/REDERICA/

28 capitolo

RICCARDO
Si fa tardi e io e Fede andiamo a dormire, la mattina dopo ci saremmo dovuti alzare alle 8 perché da domani sarebbero cominciate le prove più ravvicinate alla finale. Mi alzo prima io erano le 7:00 e vedo che Fede è tutta rossa in faccia. La sveglio.
R: piccola tutto ok?
F: si perché?
R: sei rossa e scotti.
F: no rico, io non rimango un altro giorno a casa per colpa della febbre, quindi anche se avessi la febbre vado a fare lezione.
R: fede tu non vai da nessuna parte se hai la febbre intesi?
F: uff

Le misuro la febbre e aveva 38 e mezzo di febbre, io vado a lezione e lei rimane a casa, o almeno così pensavo fin quando alle 10 non sento la voce di Fede provenire dalla sala 4, era andata a lezione.
Entro e la vedo piangere e Zerbi affianco a lei.
Z: fede cosa hai?
F: nulla tutto ok, davvero, continuiamo.
Z: ok però se è qualcosa dimmelo.
Deciso di non entrare, stavo preparando un piano.

FEDERICA
Sono le 6 e finisco lezione, corro in casetta in modo che quando riki torna mi trovi qui, non sa che io sia andata a lezione, si arrabbierebbe molto e lo capirei. Sono in stanza sento la porta aprirsi è Riki.
F: ei Riki.
R: ei, tutto bene oggi?
F: sisi tu?
R: si, tutto ok, cosa hai fatto oggi?
F: eh...ho riascoltato i brani per la finale.
R: ah veramente, perché a me sembra di averti sentito cantare in sala 4 con Zerbi, ti ho vista piangere e essere in difficoltà.
F:...Riki....guarda io non ce la facevo a stare qui, un altra giornata , tra due giorni c'è la finale e io non voglio essere ridicola.
R: fede io capisco tutto, però guardati come sei ridotta in questo momento? Ti rendi conto?
F: Riki lo so, però non ti arrabbiare con me

Mi abbraccia e mi da un lievito bacio sulle labbra e poi si va a lavare.
F: Riki mi devo lavare anche io, ma non ho la forza.
R: su dai vieni con me.
F: jeee.
R: fede sei sempre la solita.
F: mi devo far perdonare per averti disobbedito papino.
R: ti ho già perdonato però....
Andiamo in bagno, mi spoglio, la spoglio perché non ha le forze e andiamo sotto la doccia, non volevo farle niente, stava male e non avevo intenzione di prendermi gioco di lei.
La lavo mi lavo e poi usciamo fuori, la rivesto, mi vesto e andiamo in cucina

Troviamo André abbracciato a Vitto che piange, oggi è l'ultimo giorno che vitto è qui con noi, poi va via. Vedo la mia Fede che le corre incontro e piange.
F: devi andare perforza via?
V: e si fede, domani ricomincio le lezioni di danza.
F: non ti dimenticare di me, e quando esco di qui non sparire, sentiamoci.
V: ma certo Fede.
Vitto e fede parlano un altro po' e poi arriva il taxi che dovrà portare vittoria a Roma centro dove svolgeva le lezioni di danza.
Tutti la salutiamo con un abbraccio e lei ci fa un in bocca al lupo per la finale

F: tanto la vince Riki, la categoria canto.
R: ma stai zitta, ovviamente vincerai tu.
F: fedi ti ricordo che è a televoto e tutte quante sono innamorate di te.
R: ma io voglio solo te, quindi anche se vinco, la mia vittoria più grande sei tu.
F: ciccino.
Intanto André era andato dentro sul divano. Entriamo anche noi.
F: su dai André, su con la vita, vitto ti ama e fuori di qui vi ritroverete.
A: grazie piccina.
Mi da un bacino e Riki si fa tutto rosso.

RICCARDO
R: Mmmm.... Andreas, ti ricordi che Fede è fidanzata e il suo fidanzato sta qui.
F: Madonna quanto sei geloso, era un bacino da amici è vero André?
A: sisisis fede, tranquillo Rico.
Vado a dormire, ero stanco e volevo stare un po' solo, ma dopo poco mi raggiunge fede.
F: che hai piccolo.?
R: nulla tutto ok.
F: non è vero oramai ti conosco bene

Madonna FEDERICA CARTA ormai mi avevi in lungo, capiva tutto.
R: mi da un po' fastidio che tutti ti sbavano dietro.
F: hahahahhaah, e chi sarebbero questi tutti?
R: fede non fare la stupida; Mike, Michele, Thomas, Alessio.
F: Riki ma a me non interessano, o forse un po' Mike però...
R: come... Un po' Mike e va be' allora vai da Mike.
F: piccolo ma stavo scherzando, lo sai che io amo solo te e non ti lascerei per nessuno al mondo.
R: smettila di farmi questo scherzi intesi?
Ci addormentiamo come sempre l'uno nelle braccia dell'altro.