《Quindi dovrei entrare la dentro?》
Dissi, guardando ancora incerta il portale, avvolto dal nero.
《Si, ti porterà nella foresta oscura, li troverai la prima bambola》
《Ma come faccio a sapere dov'è?》
《Usa il libro》
《D'accordo》
Dissi ormai arresa, sotto allo sguardo indagatore della creatura buianca.
《1...2...》sussurrai ma non fini di contare perchè qualcosa di viscido mi spinse dentro al portale.
Attraversare un portale era la cosa più strana che avevo fatto. Tutto intorno era buio ma si distinguevano delle piccole lucine dorate e poi caddi. Feci un piccolo volo, atterrando su dei cespugli di rose selvatiche, la mia solita fortuna. Mi alzai lentamente, osservai i molti graffi che mi ero provocata, anzi che le spine delle rose, ancora incastrate nel mio corpo, mi avevano provocato.
Fortunatamente le spine non avevano colpito punti delicati, ma comunque ero macchiata di sangue e il forte odore che rilasciava non sarebbe di certo passato in osservato in una foresta oscura.
Abbattersi al primo ostacolo non mi sarebbe di certo servito a niente, così con un pò di sforzo mi rimisi in piedi avanzando dritto davanti a me senza avere una ben precisa meta. Dopo un pò di tempo trovai un piccolo sentiero, affiancato da piccole piante di rovi colme di spine. Quel sentiero sembrava non finire più, camminavo e camminavo, senza raggiungere mai una meta, finche in lontananza non scorsi una casetta, che a prima vista sembrava abbandonata, forse stavo solo sbagliando strada, anche se il pensiero di dover ritronarne indietro per quel lungo sentiero, non mi allettava per niente.
Cosi dato che ero arrivata fin qui decisi che avrei dato una rapida occhiata nella casa.
La porta era serrata, avevo inutilmente provato ad aprirla, coai feci un giro intorno al perimetro della casa. Sul retro c'erano della varie finestre, e da una di quelle c'era un asse leggermente più spostata. La spostai ancora di più, e fortunatamente c'era lo spazio necessario che mi serviva per entrare. All'interno tutto era polveroso e la illuminazione era scarsa, dato che era dovuta ai pochi raggi solari che filtravano dagli spiragli delle assi di legno.
Il pavimento scricchiolava leggermente, decisi di dover uscire la più presto da lì. Controllai svariate stanze ma erano quasi tutte vuote, alla fine mi rimaneva da controllare un'ultima stanza, che si trovava al piano superiore.
Salii in cima alle scale es entrai nella stanza. Al suo centro si trovava un piedistallo, con una scatola ricoperta da un pezzo di stoffa bianco tutto rovinato. Lo tolsi senza pensarci su due volte e con mia grande sorpresa vidi che non si trattava di una scatola, ma ben sì di una teca di vetro contenete una delle bambole.
Lei era la doll vestira di rosso, dai capelli come il colore dell'oro e gli occhi scuri e profondi come il colore della terra. La presi anche un pò troppo facilmente, la infilai nello zainetto e corsi giù per le scale, ma d'improvviso la mia sola e unica via d'uscita venne serrata e una roca e profonda voce iniziò a riecheggiare nella casa.
《Chi ha osato rubare il mio gioiello!》
Non riusci a girarmi in tempo per vedere da chi provenisse quel poco melodioso tono di voce, che mi ritrovai scaraventata contro ad una parete.
Lentamente riuscii ad intravedere la figura di una qualche creatura, sembrava una specie di chimera, con le ali, gli artigli e gli occhi profondo e terrificanti.
《Ridammi il mio gioello!》 La creatura urlò mentre stava per scaraventarsi contro di me. Ero sicura che questa volta sarebbe finita molto male così chiusi gli occhi. Stavo aspettando il colpo, ma poi sentii un forte rumore e man mano che passava il tempo capii che non sarebbe mai arrivato . Aprii gli occhi vedendo qualcosa di veramente inaspettato.
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Ed eccovi il nuovo capitolo. Okkey mi dispiace per avervi fatto aspettare ma ho avuto alcuni problemi con la scuola e mi scuso per tutti gli errori che ci sono.
Comunque secondo voi cosa ha impedito alla chimera di attaccare Claire?
Fatemi sapere cosa ne pensate commentando e votando.
-HelloMyDoll
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My Doll// Jason The Toymaker
FanfictionLui era lì in carne ed ossa, di fronte a me, in un secondo tutti i miei incubi avevano preso vita. I suoi occhi continuavano a fissarmi ed io ero totalmente persa in essi. Dopo interminabili minuti spezzò quel silenzio dominante. 《Vuoi essere la mia...