Caro Diario. ~ VMin ~

6.

Caro Diario,
l'orologio segna le 4:44 e non so per quale motivo mi sono svegliato, é strano di solito dormo quando sono triste, mai mi é successo di svegliarmi nel bel mezzo della notte... Mi era venuta voglia di scriverti.

Il mio dolore infinito é sempre qui che mi tira dentro il suo baratro nero come la pece e pensare che questa "vita" mi stia scivolando via, tra le mani come la sabbia più fine del deserto, mi rende triste ancora più di quanto lo sono; ma nonostante ciò sono ancora qui, sempre io e non ho intenzione di cambiare perché sono troppo stanco e poi cambiare non serve a nulla.
Il problema qui, non sono soltanto io, ma anche le persone intorno a me; tutti quelli che mi hanno etichettato come forte e che mi lasciano solo perché pensano che io ce la possa fare sempre e comunque, ma non é così... Nonostante ciò io recito e, Dio come lo faccio bene, alcune volte faccio trasparire di me, più di quanto dovrei, ma perché ne ho voglia, lo faccio apposta, mi piace che , un minimo, la gente sia curiosa di Park Jimin, ma poi finisce lì, do quel tanto che basta per risvegliare l'attenzione di chi mi circonda, poi mi chiudo e ricomincio a recitare.
Questo sono io, una grande messa in scena: produttore, sceneggiatore e attore.
Sono solo una grande illusione.

Scusami, non so perché sto piangendo e ti sto bagnando tutto, ma le lacrime hanno cominciato ad uscire e non riesco a fermarle... Non capisco per quale motivo io stia piangendo... Io sono confuso, scusami.
Ti scriverò presto, Caro Diario.

Park Jimin