Fantasmi del passato

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Ha gli occhi azzurri, i capelli scuri e l'accento inglese.
Sui quarant'anni circa, forse poco più, è vestito molto elegante ed ha una leggera barba curata.

«Cosa vuole lei da mia moglie?»

«Credo di doverne parlare con lei prima di esporle la questione Sir, ho bisogno di alcune risposte»

«Marta è sotto i ferri, sta molto male, quindi caro giovanotto sono io che ho bisogno di alcune risposte non ti pare?
Chi sei? Cosa vuoi da Marta?»

***

Nei mesi in cui la morte di Nicholas aveva interrotto gli equilibri tra me e Marta le nostre vite erano completamente divise, ci vedevamo solo a cena.
Io passavo le giornate nel mio studio e lei usciva per fare la spesa o chissà cos'altro pur di non stare in casa.
Finalmente, però, tornammo in noi e tornammo di nuovo a lottare per alimentare la fiamma del nostro amore che, nonostante tutto, non si era mai spenta.
Riuscii a vendere il mio quadro alla fantomatica cifra di due milioni di dollari e fu esposto nella galleria d'arte dell'acquirente, fu su tutti i giornali del paese.
Titoli come:

"La misteriosa donna del dipinto del celebre Blind ipnotizza il mondo dell'arte"

"S. Blind sconvolge con un'opera senza censura!"

Erano ovunque ed io ne ero così fiero.
Marta sapeva che la donna dipinta era lei ma non volle vedere il dipinto, temeva che per la vergogna mi avrebbe impedito di venderlo.
Come biasimarla?

Il giorno in cui venni pagato per aver venduto il quadro decisi di preparare una sorpresa per Marta.
La portai sulla spiaggia, fuori città, lontano da tutto e tutti.
Solo io e lei.
Presi in affitto una casa per il weekend proprio sulla spiaggia così da svegliarmi col profumo dell'oceano.
Ci sedemmo sulla spiaggia, la sera, al tramonto, dopo aver passato una giornata a passeggiare e a fare il bagno.
Ormai la spiaggia era completamente vuota ed il sole stava per toccare il mare.
Ero seduto a terra e tra le mie gambe, poggiata sul mio petto, c'era Marta intenta a descrivermi il tramonto.

«Oh Steve, che meraviglia.
Il cielo è rosso fuoco con sfumature rosa pastello e le poche nuvole in cielo sembrano dipinte»

Poggiai il viso tra la sua spalla ed il collo e annusai delicatamente il suo profumo.

«Incredibile»

«Incredibile cosa?»

«Ho sempre amato il profumo del mare lo sai no? L'ho sempre trovato delicato, dolce, e trasmette quel senso di libertà e di infinito che amo tanto»

«Sì lo so, e allora?»

«E allora? Allora succede che arrivi te col tuo profumo e improvvisamente l'odore del mare non è poi così bello.
Non come lo ricordavo.
Sarà che l'odore della libertà è meno inebriante del profumo di te che sai d'amore»

Non disse niente ma sorrise.
Quella notte ci fermammo a dormire sulla spiaggia, io e lei sotto le stelle, e mentre lei fissava il cielo perdendosi nelle sue meraviglie io la stringevo a me perdendomi nel suo essere una meraviglia.
Fu una notte magica, uno di quei momenti che non capitavano da tanto e che porterò dentro di me fino alla fine dei miei giorni.
Se ci penso ancora oggi, nonostante siano passati anni, nonostante la mia età sia avanzata e la mia memoria faccia cilecca, sento ancora ciò che sentivo in quel momento:
Pace.

****

«Sir, mi dispiace arrivare qui dopo anni per questo ma...»

«Questo cosa?»

Sento il rumore della carta, credo abbia un foglio in mano.

«Questo.
È una lettera che Marta scrisse a mio padre.
Carl Baster, inglese di puro sangue»

«Non so chi sia, sicuro che non ci sia un errore?»

«La lettera è firmata Marta Hoakley»

«Leggila, voglio capire cosa dice.
Voglio sapere..ora»

«Va bene ma che ne dice di uscire di qui? Le va se le offro un the o una cioccolata calda?»

Sento uno strano nervosismo dentro di me mentre sono in auto con uno sconosciuto che, a quanto pare, sa qualcosa su Marta che io non so.
Siamo arrivati suppongo, sento un brusio lieve quindi il locale è praticamente vuoto.

«Cosa vi porto?»

«Per me un caffè e per il signore...non so, cosa vuole?»

«La verità, ora!!»

«Un caffè ed una verità in arrivo, torno subito»

Devo aver urlato un po' troppo.

«Coraggio, leggila questa lettera, non sono qui per fare merenda...»

«Okay, d'accordo:

Caro Carl,
Ti scrivo per chiederti scusa per il mio comportamento e per ciò che è successo.
In questi mesi è stata dura ma ho capito che tra me e mio marito c'è un legame solido.
Non posso buttare all'aria anni di matrimonio per una notte di passione...»

«Notte di passione?!»

Il mio povero cuore.

«Cosa significa??»

«Mi faccia finire, poi vedremo di capirci qualcosa insieme va bene?»

Faccio cenno con la testa, respiro a malapena.

«Allora, dove ero arrivato?
Ah:

...per una notte di passione rubata in un periodo triste della mia vita.
Lo so ti ho detto che mio marito è assente, che non mi comprende e che spesso sembra totalmente disinteressato ma alla fine di tutto so che mi ama.

La lettera continua ma per ora mi fermo qui»

«Marta aveva avuto un'amante? Ma quand'è successo??»

«Non so, la data è totalmente rovinata e ahimè papà è morto mesi fa quindi non ho potuto chiedere.
Mio padre era un donnaiolo e questo non è mai stato un segreto per nessuno della famiglia ma questa Marta doveva averlo colpito molto perché ho trovato centinaia di lettere rispedite al mittente in cui mio padre la supplicava di tornare da lui quindi deduco ne fosse innamorato»

«Innamorato? Della mia Marta?»

«Credo di sì.
Le chiedo scusa per questa mia intrusione nella sua vita.
Se si fosse trattato solo di questo avrei lasciato stare ma sono qui per altro»

«Per cosa?»

«Mi lasci finire di leggere la lettera e capirà»

A volte i fantasmi del passato tornano a far visita.

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