Sono solo un casino [COMPLETATA]

CAPITOLO 2

[Capitolo corretto]

<Dove vuoi andare?> chiesi a Lola dopo aver girato per un'ora la città <boh, andiamo da Starbucks? Sono stanca di camminare!> <direi proprio di sì!>.
Questo è uno dei pochi momenti dove riesco a sorridere, un vero sorriso.
Arrivate da Starbucks, prendemmo un tavolo <buongiorno, cosa ordinate?> <io un frappuccino, tu Layla?> <ehm... sì... anche io> <ok arrivo subito> ed il cameriere se ne andò.

Uscite, ci dirigemmo verso casa. Ad un certo punto sentì mia sorella smadonnare e dei ragazzi ridere. <Brutti bastardi, coglioni di merda! Toccatemi ancora e vi castro!!> madonna quanta aggressività ha mia sorella. Un ragazzo poco più grande di mia sorella ridendo disse <aggressiva la ragazza!> l'altro ragazzo, che sarà stato poco più grande di me, disse <dai andiamocene bro, sennò chiama la mamma!> e se ne andarono ridendo. Neanche uno sguardo. Non mi hanno guardato neanche per un nano secondo. L'ho detto, io non sono NESSUNO. <Ma guarda quelli li!> <mhmm...> <ehi scricciola, che hai?> e torna con 'sto nomignolo <1) non chiamarmi scricciola, 2) niente> <1) ti chiamo come voglio, 2) ti conosco bene, dimmi che hai!> <ok...> dissi entrando in casa. Salimmo in camera mia, ci sedemmo sul letto e mia sorella ricominciò <dai Layla, dimmi che hai!> <quando inizia la scuola?> <non cambiare discorso!> <ok, ok... beh... perché non mi hanno guardata quei ragazzi?> dissi mentre una lacrima mi bagnò il viso. <Beh, perché sono dei coglioni! Ma perché questa domanda?> <no! No! NO! Non mi hanno guardata perché sono brutta! Sono sfigata! Ho un brutto fisico! Sono bassa! Sono antipatica! Perché non valgo niente! Io sono il niente!> urlai ormai piangendo a dirotto <ma che cazzo dici?? Sei perfetta!! Sei una ragazza bellissima e fantastica! Ok, sei bassa, ma non vuol dire niente!! Porca miseria Layla! Cosa devo fare con te?!? Loro sono nessuno, o meglio, sono qualcuno: dei COGLIONI!> urlò pure lei uscendo dalla stanza sbattendo la porta. Buttai la faccia sul cuscino e continuai a piangere. Poi sentii la porta aprirsi <la scuola inizia dopodomani comunque>.