Avevo vaghi ricordi del mio passato..solamente piccoli frammenti, ma quei piccoli frammenti mi tormentavano ogni notte.
*ero nella mia camera,quella della casa in cui ero cresciuta con i miei genitori adottivi.
《tesoro buonanotte》.
《buonanotte mamma》
Mia madre mi diede il bacio della buonanotte ed uscì dalla mia stanza. Mi giravo e mi rigiravo nel letto, mi sentivo osservata, forse era solo suggestione, dato che la mia camera era piena di bambole, le adoravo. Ma si sà di notte anche le cose più banali possono trasformasi nel peggiore dei tuoi incubi.
"Sono solo giocattoli", mi ripetevo nella mente, cercando di autoconvincermi di non averne paura. Dopo poco finalmente il sonno iniziò ad arrivare, chiusi gli occhi e mi addormentai.
Uno strano rumore mi fece svegliare. ispezionai la camera con lo sguardo, cercando di abituare i miei occhi al buio, non vedevo niente, mi girai verso la finestra aperta e sotto la debole luce della luna scorsi qualcosa. Mi alzai dal letto per vedere cosa fosse e notai con mio stupore che si trattava di una bambola. "ma come era arrivata lì?" Mi chiesi. La presi e la guardai meglio, la bambola aveva i capelli rossi raccolti in due codini ai lati della testa, che ricadevano in morbidi boccoli fin giù alle spalle. Indossava un abitino verde cinambro in pizzo, e aveva una fascia in vita rosa chiaro che si richiudeva in un fiocco. Le sue scarpette erano molto graziose di colore rosa come il fiocco, la sua pelle bianca, come del resto ogni bambola graziosa aveva, rifletteva sotto la flebile luce della luna, donandole dei riflessi color argento, l'avrei riconosciuta dovunque, lei era la mia Lucy. La bambola che i miei genitori biologici mi avevano regalato alla mia nascita, prima che ci dividessero.
《attenta》. Sentii dire, ma nella stanza non c'era nessuno apparte me e la bambola.
passò qualche minuto e iniziai a pensare di essermelo immaginato, poi successe di nuovo, la voce riapparve.
《lui si ricorda di te》sussurrò la voce.
Ero spaventata, ma cercai di restare calma, alzai Lucy la guardai e accadde qualcosa di insolito, la mia Lucy prese vita. La situazione stava diventando davvero molto inquietante, ma fortunatamente Lucy era una bambola graziosa ed era mia amica. Sembrava che la dolce bambola mi guardasse con uno sguardo preoccupato, poi sussurrò qualcosa.
《lui è qui per te, ti vuole》
Come era possibile le bambole non parlavano, pensai preoccupata.
Lucy iniziò ininterrottamente a tremare, ma subito dopo, come se niente fosse, ritornò al suo stato reale, una graziosa bambola inanimata, ma poi qualcosa successe ancora. Sulla parete della mia camera iniziarono a formarsi delle crepe, il pavimento tremava, come se ci fossero delle leggere e continue scosse di terremoto, poi tutto cessò improvvisamente. Avevo uno strano presentimento, sembrava che qualcosa si nascondesse sotto la carta da parati rosa. Mi avvicinai per osservarla meglio e d'impulso ci appoggiai su la mano, al mio tocco in vari punti la carta da parati si sgretolò. Piano piano iniziai a tirarla, e poco alla volta iniziai a graffiarla via sempre con più foga, finchè non riuscii a vedere cosa si nascondeva dietro di essa. Una porta, tutta blu. La porta cigolò e lentamente iniziò ad aprirsi, in quella circostanza quel semplice rumore mi metteva i brividi. Indietreggiai di qualche passo, la porta d'un tratto si spalancò, e ciò che vidi mi fece rabbrividire, era lui, e adesso era li di fronte a me, mentre lentamente si avvicinava sempre di più, annullando quella rassicurante distanza che s'interponeva tra di noi. Avrei voluto urlare, ma la paura mi paralizzava, i suoi occhi che brillavano di un verde acceso erano così freddi. Li riuscivo a vedere nonostante fossero semi nascosti dai ciuffi di capelli rossi, un suo artiglio poi mi sfiorò la guancia.
《tu sei la mia bambola》la sua voce era molto roca e profonda, mi metteva i brividi, subito dopo urlaì e tutto divenne nero.
Mi svegliai di soprassalto, il sudore formava delle piccole goccioline sulla mia fronte. Nonostante questi incubi erano insieme a me da quando avevo solo sei anni mi terrorizzavano sempre, e infondo sapevo che molto probabilmente non sarei mai riuscita ad abituarmi a loro.
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My Doll// Jason The Toymaker
FanfictionLui era lì in carne ed ossa, di fronte a me, in un secondo tutti i miei incubi avevano preso vita. I suoi occhi continuavano a fissarmi ed io ero totalmente persa in essi. Dopo interminabili minuti spezzò quel silenzio dominante. 《Vuoi essere la mia...