《Alla cosa?》domandai nuovamente, non avendo ben capito.
Jason infastidito, sospirò rumorosamente continuando a gurdarmi.
《Alla slander mansion》 disse ancora.
《E che posto sarebbe?》 Chiesi alzando un sopracciglio.
《Suppongo che ti debba molte spiegazioni》 disse Jason sedendosi ancora più vicino a me.
《La slander mansion è un enorme edificio, un pò malandato, ed è ben nascosto in un fitto e pericoloso bosco, sperduto dal resto mondo》Jason parlava lentamente, le parole gli uscivano come se tutto questo fosse normale.
《E adesso cosa succederà?》 Gli chiesi abbassando lo sguardo.
《Non sei più mia prigioniera, se è questo quello che vuoi sapere》
Il ragazzo seduto affianco a m ptese una lunga pausa prima di riprendere a parlare, come per assicurarsi bene di ciò che avrebbe detto.
《Qui puoi andare dove ti pare, ma devi fare molta attenzione alle persone con cui parli》 disse Jason serio. A quelle parole sospirai pesantemente.
《Non sono più tua prigioniera, ma sono comunque bloccata qui. Dovrebbe cambiare qualcosa?》
Continuavo a tenere lo sguardo basso finchè non sentii un dolce tocco sotto al mento. Jason mi alzò la testa facendo sì che lo guardassi dirtto in quegli occhi dorati che nascondevano milioni di segreti.
《Mi dispiace non avrei dovuto trascinarti in tutta questa storia, ma ormai ci sei dentro, e non posso fare niente per tirarti fuori》lo sguardo di Jason si incupì, e tolse bruscamente la mano da sotto al mio mento. Mi guardò ancora per poco e poi andò via. Ero sempre più convinta che Jason mi stesse nascondendo dell'altro, e infondo sapevo che questa volta sarebbe stato più attento nel custodire al meglio il suo segreto.
Qualche ora più tardi Jason tornò in camera e mi disse di seguirlo, ci dirigemmo in una grande stanza, che a giudicare dalle apparenze sembrava un salotto. Poco dopo la stanza si riempì di ragazzi e ragazze tutti dall'aspetto strano e alquanto inquietante.
Uno di loro si avvicinò a me e a Jason, mi sembrava di conoscerlo, ma il suo travestimento era molto coprente.
《Hey bamolina ci si rivede!》 Disse il ragazzo vestito tutto in bianco e nero. Quella voce così fastidiosa l'avrei riconosciuta d'ovunque.
《Jack?》 Chiesi perplessa
《Peró sei veramente sveglia》 disse ridacchiando.
Uno strano rumore di statico iniziò a diffondersi nella stanza, quindi dedussi che lo slanderman stava arrivando. Non finii neanche di pensarlo che apparve di fronte a noi.
《Ho delle nuove missioni per tutti》
Disse in modo glaciale.
《Oh date il bentornato a Jason e il benvenuto alla sua umana.》 disse in modo acido e anche un pò divertito. In quel momento gli occhi di tutti si posarono su di noi, e questa cosa non mi piacque affatto. Dei ragazzi nella confusione di salutare Jason lo trascinarono con se ed io rimasi da sola in mezzo alla sala. Ero totalmente a disagio, avevo troppi occhi puntati addosso e sapevo infondo che questi non erano degli ottimi esempi di bravi ragazzi. Nel metre uno strano essere simile allo slanderman mi si avvicinò squadrandomi dall'alto verso il basso, l'unica cosa che li distingueva era che questa creatura aveva la bocca, e aveva un aria da superiore come se volesse dirmi "qui comando io".
《E il tuo nome sarebbe?》 Mi chiese con una strafottenza incredibile.
《Non credo che ti interessi》 gli risposi.
E come se avessi detto chissà cosa tutti si girarono a fissarmi, mi strinsi nelle spalle per l'imbarazzo di essere osservata.
La creatura di fronte a me sembrava alquanto divertita.
《Ti piacciono i fiori?》 Mi chiese. Non mi diede il tempo di rispondere perchè si rispose da solo.
《Certo che ti piacciono, i fiori piacciono a tutti. Facciamo così per farmi perdonare tutta quesra scortesia ti offrirò delle rose, una rossa e una blu, puoi sceglierne una oppure se preferisci puoi sceglierle entrambe》la sua voce sembrava molto calma, ma io avevo un certo talento nello smascherare le persone tramite il loro tono di voce, e anche se per poco nel suo notai una certa finzione. Con la coda nell'occhio guardai Jason, che se ne restava in un angolo della stanza impietrito e aveva uno sguardo come a volermi dire "ma in che pasticcio ti stai cacciando". Quando riportai la mia attenzione sulla creatura, potei notare che tra le mani, aveva le due rose della quale mi aveva parlato, e che le stava tendendo verso di me. Nel suo sguardo potevo benissimo notare la sua folle voglia, lui sperava che io ne prendessi una, sentivo che c'era qualcosa di poco buono sotto. Non volevo far arrabbiare quella creatura, ne tantomeno volevo finire nei guai, quindi decisi di giocare d'astuzzia. Quando la creatura mi avvicinò di piu le rose finsi degli starnuti, lasciando così capire di essere allergica.
《Mi dispiace dover rifiutare la tua gentile offerta, ma come ben puoi vedere sono allergica a tutti i tipi di fiori》
Tutti i presenti rimasero leggermente sorpresi dalla mia risposta compresa la creatura, anche perchè molto probabilmente avevano capito il mio piano ma non potevano dire nulla dato che non avevano nessuna prova. La creatura ritrasse le rose e si avvicinò ancora un pò a me.
《Il mio nome è Offenderman non dimeticarlo zuccherino》
Quelle parole suonavano molto più come una minaccia anzicchè come un qualcosa di amichevole.
《Senz'altro non lo farò》 gli dissi guardandolo, anche se non aveva gli occhi.
《Non ne dubito》disse prima di liquidarsi e sparire.
Jason venne subito da me ancora un pò scioccato da quella conversazione.
《Tu devi essere veramente matta》 mi disse con un tono di voce a metà tra il rimprovero e il divertito.
《Perchè cos'ho fatto?》chiesi fingendo di non aver capito.
《Lasciamo perdere e torniamo in camera》mi disse trascinandomi di sopra.
Metra salivamo le scale sentivo uno sguardo fisso puntato su di me ma non riuscivo a capire di chi fosse.
Una volta arrivati in camera Jason mi fece sedere e lui fece lo stesso.
《Hai idea di cosa stavi per rischiare?》 Chiese severo. Io in risposta scossi il capo.
《Quella creatura è offenderman, uno dei fratelli di slanderman》
《Quell'essere ha dei fratelli?》 Chiesi scettica.
《Si ne ha ben tre. Ma questo adesso non importa. Offenderman è il più pericoloso dopo suo fratello slanderman. È conosciuto per il suo modo brutale che ha di stuprare e uccidere le donne》
《Sono finita in una casa di psicopatici》 dissi alquanto spaventata dalle parole di Jason.
《Oh no cara, sei finita in una casa di psicopatici killer》 mi corresse Jason sorridendo in un modo inquietante. Poco dopo si riprese e continuó con la sua ramanzina.
《Ti avevo detto di fare attenzione con le persone com la quale parlavi. Si vede che non mi ascolti quando parlo》 disse fissando inquietantemente il vuoto.
《Ti ho sentito bene quando me l'ho hai detto, ed infatti è stato lui ad aprire un dialogo con me》dissi in tutta risposta.
《Si lo so, per fortuna che hai avuto la brillante idea di fingerti allergica ai fiori》disse sospirando.
《Si è notato così tanto che stavo fingevo?》 Chiesi incuriosita.
《Sei stata abbastanza convincente》
《 Ma non puoi imbrogliare me》aggiunse Jason.
《E perchè?》
《Perché ti conosco fin troppo bene》 disse sorridendo. E devo ammettere che in quel momento Jason riuscì a strappare anche a me un sorriso. Non sapevo cosa mi stava accadendo ma in quel preciso istante, ebbi una sensazione come di sicurezza stando affianco a Jason, sentivo uno strano calore, alla quale non riuscivo a dare una spiegazione logica. Che significavano tutte quelle nuove emozioni?
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Questa settimana sono riuscita a finire prima il capitolo, anche se devo ammettere che non mi fa impazzire.
Sto già lavorando al prossimo, e volevo cogliere anche quest'occasione per ringraziarvi di tutto il supporto che mi date. Riguardo alla nuova storia vi ringrazio per aver commentato, la maggioranza per adesso va per Hoodie ma ho deciso di aspettare almeno qualche altro giorno prima di confermare il personaggio perchè vorrei dare occasione magari ad altre persone di commentare con il loro personaggio preferito.
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My Doll// Jason The Toymaker
FanfictionLui era lì in carne ed ossa, di fronte a me, in un secondo tutti i miei incubi avevano preso vita. I suoi occhi continuavano a fissarmi ed io ero totalmente persa in essi. Dopo interminabili minuti spezzò quel silenzio dominante. 《Vuoi essere la mia...