CAPITOLO 40

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[Capitolo corretto]

<Allora Layla, ti presento George, il proprietario del locale. George, lei è Layla, mia figlia e la nuova barista> mia mamma mi presentò un signore abbastanza giovane, ben fisicato, che avrà avuto all'incirca 30 anni. <Piacere> gli strinsi la mano <quanti anni hai Layla?> <17, lei?> <questo cosa ti importa?> <mi scusi, si calmi mamma mia> <portami rispetto troia!> <le porterò rispetto quando si meriterà il mio rispetto!> <scusami?> <scuse accettate> <senti ragazzina, non so chi ti creda di essere, ma qua il capo sono io, ed ora ti detterò le regole> <regole?> <già. Le regole sono semplici:
1. Fare tutto quello che ti dico
2. Portarmi rispetto
3. Il cliente ha sempre ragione
4. Non infastidire i clienti
5. Asseconda sempre i clienti anche se ti fanno fastidio
E poi si vedrà... > <e se io non le rispettassi?> <verrai punita> <come?> <beh, potresti essere picchiata, violentata, dovresti pulire i cessi e cosa così..> <sta scherzando?> <sono un tipo che scherza? No. Quindi rispetta le regole> <ma cosa vuol dire "asseconda sempre il cliente anche se ti da fastidio ?"> <cioè, guardati. Sei una strafiga, ti diranno una marea di cose sconce, ti toccheranno dappertutto, ma tu non devi mandarli a quel paese, ma devi assecondarli> <io non sono una troia!> <nemmeno tua mamma lo era> <quindi se me ne vado o infrango le regole vendo picchiata e stuprata, mentre se rimango diventerò una troia?> <questo dipende da te. E ora al lavoro che tra un po' si apre!> <vaffanculo> lui rise e mi disse <comunque ho 52 anni>. IO BASITA. Cazzo, dimostrava 30 anni, e ne aveva CINQUANTADUE. 52.

<Ehi> salutai la ragazza che stava preparando dei vassoi con dei bicchierini <ehi ciao! Tu devi essere Layla!> <sì, sono io, tu sei?> <Lucy, piacere> <piacere mio> <allora, per oggi dovrai solo distribuire da bere, poi ti insegnerò anche a preparare i cocktail e robe varie> <okay, quindi tu li prepari ed io li distribuisco> <esatto. Ci sono ragazzi che bevono qua al bancone e a loro non devi distribuire ovviamente, tu dovrai distribuire il bere a quelli che stanno nei tavoli> disse indicandomi la pista nella quale si trovano un po' sparsi qualche tavolino. Sono dei tavolini rotondi alti, quelli dove non ti siedi ma stai in piedi. <Poi dovrai anche portare da bere alla zona Vip> continuò lei indicandomi una tenda nera aperta, dove c'è un tavolo rettangolare di vetro e dei divanetti di pelle neri. <E chi va nella zona Vip?> chiesi io <di solito c'è il capo con suo figlio e amici di suo figlio. Suo figlio si chiama Cody (Cody Christian, il mio loveee) ed è un figo della madonna, anche se uno stronzo> <come tutti direi> commentai io <già> <ma perché è una zona "VIP"?> <vieni, ti faccio vedere> mi prese per il braccio e mi portò dentro questa tenda nera, la chiuse e premette un interruttore. Diventò tutto scuro e si accesero delle luci rosse, che davano alla stanza un aspetto molto sensuale. Si accesero poi delle luci che mettevano in mostra due specie di piattaforme chiuse e trasparenti. <Quelle a cosa servono?> chiedi indicandole <questa stanza è vip non solo perché è fuori da tutto, ma per le luci e per le ragazze completamente nude che "ballano". Uno vero schifo> io feci una faccia disgustata, e lei rise. <È ora di andare> mi informò lei. Andammo al bancone e il locale iniziò a riempirsi. In questo locale ci sono 7 camere con una ragazza ciascuna, una troia che scopa con chiunque le vada in camera. Poi ci sono delle ragazze che ballano sui pali e altre che fanno le spogliarelliste. Ci sono anche alcune che girano a caso aspettando che qualcuno balli con loro. Prima ho scoperto che mia mamma è la più vecchia, mentre la più giovane sono io. La maggior parte delle altre ragazze ha sui 20/22 anni. Lucy è una ragazza mora con enormi occhi verdi, alta e leggermente più in carne di me. Ha 19 anni. Iniziarono a venire molti ragazzi al bancone, e sembravano tutti conoscere Lucy. Io ero in un angolo dietro al bancone a guardarmi in giro. <Layla!> <dimmi Lucy> <porta questi a quel tavolo> disse indicandomi un tavolo con dei tipi sui 40 anni. Presi il vassoio e uscii dal bancone, anche se non avrei mai voluto farlo. Iniziarono a fischiarmi, non ne potevo più. Affrettai il passo e arrivai al tavolo <ecco a voi> dissi mettendo i bicchierini uno a uno sul tavolo <grazie> disse uno dandomi una pacca sul sedere. Calmati Layla. Devi assecondarlo. Calma. Tornai al bancone.

Sono solo un casino [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora