CAPITOLO 7

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[Capitolo corretto]

Zed, Zed Collins. Quel fottuto nome non si toglieva dalla mia testa. Può essere figo quanto vuole ma è un coglione totale. <Layla alza il tuo bel culo che devi andare a scuola!> <ok ok mi alzo!>.
Mi vestii con una tuta blu, mi feci una crocchia disordinata e andai a fare colazione.
*
Stavo entrando a scuola quando sentii qualcuno darmi un bacio sulla guancia, mi girai ed era... Emily, uff, speravo fosse Cameron. <Ehi Layla, come è andata ieri?> <benissimo!!!> dissi con un sorriso a trentadue denti <sono felice per te, entriamo ora che sta per suonare la campanella> <si tu vai pure, io arrivo subito, aspetto Cameron> <okay ciao!> io cercai con lo sguardo Cameron, ma non lo vidi. Dove cazzo è?!? <Ehi sfigata attenta a dove vai!> disse qualcuno spintonandomi <eh?> ah, Zed <senti sfigata del cazzo, se non ti togli dalle palle potresti farti molto male!> <perché?> perché? Seria? È ovvio il perché! <Proviamo?> disse avvicinandosi <n-no!> dissi spingendolo via. Wow Layla. Oh no, mossa sbagliata... <brutta puttana che non sei altro!> disse dandomi un pugno in pieno viso. Il dolore era allucinante, troppo. Puttana. Mi ha dato della puttana. Io non sono come mia madre. Fa male più questo che il pugno. <Piangi anche adesso?> mi spintonò via e entrò a scuola. Ridevano. Tutti ridevano. Tutti ridevano di me. Puttana che non sei altro, mi ha detto. Puttana. Ma muori coglione. Cameron? Sarà malato, penso. Non ho le forze di entrare, ma devo, lo faccio per mia sorella, se non fosse per lei non so se sarei ancora su questo fottuto mondo. Entrai in classe e tutti mi guardavano ridacchiando, tranne Emily. Giusto, Emily, mi ero dimenticata di lei. <Oh mio Dio Layla che ti è successo?> urlò Emily alzandosi in piedi <signorina Patters siediti. E tu -rivolgendosi a me- cosa le è successo?> Sasha mi guardava con uno sguardo omicida, sapevo che se dicevo la verità ne avrei pagato le conseguenze <allora? Mi risponde?> <s-sono c-caduta...> <ok, vada in infermeria>. Uscii dalla classe e andai in infermeria. Mi medicarono, avevo un livido enorme sulla guancia. Decisi di andare a casa, così chiamai mia sorella che in poco tempo arrivò. <Mio Dio Layla!> <Lola, non ti preoccupare, sto bene!> <insomma, dai andiamo a casa>.

Arrivate a casa andai in camera mia, ma mia sorella mi seguì entrando subito dopo <ehi scricciola, che ti è successo?> glielo dico? Non so, è che poi sarebbe capace di venire a prenderlo a pugni a scuola!... <niente, sono solo caduta> <sicura?> <si...> <farò finta di crederci. Sai che io ci sono sempre per te vero?> <lo so> dissi con un filo di voce <ti lascio riposare, dimmi se hai bisogno> e detto questo uscì. Ora? Che faccio ora? Dormo. I compiti li faccio dopo.
ZED
Dio povero che male alla testa! Sono un'idiota, chi va in discoteca quando il giorno dopo c'è scuola? Io. Oggi mi sono alzato di merda, quindi guai a chi mi scassa il cazzo che non ne sono in vena. Misi una maglia con una felpa sopra a zip, e un paio di pantaloni, le scarpe e uscii di casa. Arrivato a scuola andai dal mio solito gruppo di amici <ehi bro!> che cazzo vuole questo? <che cazzo vuoi?> <calma, ti ho solo salutato come tutte le mattine!> <scusa, è solo che mi sono svegliato di merda> <vedo, hai anche chiesto scusa!> <senti, non scassare il cazzo se vuoi averlo ancora!> <okay calma amico> <entriamo dai> dissi sbuffando. Eh no. Porca puttana no. Non lei. Quella ragazza mi fa morire. Prima paurosa, poi coraggiosa, e ora tutosa (vuol dire con la tuta, ho qualche problema lo so). Solo a guardarla me lo fa diventare duro, o meglio, solo al pensiero del vestito che aveva ieri me lo fa diventare duro. Non so neanche come si chiama. Era davanti a me che cercava qualcuno con gli occhi. <Ehi sfigata, attenta a dove vai!> la voglia di provocarla era insormontabile <eh?> sciocca <senti sfigata del cazzo se non ti togli dalle palle potresti farti molto male!> madonna che nervoso, non andrò mai più in discoteca durante la settimana <perché?> che ingenua <vuoi provare?> <n-no!> e mi spintonò. Mi ha spinto? Come cazzo si è permessa quella fig... sfigata? <brutta puttana del cazzo!> ok forse ho esagerato, ma cazzo mene. Non so perché ma le diedi un pugno in faccia. Piangeva, povera. Un po' mi dispiaceva, perché la mia mano si era mossa da sola, ma mi divertiva anche, dopotutto sono coglione per qualcosa. <Piangi anche?> le risi in faccia e entrai a scuola. Dove cazzo è Sasha quando serve?

Sono solo un casino [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora