L'essenziale

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Il vuoto, ecco cosa c'è adesso.
Il vuoto.
Non riesco nemmeno a piangere, ho dimenticato come si fa e sembra assurdo ma credo sia così dato che non esce nemmeno una lacrima ma diamine se fa male.
Sento la carne lacerata, il cuore in frantumi, sono un involucro malridotto per un'anima distrutta e in fin di vita.
Marta è...
Era.
Marta era la mia vita e senza lei, senza i suoi occhi scuri, senza il suo sorriso raro e timido, io sono solo Steve e "Solo Steve" è niente.

«Papá, dobbiamo chiamare qualcuno per preparare il funerale.
Dobbiamo..»

«No.
Non dobbiamo niente.
Tua madre avrebbe voluto una piccola lapide alla casa sul mare»

«Ma papà»

«Non voglio sentire "ma".
Tua madre verrà seppellita sotto l'albero di pesche, vicina alla spiaggia, e sopra ci Pianteró delle rose perché amava le rose e voglio che ovunque sia veda tutti quei fiori vivi, perché devono essere vive, perché Marta vive, solo per lei»

Marta vive, sì, quella stesa su quel letto non è lei, non può essere lei, è solo il suo corpo.
Il suo bellissimo corpo.
Ma lei vive, la sento, non so dov'è ma la sento.
Il mio cuore è stanco, tanto, ma non può cedere.
Non finché non avrò piantato tutte le rose che Marta amava sulla sua tomba.

Dio, sulla sua tomba..
Che male anche solo pensarlo.

«Vi prego, chiamate Mr. Sheepard per le rose.
Ne voglio 99 e le voglio rosse ma una, una sola, la voglio bianca»

«Va bene papà»

Tempo fa lessi una favola ai miei nipoti, un libro chiamato "Il piccolo principe" che tutto è tranne una fiaba per bimbi.
Credetemi, è per noi adulti.
Un piccolo principe che vive su un piccolo pianeta si innamora di una rosa ma ella con le sue pretese lo spinge ad andare via, fa un lungo viaggio e incontra tanti strani personaggi ed ognuno dietro una morale ma ciò che mi ha colpito è che una volta davanti a centinaia di Rose ne fu traumatizzato come se tutte quelle rose svalutassero la sua rosa.
La sua amica volpe gli fece notare che non era la rosa in sé ad essere speciale ma il tempo che lui le aveva dedicato.
Già, il tempo che io e Marta abbiamo passato insieme è il dono più bello e raro, forse unico, che esista.
Di coppie ce ne sono tante, di donne ne è pieno il mondo, ma un amore così, la mia Marta, è la cosa più bella che mi sia mai capitata ed ha dato valore ad ogni singolo istante su questo pianeta.
Lei non c'è più ma io la amo ancora e la amerò ancora e ancora finché avrò fiato in corpo.
Anche dopo.

Due giorni dopo

Sono seduto qui ad ascoltare qualcuno che non ha mai conosciuto Marta, parlarne come se l'avesse vissuta anche solo un secondo.
"Marta era...", "Il signore dice...", "Marta diceva..", sono stanco.

«Basta!»

«Papá...»

«No, non mi importa.
Padre, mi perdoni ma lei che ne sa?? Cosa ne sa di Marta? Se ne sta qui a parlare di lei come se la conoscesse da una vita e la descrive con frasi fatte che possono essere usate per chiunque.
Marta non era chiunque!
Marta non era solo una brava mamma, Marta era una madre incredibile che ha cresciuto dei figli meravigliosi che sono qui, seduti in prima fila, a piangere perché hanno perso una parte di loro.
La parte più bella.
Marta non era solo una moglie, Marta era mia moglie.
Marta era l'amore della mia vita.
Era la mia vita.
Sapete cosa vuol dire alzarsi la mattina, voltarsi nel letto e vedere l'altra metà vuota?? Sapete cosa significa preparare la colazione per una persona e non per due? Sapete cosa si prova ad avere bisogno di baci e carezze che non arriveranno mai più?
Ve ne state qui ad ascoltare il primo prete pagato per dire quattro parole prese da un discorso standard e a me? A me non interpellate?
E i miei figli? A loro avete chiesto chi era Marta? Chi era la loro madre? Avete chiesto come si sentono? Cosa vuol dire per loro avere un numero in rubrica che non chiameranno né chiamerà mai più?»

«Papá, per favore...»

«No!! Io...»

Ah, il braccio.
Il mio cuore.

«Papá!!»

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Visto Marta? Te l'avevo detto, no? Non ti puoi liberare di me.
Le rose rosse sono 99 ed una è bianca, proprio come avevo chiesto, sei felice?
Sei lì, sotto l'albero, vicina alla spiaggia, proprio come avevo chiesto ma c'è una cosa in più che non era prevista:
Le tombe sono due.
Sono morto? Mah, cos'è la morte? È davvero la fine della vita?
Ero al funerale di mia moglie, respiravo, parlavo, eppure ero morto mentre adesso ho smesso di fare tutto ciò ma sto bene.
Mi sento vivo.
Sotto terra, in cielo, a metà, su un pianeta piccolo con degli alberi di Baobab, che importa dove sono? Sono con Marta.
Sì, sono con lei.
Ho fatto un viaggio anche io, proprio come il piccolo principe, solo che io l'ho fatto per tornare dalla mia rosa.
Eccola, è qui.
Dite ai miei figli che stiamo bene, dite loro che io sono sempre il solito burbero romantico e che Marta è sempre la solita meraviglia.
Dite loro che ovunque siamo, qualunque cosa siamo o saremo, li ameremo sempre perché loro sono parte di noi e noi siamo parte di loro.
Fategli sapere che mi dispiace aver abbandonato la nave in questo modo, non era previsto, o forse sì, ma sono certo, anzi, siamo certi, che se la caveranno.

Ai miei nipoti voglio dire una cosa:

Anche se non siamo più lì, siate sereni e felici, crescete col nostro ricordo e col nostro amore nel cuore.
Ricordatevi di come nonno Steve guardava Nonna Marta e di come nonna Marta amava nonno Steve.
Sorridete e cercate un amore così, un amore che duri in eterno.
Sì bimbi miei, noi siamo eterni perché abbiamo amato e siamo stati amati.
Se continuerete ad amarci e ad amare come vi abbiamo insegnato allora saremo sempre con voi, anche se non ci vedete e sapete perché miei dolci bambini? Perché come dice quel libro che tanto vi piaceva:
L'essenziale è invisibile agli occhi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 11, 2020 ⏰

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