CAPITOLO 44

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[Capitolo corretto]

<Zed? Oh mio Dio! Zed!!> scesi dal palchetto su cui ero salita e corsi  da Zed. Mi buttai letteralmente sopra di lui, tanto da farlo cadere. Lo stritolai e gli lasciai una miriade di baci dappertutto, ma quando arrivai alle labbra mi fermai, non so perché... ma magari non voleva tornare con me... magari- i miei pensieri furono interrotti dalle sue labbra che si posarono sulle mie in un bacio pieno d'amore. Sorrisi sulle sue labbra e lui fece lo stesso, tanto che i denti si toccarono. <Dio Zed quanto mi sei mancato! Ti prego perdonami, sono stata un-> lui posò un dito sulle mie labbra per bloccarmi <tranquilla bellissima, ti ho già perdonata. Ti amo> <anch'io Zed, ti amo anch'io, tantissimo> ci baciamo ancora, ma una tosse finta ci fece staccare, ci alzammo da terra e guardammo la persona che emise quel verso <lui chi è?> <George, lui è Zed, il mio ragazzo. Zed, lui è George, il mio capo> <il tuo che?> mi chiese George <il suo ragazzo> rispose Zed bruscamente <non puoi avere ragazzi! Devi fare la puttana qua!> <non parlarle così stronzo!> urlò Zed mettendosi davanti a me, ormai stavamo dando spettacolo a tutti i presenti <io le parlo come cazzo mi pare! Lei è di mia proprietà! Lei lavora per me!> <lei non è tua stronzo! Non è un oggetto cazzo!> calmati Zed, calmati. Se si altera ancora un po' finirà per avere le nocche insanguinate <basta! Io posso averlo un ragazzo! Non sei mio papà! Io lo amo, e ho intenzione di andarmene da questo schifo con lui!> intervenni io.

GEORGE

Oh cara mia Layla, se solo sapessi che in realtà sono proprio tuo padre...
Ma ti prego, ora che ti ho ritrovata, non andartene ancora.

LAYLA

<Non te ne vai!> urlò George <hai detto che dovevo darmi a qualcuno no? Ecco, ho scelto il ragazzo a cui darmi. E ora, con permesso> presi Zed e lo portai via, quando mia mamma mi fermò <esigo delle spiegazioni> <salve signora Clark, piacere Zed, il ragazzo di sua figlia. Ora dovremmo andare, quindi si sposta, grazie> <ehi belloccio, non parlarmi così! E tu Layla, non mi avevi detto che avevi un ragazzo! Soprattutto questo ragazzo -disse squadrandolo e leccandosi le labbra, disgustoso- ... se solo avessi qualche anno in meno...> <okay mamma, ora spostati> <prego> lei ci fece spazio e non entrammo in una camera e ci buttammo sul letto.

<Sai amore, stai proprio bene con questi capelli> <grazie> dissi arrossendo, solo lui mi fa questo effetto <ancora arrossisci?> disse ridacchiando <è colpa tua! È così scandaloso?> <no, lo trovo bellissimo> rispose accarezzandomi il viso. Passò un po' di tempo, e noi siamo sempre rimasti così, lui che mi accarezzava viso e capelli e io che ero in estasi sotto il suo tocco delicato <scusa> disse lui ad un tratto <per cosa? Sono io che dovrei scusarmi...> <scusa per non essere arrivato a salvarti prima. Hai passato dei mesi schifosi, ed io non ero qui con te...> <tranquillo, è finita> <già, finita> <come mai quel sorriso?> <oggi quanti anni compi amore?> oddio, amo quando mi chiama così <18, perché?> <sei maggiorenne ora, te ne puoi andare! Ed io sono venuto a prenderti> <vero!>.

<Sai Zed cosa voglio per il mio 18esimo compleanno?> <cosa?> <te> <ma sono già qui!> disse ridendo <non te in quel senso...> dissi arrossendo e nascondendo la mia testa nel suo petto <in che senso all- aaah, capito...> mi alzò la testa e mi guardò negli occhi <sicura?> <sì> <sicura di essere sicura?> <sicura> <okay>.
🔴Non leggete se vi fanno schifo certe cose sconce🔴
Zed iniziò a baciarmi, iniziò con un bacio dolce, poi però il nostro bacio si fece più intenso e passionale. Le lingue danzavano sincronizzate, sembravano fatte apposta per stare insieme. Zed cominciò a scendere e baciarmi la mascella per arrivare al collo mentre mi toglieva il top lasciandomi nuda sotto di lui, dato che non avevo messo il reggiseno avendo il top con una forma che non si può mettere il reggiseno. Lui si staccò e mi guardò, vidi nel suo sguardo solo lussuria, e la cosa era molto eccitante. Si tolse la maglia... mio Dio che fisico. Riprese a baciarmi arrivando al seno, dove lasciò vari baci. Iniziò a torturarmi i capezzoli già duri, e mi lasciai scappare un gemito di piacere. Scese a baciarmi il ventre, e con un colpo secco mi tolse la gonna, rimanendo con solo le mutandine. Capovolsi la situazione mettendomi sopra di lui. Iniziai a baciargli il petto, per poi togliergli i pantaloni facendolo rimanere solo in boxer. Iniziai a sfregare la mia intimità contro la sua già durissima, mentre i nostri gemiti iniziarono a farsi sentire. Tornò sopra lui e mise la sua mano in mezzo alle mie cosce, per poi iniziare a giocare con il mio clitoride, facendomi godere come una porca. Mi morsi violentemente le labbra per non fare uscire i gemiti. L'eccitazione era troppa, dovevo averlo dentro. Gli tolsi i boxer e mugolai nell'attesa che mi togliesse anche lui le mie mutandine. Lui lo fece e dopo essersi messo il preservativo entrò in me. Partì piano, per poi aumentare velocità <p-più veloce> gemetti. Lui mi accontentò e in breve tempo arrivammo all'orgasmo entrambi.
Fine scena sconcia

~il mattino dopo~

<Layla, svegliati> <mmhm> <amore, andiamo!> <dove?> chiesi con voce assonnata stiracchiandomi <a casa! Torniamo a Los Angles> mi alzai, ma mi accorsi di essere in intimo, e arrossii di colpo <tranquilla amore, sei bellissima> lo baciai e mi rivestii con i vestiti di ieri, mentre lui era già vestito <ma che ore sono?> chiesi <le 6 di mattina> <così presto?> <già... abbiamo l'aereo alle 7.30> <ah, okay>.

Preparate tutte le mie cose uscimmo dal locale ma, dato che la fortuna è dalla mia parte, trovammo mia mamma fuori a fumare. Da quando fuma? <Dove credete di andare voi due?> <mamma, torniamo a Los Angles> <cosa? No! Tu stai qua con la tua famiglia!> <con la mia famiglia? Scherzi? Ti consideri la mia famiglia? Mia sorella è in una fottuta prigione, mio padre chissà dove e tu mi hai "rapita" e costretta a fare la troia. Bella famiglia! Me ne torno a casa. Hai capito? A CASA> <non puoi andartene!> <certo che può! È maggiorenne ora, e può fare quel cazzo che le pare. E di sicuro non è una prostituta ad impedirglielo!> mi difese Zed <non ti impicciare mocciosetto!> <lui è il mio ragazzo! Non puoi dirgli di non impicciarsi! E poi ha ragione> <ti prego Layla, non andartene> <non mi smuoverai. Io non resto un secondo di più qui. Ciao mamma> presi Zed che era pieno di valigie (le mie) e andammo in aeroporto. Addio Seattle.

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-5 agli esami. Ansia.

•bansheealfa🐺🌹

Sono solo un casino [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora