Bellezza Divina

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Quella mattina Astrid Hofferson era di buon umore, il motivo?

Era Fredag e questo significava solo una cosa: il suo appuntamento serale con Hiccup.


***


Erano già tre anni che ogni singolo Fredag, Hiccup la passava a prendere a casa--circa verso il tramonto--e volavano insieme a Sdentato e Tempestosa lungo la scogliera dell'Arcipelago, per poi atterrare su una delle tante piccole isole, ovviamente disabitate.

La serata passava tra risate e chiacchiere, magari mangiando qualche fetta di formaggio e bevendo qualche goccia di idromele, guardando le stelle mentre i due draghi si divertivano a modo loro.

Ed era capitato che, durante queste serate, Hiccup si mostrasse più aperto nelle dimostrazioni di affetto e decisamente più intraprendente. Tantochè circa un mese prima, dopo averla riaccompagnata a casa, l'aveva salutata con un bacio a fior di labbra.

La cosa l'aveva lasciata sorpresa, ma in modo positivo e si era ripetuta altre volte. 

Allo stesso tempo, mentre osservavano le stelle, lo stesso Hiccup spesso le circondava le spalle con un braccio che poi scivolava alla vita. E se prima cercava di farlo passare come un qualcosa di casuale, ora era un gesto meccanico; come quello di Astrid, di appoggiarsi con la testa o sulle spalle o sul petto, stringendosi ancor di più al giovane vichingo.


***


E con questi pensieri, di ragazza innamorata--o come avrebbe detto Testa Bruta: « Cotta a puntino da una fiamma di Uncinato Mortale »--Astrid era uscita di casa e si era diretta alla fucina di Skarakkio, con la scusa di affilare l'ascia, avrebbe avuto l'occasione di vedere Hiccup.

Si avvicinò tranquilla, quando vide due ragazze del villaggio, poco giovani di lei. Una era Dagny, figlia del panettiere e la seconda una certa Rut, nipote di Bucket. Entrambe erano impegnate a chiacchierare ... con Hiccup.

Le due sedicenni,tutte agghindate a festa, erano appoggiate al bancone della fucina, dove Hiccup era affacciato; mentre puliva delle armi, le intratteneva chissà con quali storie.

Astrid si bloccò, notando come il ragazzo non sembrava dispiacersi dei vari sorrisetti o sguardi civettuoli che le due vichinghe gli lanciavano, a volte si lasciava scappare un sorrisetto sotto i baffi, quasi come se fosse consapevole di avere un certo fascino. 

Non che avesse torto, dopotutto Hiccup Haddock era comunque un ragazzo affascinante, sebbene non fosse un classico vichingo.

Astrid stessa in confidenza a Testa Bruta, le aveva rivelato come quei due bellissimi occhi color foresta la facessero andare fuori di testa, o come adorasse passare le dita nei capelli bruni e sentirsi stringere dalle sue braccia forti; era arrivata anche a paragonarlo a Thor in persona--e qui la vichinga di casa Thorston si era fatta una grossa risata.


Astrid strinse l'ascia poi, cercando di assumere un atteggiamento controllato, si avvicinò al trio e piantò l'arma nel piccolo banchetto. Rut e Dagny sussultarono spaventate e la fissarono con astio, quanto Hiccup le fece un sorriso a trentadue denti, che la fece arrossire fino alla radice dei capelli: « Buongiorno m'lady ».

« Buongiorno Hic ».

Il ragazzo prese l'arma e la osservò: « Astrid, quest'ascia è super affilata, se la passo ancora, si potrebbe rompere ».

Historier fra NordenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora