capitolo VI

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Il viaggio trascorse in totale silenzio, e dopo un'ora arrivammo nel cuore del bosco, dove era situata la casa di Jason.
La casa era alta due piani ed era circondata da alberi e fiori, ero cosi incantata da quella vista e non mi accorsi che Jason era sceso dall'auto e mi aveva aperto lo sportello della macchina. Il ragazzo mi tese una mano.
《Signorina》mi disse il rosso allargando uno dei suoi stupendi sorrisi, quelli caldi che mi spingevano a fidarmi di lui. Senza esitazione strinsi la sua mano, e in un secondo ero fuori dall'auto.
Lo seguii in silenzio fino ad arrivare sull'uscio della porta, che subito Jason aprì.
Non appena entrai dalla porta mi ritrovai nel salone, era abbastanza ampio, le pareti erano rosse, al centro della stanza vi erano due poltroncine nere poste ai lati di un divano bianco, difronte al divano era posto un tavolo basso in vetro. Dietro al divano si trovava un mobiletto bianco, lungo la metà della parete, sopra di esso vi era una grande finestra. E in fine sulla parete opposta alla finestra si trovava un camino e sopra c'era posto un televisore a schermo piatto.
Se il salone era così bello non osavo immaginare come fosse il resto della casa.
《Mia cara signorina, sarò lieto di farle fare il giro della mia umile dimora》
《Ne sarei lusingata》
In quel momento io e Jason scoppiammo a riedere, successivamente mi portò con se a spasso per la casa, tirandomi per la mano, che non mi aveva lasciato da quando eravamo fuori.
Mi mostrò la cucina, anch'essa era nei colori rosso, nero e bianco.
《Adesso ti mostro la tua camera》
Seguii Jason su per le scale, dove c'erano cinque stanze, ogni porta era di un colore differente.
《La porta rossa è la mia camera, quella gialla è lo studio, quella verde è il bagno e quella rosa è la tua stanza》
Jason mi accompagnò accanto alla porta rosa e lasciò la valigia.
《Jason...》
《Si?》
《E... la porta blu?》
Quando pronunciai quella frase lo sguardo di Jason si incupì, ecco questi erano i momenti in cui lui mi spaventava.
《È solo una stanza piena di cianfrusaglie, che si collega alla cantina》
mormorò Jason, alzando lo sguardo e puntando i suoi occhi nei mie.
《Evita di andarci》disse questa volta, con tono serio e decisamente più alto.
《Perchè?》 Cosa?! Ma che mi saltava in mente, da quando ero così curiosa?.
Jason si avvicinò di più a me e continuando a fissarmi mi disse.
《Come già ti ho detto ci sono molte cianfrusaglie, alcune di esse potrebbero essere pericolose...》
Il ragazzo si avvicino ancora di più, fino a sfiorare con le labbra il mio orecchio.
《... non vorrei che accidentalmente potessi farti male》
Quando mi sussurrò all'orecchio quelle parole, sentii che Jason stava sorridendo, non nel modo che mi tranquillizzava, ma bensì nel modo che mi terrorizzava.
Un brivido mi corse lungo la schiena, iniziavo seriamente a spaventarmi.
《Scusami ma adesso ho alcune cose da sbrigare》
Detto questo Jason sparì lungo le scale.
Ancora scossa da quelle parole aprii la porta rosa, ed entrai in quella che per una settimana sarebbe stata la mia camera.
Mi ricordava tanto la mia vecchia cameretta, quella in cui dormivo quando vivevo ancora con i miei genitori biologici, le pareti erano rosa, al centro della stanza c'era un letto a due piazze, ricoperto da un piumone sempre rosa. Sulla parete posta di fronte al letto si trovava un televisore a schermo piatto, mentre sulla parete alla sinistra del letto vi era una finestra abbastanza grande, ricoperta da tende bianche. Di fianco alla finestra c'era una scrivania in legno, dipinta di bianco e in fine sulla parete alla destra del letto si trovava un armadio, anch'esso come la scrivania, era di legno dipinto di bianco.
Iniziai a sistemare le mie cose, misi i vesiti nell'armadio, portai alcuni libri e li poggia sulla scrivania, quandi finii mi appoggia sul letto, e senza accorgermene scivolai in un sonno profondo.
Mi svegliai a causa di un rumore, il bussare della porta
《Avanti》
《Scusa, non sapevo che stavi dormendo》
Non appena Jason vide come ero conciata, capì subito che mi ero addormentata.
Arrosii velocemente, pensando che di sicuro il mio aspetto era terribile.
《No, non preoccuparti》
《Bhè, comunque sono passato per dirti che è pronta la cena》
《Okkey grazie, dammi solo qualche minuto》
Sentivo il bisogno di darmi una sistemata, anche se purtroppo Jason, mi aveva appeja vista in questa pessima condizione.
《Certo》
Il ragazzo mi sorrise ed uscì dalla mia stanza, mi diedi una rapida sistemata e scesi al piano di sotto.
La cena passò in totale silenzio, poi inaspetatamente Jason parlò.
《Domani ti farò vedere il mio lavoro》
《Va bene》
《Sarà meglio che tu vada a dormire》
《Si...》
Non sò il perchè ma quel ragazzo aveva uno strano controllo su di me, io ero tutt'altro che una ragazza docile, ma quando lui parlava, facevo tutto quello che mi diceva e non riuscivo neanche a controbattere.
Iniziai a credere che forse mi comportavo così a causa della stanchezza, dato che in queste ultime notti non ero riuscita a chiudere occhio, decisi Quindi di tornare in camera a dormire, e mentre ero a metà delle scale qualcosa mi fece girare, una voce.
《Claire...》
《Jason...》
Iniziai a guardare Jason, aveva uno sguardo strano, sembrava che volesse dirmi qualcosa di importante.
I minuti passavano e Jason non si decideva a parlare, da lì a poco avrei perso la pazienza.
《Buonanotte》
Finalmente si decise a proferire parola, anche se dentro di me sentivo una strana sensazione, e mi diceva che questo non era ciò che realmente Jason mi volesse dire.
Decisi di non dirgli niente, per non fargli pesare ancora di più il suo silenzio.
《Notte》risposi semplicemente.
Risalii le scale, entrai in camera mia e sprofondai sul letto, avvolgendomi nelle morbide coperte rosa, riaddormentandomi subito.

My Doll// Jason The ToymakerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora