Capitolo 40

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Lila poggiò il volto contro il pugno chiuso, osservando i due ragazzi davanti a lei finché uno dei due non tirò su la testa dal proprio piatto e la fissò eloquente: «Sì, volpe?» domandò Adrien, attendendo e notando che l’altra non si degnava di rispondergli: «Lila!»
«Mi stavo domandando…»
«E quando inizia così, io mi preoccupo» bofonchiò Rafael, infilzando un pezzo di frittata e portandosela alle labbra: «Di solito sono cose che non voglio che si domandi.»
«Cosa ci trovate di bello in economia?»
«Mi serve per rilevare l’azienda di famiglia» commentò serafico Adrien, infilzando un boccone di carne e portandoselo alle labbra, aggrottando lo sguardo quando vide la borsa della ragazza, poggiata sul tavolo accanto a lei, muoversi: «Ma che…?»
«Vooxi sta leggendo la Pietra Filosofale per la non so quale volta. Ho sinceramente perso il conto.»
«Come io l’ho perso per La compagnia dell’anello» sospirò Rafael, scuotendo il capo: «E ritieniti fortunata, Harry Potter sono solo sette volumi.»
«Il Signore degli Anelli non sono uguali? Di numero, intendo.»
«Sono sei» dichiarò Rafael, giocherellando con il cibo nel piatto: «Ma vorrei farti notare le dimensioni di quei libri. Fino a che non ho comprato l’ereader mi dovevo portare dei mattoni dietro…»
Il kwami della volpe fece capolino dalla borsa, gattonando fino a che il musetto non uscì e fissò il moro: «Ereader? Che cosa è?»
«Rafael, ti uccido se gli rispondi.»
«E’ una specie di tablet dove puoi leggere e portarti dietro tutti i libri che vuoi» dichiarò il moro, sorridendo all’italiana davanti a lui: «Allora? Vuoi uccidermi sul serio e inimicarti Sarah?»
«Attenderò che Sarah sia in quel periodo del mese e lascerò fare a lei» decretò Lila, sorridendo e poi voltandosi e osservando i due personaggi che erano entrati nella mensa: entrambi avevano il volto coperto da una maschera sorridente bianca ed erano vestiti con una tuta attillata nera, con delle fiamme che dal basso salivano verso l’alto, uno di un rosso acceso e l’altro di un blu elettrico; gli stessi colori si ripetevano nei capelli legati in una coda laterale: il rosso tenuta sulla spalla di destra e il blu su quella di sinistra: «Nuovi studenti?» domandò, voltandosi verso Adrien e Rafael, vedendoli entrambi in allerta: «Devo dire che lo speravo vivamente.»
Rimase ferma, osservando i due che, in sincrono, attraversarono l’intera stanza giungendo quasi al centro: entrambi alzarono un braccio e, mente il rosso sprigionò una fiammata, il blu creò un dardo di ghiaccio.
«Oh. Bene.» sentenziò Adrien, scivolando sotto al tavolo con Rafael e Lila: «Abbiamo fuocherello e ghiacciolino. Chi chiama il grande capo?»
«Ladybug o Mogui?»
«Secondo te, volpe?»
«Dobbiamo trasformarci, prima» mormorò la ragazza, indicando la porta dei bagni e ricevendo due cenni affermativi: l’italiana scattò in avanti, ignorando il caos e le urla che avevano riempito la mensa e scivolò nella toilette femminile, voltandosi e osservando i due che erano con lei: «Questo è delle signore.»
«Trasformati e non rompere» sentenziò Rafael, invocando il nome del proprio kwami che, risucchiato nel Miraculous del Pavone, lo trasformò in breve tempo; l’eroe in blu aprì gli occhi, osservando il felino accanto a sé e poi la ragazza che, ancora, non si era trasformata: «Lila!»
«Non lo faccio davanti a voi due!» sentenziò Lila, prendendoli per le spalle e spintonandoli fuori dal bagno: «Vooxi, trasformarmi» ordinò, osservando la piccola volpe entrare nella sua collana e la forza della trasformazione avvolgerla, facendola diventare Volpina.
Allungò una mano, osservando la voluta di fumo arancio creare il lungo flauto e, solo allora, uscì dal bagno con tutta la calma del mondo: «Questa me la devi spiegare» sentenziò Peacock, mettendo mano all’auricolare che teneva all’orecchio e attivandolo: «Sono in linea, Mogui.»
«E anche io» aggiunse Chat, usando il proprio bastone come appoggio e osservando i due nuovi nemici: «Creature di Quantum. Mensa della facoltà di economia. Vi attendiamo calorosi e anche un po’ congelati.»
«Che stai dicendo?» domandò la voce di Ladybug, facendo sorridere il felino: «Chat?»
«Vedi, my lady, abbiamo un fuocherello e un ghiacciolino a questo giro» le spiegò l’eroe, sorridendo: «Devo dire che quei due mi ricordano il nostro rapporto agli inizi: caliente come il fuoco ma anche freddo come il ghiaccio.»
«Sto arrivando» sospirò Ladybug, ignorando ciò che aveva detto Chat Noir: «Tortoise? Bee? Hawkmoth?»
«Sono quasi arrivata» decretò la Portatrice dell’Ape: «Se mi dite dov’è la mensa vi raggiungo subito.»
Il nemico di ghiaccio si accorse dei tre, puntando la mano verso di loro e sparando uno dardo: Peacock prese il ventaglio, deviando il colpo nemico e vedendolo frantumarsi a terra: «Apetta, atterra davanti l’entrata e poi la seconda porta a sinistra» le spiegò, mettendosi in posizione di attacco: «Qui le cose si sono appena fatte animate.»
«Sto arrivando!»

Miraculous Heroes 3 {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora