109.

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Jimin aveva lo sguardo fisso su Taehyung, lo osservava senza spiccicare parola.
Non poteva credere di averlo colpito così forte e di non ricordarselo neanche.
Ma c'era un'altra cosa che lo faceva stare male il fatto di aver osato colpire Taehyung, l'aveva picchiato spesso quando ancora non si conoscevano bene e lo reputava una minaccia, ma adesso che stava cercando di proteggerlo in tutti i modi possibili da qualsiasi cosa potesse farlo stare male, sapere che poteva essere lui la causa di quel dolore lo lacerava dentro.
Taehyung si voltò di nuovo verso la televisione e continuò a guardare il programma con gli stessi occhi vuoti si prima, a Jimin quasi veniva da piangere per quello che aveva fatto
"T-Tae mi dispiace così tanto, io non ero in me" disse con la voce tremante
"L'ho notato" ribatté sempre di spalle, aveva la voce di chi era stato nuovamente deluso, e quell'amarezza era ancora dovuta a Jimin
"D-Davvero... I-Io non avrei mai..." Taehyung si voltò
"Sai qual è il problema Jimin, che tu la devi smettere di fare il cazzo che ti pare ogni fottuta volta. Ti sei messo a fare a pugni con Jackson per dimostrare cosa? Che non sei uguale a me? E questo a cosa ti servirà?" gli urlò, Jimin era come paralizzato e anche questa non era una novità, Taehyung riusciva sempre a colpirlo nei punti giusti, quelli più dolorosi e la sua capacità di "leggere" qualsiasi sua azione non smetteva mai di stupirlo, rimase in silenzio a guardarlo con gli occhi stupiti, Tae si alzò dal divano per avvicinarsi al ragazzino
"Ma la cosa che più di tutte mi fa infuriare, che mi rende triste e mi fa venire voglia di buttare tutto nel cesso ed andarmene, é il tuo solito menefreghismo nei tuoi confronti, quanto nei miei, hai minimamente o lontanamente pensato a cosa sarebbe potuto succederti? Alle conseguenze di quello che hai fatto se, cazzo, io non fossi stato lì? Hai pensato a come sarei potuto stare io se per caso ti fosse successo qualcosa di grave, cazzo?!"
sorrise ironicamente
"La tua espressione parla al posto tuo... Se vuoi provare a proteggere me, cerca di interessarti a te stesso prima" disse scoraggiato per poi uscire di casa e lasciare Jimin di nuovo solo.

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