XXVIII

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La testa mi faceva malissimo, talmente tanto da non riuscire ad aprire gli occhi, che tra l'altro sentivo pesanti, per di più a peggiorare la situazione c'era uno strano rumore simile ad un bip, così alla fine presi coraggio e cercai di aprire lentamente gli occhi.
Avevo la vista sfocata, solo dopo un pò di tempo e con molta fatica, misi a fuoco le immagini. Mi guardai in torno spaesata, realizzando di essere in una camera d'ospedale, ma il punto era che non ricordavo niente, non sapevo come c'ero finita lì e non riuscivo a ricordarlo, perchè avevo nella testa una specie di buco nero.
《Claire tesoro》la voce spezzata e preoccupata di mia madre mi riporto alla realtà. Si vedeva che non dormiva da giorni interi, aveva delle occhiaie spaventose.
《mamma》sussurrai.
Non appena mia madre realizzò che fosse tutto reale, che ero sveglia, corse ad abbracciarmi, mi strinse talmente forte, quasi come se non ci fosse un domani.
《Cos'è successo?》chiesi, non appena cu staccammo dall'abbraccio.
Lei mi guardò perplessa, era indecisa se raccontarmi o no l'accaduto.
《Mamma?》chiesi ancora. La guardai negli occhi cercando di spronarla a parlare, e fortunatamente cedette.
《Un mese fà sei andata ad una specie di campeggio, ti sei allontanata dal gruppo per cercare della legna e sei caduta in... in...》al solo ricordo mia madre scoppiò in lacrime, si era preoccupata davvero tanto, le strinsi forte la mano, per fale capire che adesso ero lì con lei e che stavo bene.
《Sei caduta in un burrone... dopo vari giorni di ricerche per fortuna i soccorsi ti trovarono... sei stata in coma per tre settimane》
《Tre settimane?》ripetei confusa.
《Si, ma non pensiamoci più, adesso sei qui stai bene ed è questo quello che conta》annui con la testa, ero troppo confusa per poter assimilare bene il tutto.
Sentii la maniglia della porta scattare e da lì entrò un uomo sulla quarantina, vestito con un camice.
《Ciao Claire, io sono il dottor Grays. Come ti senti?》
《Un pò confusa...》
《Ricordi qualcosa dell'accaduto?》
《In realtà no》
Già non ricordavo nulla, anche se mia madre mi aveva raccontato quelle cose la mia mente continuava a non ricordare.
《Non preoccuparti è normale, hai preso un brutto colpo alla testa, vedrai che con il tempo i ricordi torneranno》disse il dottor Grays con un sorriso rassicurante.
《Dottor Grays, quando potrò portare Claire a casa?》chiese mia madre.
《anche domani signora Morrison》
《Grazie dottore》.
Detto ciò il dottore andò via. Non vedevo l'ora di tornare a casa, e di poter dormire nel mio comodo letto.
《Claire e meglio se riposi》disse mia madre. Stranamente quella frase mi risuonò in testa quasi come un deja vù.
Ma decisi di non pensarci e di dormire.
Fortunatamente il tempò passò in fretta e finalmente tornai a casa.
《Claire ti preparo qualcosa da mangiare》disse mia madre scomparendo in cucina.
Io mi diressi sù nella mia camera, non appena entrai mi lancia sul letto come un sacco di patate. La sera arrivò presto e quella notte non riuscivo a dormire, mi giravo e rigiravo nel letto, cercando di ricordare qualcosa dell'accaduto.
Non sò perchè ma c'era qualcosa dentro di me che mi diceva che il racconto di mia madre non era finito lì, come se ci fosse un qualcosa in più che volesse essere ricordato ma che non riusciva a riaffiorare.
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Colpo di scena, ve lo aspettavate? Allora ditemi cosa ne pensate.
-HelloMyDolls

My Doll// Jason The ToymakerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora