[Capitolo corretto]
<Non posso... i-io non posso, è sbagliato, ed io ho già fatto troppi errori> dissi staccandomi dal bacio <okay... ma ricordati che sbagliando si impara> <io ho imparato che non devo più sbagliare> dissi alzandomi e rientrando nel locale <aspetta Layla!> disse Cody fermandomi per un polso <sei arrabbiata?> <no, sono delusa da me stessa> rientrai nel locale e tornai da Lucy <dove cavolo sei stata?> mi chiese lei <fuori> <se lo viene a sapere George...> <che mi fa? Mi picchia? Non me ne frega una beata minchia. Voglio andarmene da qui, voglio tornare dai miei amici, voglio tornare dal mio amore> <sei fidanzata??> <più o meno> <wow, tesoro, questo è proprio il posto sbagliato per te> <lo so!> <ehi puttanelle, ci servite o no?> urlò un ragazzo <puttana a chi stronzo?> gli urlai io <a te, Lucy non è una puttana, è una prostituta> <brutto stronzo...> dissi uscendo dal bancone e andando verso di lui. Io lo faccio nero. Ma puttana a chi? Come si permette di dire a Lucy che è una prostituta? <Calmati bella!> <non dirmi di calmarmi, perché sono calmissima!> non è vero. <Senti, se sei invidiosa di Lucy perché lei si è fatta tutti non c'è problema, io sono sempre disponibile> <non sono invidiosa! Semplicemente non voglio che mi si dia della puttana> <oh scusa, prostituta> io spalancai la bocca. Gli mollai uno schiaffone talmente forte che gli lasciai la forma rossa della mano sulla guancia. <Ma sei deficiente?> mi urlò spingendomi, e su questi tacchi caddi per terra sbattendo il sedere <cosa sta succedendo qui?> spuntò George seguito da Cody <chiedilo a lei! Mi ha mollato uno schiaffone!> urlò il ragazzo mentre Cody mi aiutò ad alzarmi <mi ha dato della puttana e della prostituta!> dissi massaggiandomi il sedere, madonna che botta. <Tutto bene?> mi sussurrò Cody <sì, tranquillo> gli risposi io <tu -disse George indicando il ragazzo- guai a te se tocchi ancora una mia ragazza e te -disse indicandomi- parleremo dopo>.
Dio che serata di merda. Il locale è vuoto, e ho davanti George che mi fissa abbastanza incazzato. <Allora, sappi che il tuo comportamento non mi è piaciuto per niente. Cosa non capisci nel "devi assecondare i clienti"? Dio mio Layla, sei come tua madre. Anche lei all'inizio era testarda come te! Ma vedi com'è diventata? Bene, con un po' di educazione ci arriverai anche tu> <ma è questo il problema, io non voglio diventare come mia madre> <non mi interessa cosa vuoi o non vuoi, devi fare quello che ti dico io. Visto che ti sei comportata male, anzi, malissimo, subirai una punizione. Ma tranquilla, è il tuo primo giorno, quindi niente di pesante> <e sentiamo, qual è questa punizione?> <ehm... vediamo... domani si terrà un concorso, e tu ci dovrai partecipare> <seriamente? Solo questo? Ah beh allora okay> <ma non sai di che concorso si tratta> <oh mio Dio, adesso mi preoccupo> <si terrà qui, ed è una concorso dove scegliamo tra le nostra ragazze migliori e le mettiamo a sfilare davanti a tutti con degl'intimi> <SCHERZI? Ma anche no> <sapevo della tua reazione, ecco perché è una punizione> <e se io non partecipassi?> <dai Layla, davvero preferisci essere picchiata a sangue piuttosto che mettere dell'intimo?> <sì> <okay... BOB!> arrivò l'omone con una mazza <okay okay, parteciperò> dissi annoiata.
Chiamata
Io: Sashaaaa portami via da qui, sono tutti matti
S: calmati Layla, in che senso sono tutti matti?
Io: indovina a cosa servivo? A fare la puttana con mia mamma
S: cosa?
Io: già, e se non faccio quello che dicono mi picchiano. Ma ti sembra normale?
S: cazzo Layla, denunciali
Io: se riuscissi a uscire da questo posto... mi hanno segregata
S: chiama la polizia via telefono!
Io: mi hanno ritirato il cellulare, sto telefonando con il centralino del locale e non si può accedere a qualsiasi numero d'emergenza. 'Sti stronzi sono furbi
S: la chiamo io, tranquilla, uscirai di lì
Io: grazie, non so cosa farei senza di te
S: mi manchi
Io: anche tu, mi mancate tutti
S: comunque sei una merda
Io: perché?
S: non mi hai detto niente di te e Zed... mi ha raccontato lui. Giuro che quando vedo Emily la ammazzo
Io: scusa... comunque tranquilla. Salutamelo e digli che mi manca e che lo amo
S: certo
Io: devo andare, ciao Sasha
S: ciao nana
Fine chiamata
Uff... voglio andarmene da qui.
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Sono solo un casino [COMPLETATA]
RomanceLayla ha 17 anni. È la solita ragazza timida e che si fa mettere i piedi in testa un po' da tutti. Layla cambierà, ma i suoi cambiamenti la porteranno sulla giusta strada? Incontrerà amore, tradimenti, amicizie e molto altro. La vita di Layla è un c...