iniziò a fargli una treccina- tutti hanno paura di qualcosa, per me sono i ragni, mentre Testa di Tufo il buio, Bruta ha paura di nuotare e Moccicoso del fuoco ».
« Non conti Gambe? ».
« Gambedipesce ha paura di tutto » osservò lei, mentre Hiccup ridacchiava. « Però tu ... non ti ho mai visto veramente spaventato in tutti questi anni, quindi ... ».
« Vuoi sapere cosa mi spaventa di più » concluse il ragazzo e lei annuì.
« Io ho paura di perderti, Astrid ».
La vichinga fece per aprire bocca, ma la richiuse subito, non appena realizzò le parole del ragazzo.
« Astrid, il Morte Rossa o Dagur o i cacciatori o qualunque altra cosa non mi toccano, ma il solo pensiero di perderti mi uccide ».
« Ogni volta che vai in ricognizione o sei comunque troppo lontana, ho sempre il timore di non vederti più tornare da te. -fece una pausa- I miei più grandi incubi riguardano sempre la tua morte, tu che te ne vai per sempre, abbandonandomi ... non potrei sopportarlo » ammise, fissandola intensamente.
Astrid abbassò lo sguardo, sentì una sorta di morsa di stomaco e lentamente delle lacrime scesero lungo le guance. Hiccup le mise due dita sotto il mento e le sollevò il viso.
« Che succede m'lady? ».
« È che ... non credevo, insomma ... ».
« Cosa Astrid? ».
« Non credevo di valere così tanto, per te » lei, arrossì, mentre lui scosse la testa, ridendo.
« Mia sciocca Astrid, io ti amo da tempo immemore e continuerò ad amarti per l'eternità, neanche nel Valhalla smetterò di farlo. E si, tu per me vali, non immagini quanto, per te farei di tutto, morirei se me lo chiedessi ».
La ragazza si asciugò le lacrime poi gli saltò letteralmente addosso, baciandolo. Lo sentì sorridere contro le sue labbra e rispondere, mentre cadevano sull'erba.
« M'lady -soffiò delicatamente sulle sue labbra, accarezzandole la guancia- ti amo ».
« Anche io ti amo ».

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Historier fra Norden
FanfictionRaccolta di One-Shot, incentrate sui nostri amati personaggi del franchise di Dragon Trainer, che attraversano entrambi i film e le serie televisive. Storie che arrivano dalla fredda terra del Nord, dove le saghe dei loro antenati continuano a viver...