Le mani fredde

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Mi sento debole, non penso di farcela stavolta.
Il mio cuore è troppo stanco e la mia mente troppo confusa, troppo piena di ansie e preoccupazioni.
Marta sta male ormai da troppo tempo, non da cenno di miglioramento, non si muove, ha le mani fredde.
Quando la conobbi aveva le mani fredde, mi disse che nessuno era mai riuscito a scaldarle ma una volta che la sua mano si incastrò perfettamente con la mia..prese fuoco.
Da allora le sue bellissime mani rimasero sempre calde.
Le dissi che il mio amore le era entrato nelle ossa e che finché saremmo rimasti insieme le sue mani sarebbero state sempre calde ed il mio cuore sempre in fiamme..solo per lei.
Ma adesso ha le mani fredde, perché? Forse non mi sente più?
Non sono pronto per perdere Marta, non adesso.
Non lo sarò mai.
Lei è tutto, ogni cosa.
Lei è i tramonti, le albe, le stelle, i panorami più belli.
Lei è l'acqua, l'ossigeno, il vento tra i fiori di campagna e le nuvole che mutano forma.
Lei è tutto il mio universo, lei è tutto ciò che mi tiene in vita.
Non ho le forze, non riesco ad aprire gli occhi, sento i rumori dei macchinari che mi hanno attaccato e vorrei solo correre nella stanza accanto e andare da lei.
Vorrei tenerle la mano per cercare di scaldarla ancora una volta.
Forse l'ultima.
Stare qui mi fa solo perdere nei ricordi.

Come quella sera di Dicembre, mentre i ragazzi erano tutti insieme a cena ed io e Marta eravamo soli, finalmente, seduti sul tappeto davanti al fuoco ma giuro che era lei ad emanare il calore.
Era lei a riscaldare la stanza.
Era ed è ancora lei a scaldarmi l'anima.

“Mi mancavano le serate così, solo io e te...”

“Beh, Steve, con i figli è difficile persino stare in bagno da soli..”

“Sei bella, lo sai?”

“Grazie amore..ma...”

“Ma niente.
Lo so a cosa stai pensando ed hai ragione, sono cieco, ma io ti guardo attraverso il mio cuore.
Come vorrei farti vedere quel che vedo io”

“E cosa vedi?”

“Io vedo l'unica forza in grado di far battere il mio cuore.
Vedo il mio primo amore che si è trasformato nell'unico vero amore.
Vedo una donna forte, che lotta per la famiglia, che mi protegge, una donna intelligente che sopporta me e tutto il mio caratteraccio strano e ingestibile...
E lei lo rende gestibile.
Tu mi impreziosisci”

“Ti impreziosisco?”

“Sì!
Pensaci:
La parola Prezioso è una parola che si usa per definire un qualcosa che ha un prezzo alto, no?
Una cosa costosa è considerata preziosa ma una cosa diventa preziosa solo se viene impreziosita
Cioè, un anello d'oro costa parecchio ma non è prezioso.
Lo diventa, però, se ci incastoni dei diamanti.
Un semplice anello senza diamanti è solo un anello, come tanti altri, ma se viene impreziosito diventa di conseguenza prezioso.
E quindi niente mia dolce Marta, io penso che tu sia quel qualcosa che impreziosisce la mia anima.
Sei quel diamante che fa la differenza.
Tu mi rendi un qualcosa di prezioso”

Ci fu silenzio, un silenzio dolce.
Ricordo che senza dire nulla mi baciò, incastrando le sue dita tra le mie, e accennò un sorriso sulle mie labbra.
Non eravamo più due ragazzini, tutt'altro, eppure quel bacio fu pieno di emozioni proprio come il primo bacio...ed io mi sentii di nuovo quel ragazzino cotto a puntino di quella ragazza già donna che mi aveva preso il cuore.
Quella notte facemmo l'amore, più volte, ed ogni volta era come se fosse la prima ma anche come se fosse l'ultima.
Facevo sempre molta attenzione con Marta, anche sotto le lenzuola restava la mia dolce bimba di cristallo ed io dovevo trattarla con cura e delicatezza e nonostante lei fosse molto più passionale di me..le piaceva.
Amava il mio trattarla con delicatezza nonostante il momento bollente.

Dio, perché ne parlo al passato?
"Amava", come se fosse morta.
Marta ama ancora, ama il modo in cui la tocco.
Ama il modo in cui la amo ed io amo amarla.

Sto impazzendo, non ce la faccio, devo trovare le forze e tornare da lei.
Devo alzarmi da questo letto e andare nella sua stanza, voglio stringerle la mano e trattarla con delicatezza come merita anche se lei dorme.
Anche se non lo sa.
Proprio come quando la notte la sentivo dormire dolcemente e le accarezzavo il viso facendole sentire che io ero lì.
Io sono ancora qui...e lei deve sentirmi.
Devo scaldarle le mani.

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