Taehyung era disteso sul muricciolo che fissava il cielo, quell'immensità di blu che poteva osservare dal tetto della scuola non lo stancava mai.
La sua mente, come sempre, era piena di pensieri, ma non ne faceva parola con nessuno, aveva imparato ormai a gestirsi da solo.
Viveva con Jimin ormai da una settimana, la casa sembrava un po' meno vuota con lui vicino.
Ogni mattina gli preparava la colazione, cucinava sempre ed era anche molto bravo. Spesso puliva, anche se per quello facevano a turni.
Sembrava che sua madre fosse tornata a casa, ma quell'assenza infinita non poteva essere riempita dalla sola presenza di Jimin.
Si chiedeva di tanto in tanto cosa stesse facendo suo padre, nonostante avesse saputo della morte di sua moglie, quell'uomo non si era preoccupato di telefonare a Taehyung neanche una volta; il ragazzo fece un sorriso amaro
"Quel bastardo" sospirò leggermente irritato, non voleva che gli chiedesse come stava, ma almeno per sapere cosa era successo e come stava procedendo adesso la sua vita, senza una madre e un padre.
Ma Taehyung sapeva che non avrebbe mai ricevuto alcuna chiamata.
Suo padre se n'era andato da circa quattro anni, da quando aveva saputa che sua moglie era malata, era da quel momento che Taehyung aveva imparato a mettere da parte il suo dolore per occuparsi di quello degli altri, soprattutto di quello di sua madre.
Aveva imparato che tutto il suo dolore poteva essere controllato e nascosto, così che nessuno mai potesse pensare che anche lui c'era passato, che l'aveva provato e che stava continuando, senza freno, a provare quella sensazione di vuoto e malinconia che gli riempiva la testa ed il petto, da ormai quattro anni.
Nessuno sapeva e lui pensava che tutto andasse bene così. A chi poteva mai interessare di come stava Taehyung?
Infondo non interessava così tanto neanche a lui.
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Caro Diario. ~ VMin ~
FanfictionJimin é un ragazzo solare ed allegro, ma la sua maschera cade quando scrive sul suo diario, dove cambia totalmente faccia. Quel diario é privato, Jimin lo tiene sempre con sé, ma un giorno, per caso...