I feel alive and the world / it's turning inside out - yeah / I'm floating around in ecstasy
Don't stop me now (Queen)Il rintocco delle campane della Madonna dell'Orto mi riscuote da un sonno tormentato e devastante. Sono nel mio letto e dietro di me è sdraiata Sofi, che sta ancora dormendo e tiene una mano appoggiata alla mia anca. Mi alzo piano per non svegliarla ed esco dalla camera.
In cucina trovo Emma seduta davanti al tavolo, le mani che tremano, il viso lungo e gli occhi contornati da occhiaie. Quando mi vede alza il volto e tenta di sorridere. «Sere, tesoro, sei sveglia. Come va?»
Non rispondo, ma getto un'occhiata al suo e al mio cellulare, che giacciono immobili in mezzo al tavolo. «Ha chiamato qualcuno?» chiedo con voce rauca.
Em scuote la testa. «Vuoi del succo?»
Annuisco, dato che il mio stomaco implora almeno una buona dose di zucchero. Prendo posto su una sedia e il piccolo Thomas mi balza subito in grembo, miagolando affranto. Gli accarezzo dolcemente la testolina mentre Em si siede di fronte a me, sorseggiando del caffè da un bicchiere.
«Pietro?» chiedo.
«È andato via stamattina presto, doveva incontrarsi con il relatore per la tesi» mi risponde Emma.
Annuisco. «Tu da quanto sei sveglia?» le chiedo poi, bevendo il succo a piccoli sorsi.
«Da ieri mattina» sussurra, alzando lo sguardo verso di me. «Ma no, non voglio dormire. Devo rimanere con te, per favore.»
Annuisco ancora e le stringo il polso con la mano libera. «Grazie» sussurro.
«Senti, Sere, mi dispiace infinitamente per ciò che sta succedendo. Tu... non te lo meritavi, proprio no. Ma sappi che in qualunque caso ci saremo sempre tutti per te. Non rimarrai sola. Non ti lasceremo mai sola» dice ad un tratto Emma.
Alzo il viso e le sorrido, sentendo che mi tremano le labbra. «Lo so» rispondo, tornando a guardare con occhi stanchi il cellulare.
Dopo pochi minuti suonano alla porta ed Emma si alza in piedi di scatto. Io sono così stanca che faccio fatica anche solo a seguirla con lo sguardo, così rimango seduta ad aspettare. Chi sarà mai alle sei del mattino?
La risposta arriva immediata quando dalla porta entra un ragazzo alto, biondo e muscoloso.«Raf!» esclamo, balzando in piedi e correndogli incontro. Non gli lascio nemmeno il tempo di poggiare il borsone che tiene in mano: l'ho già abbracciato e lo sto stritolando, mentre copiose lacrime tornano ancora una volta a inzupparmi il viso.
Lui non dice nulla e si limita a stringermi a sé con una forza che non gli ho mai sentito, mentre mi accarezza la testa con dolcezza.
«Dovresti essere a Pompei, adesso» mormoro, non appena riesco a trovare le parole. Non posso credere che sia qui, che sia tornato a Venezia solo per me. È davvero troppo anche per la nostra amicizia: vuol forse dire che Emir... che non tornerà? Per quale motivo Raf sarebbe qui altrimenti, se non perché teme che Emir sia... Serena, taci! Non lo sai se è morto. Smettila! - mi intimo da sola. Devo crederci, almeno finché la speranza non morirà.
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Se solo mi lasciassi entrare
Romance[COMPLETA] [Soltanto se #1] Serena si è appena laureata. Sveglia, intraprendente, vivace e solare, ama la vita come poche persone sono in grado di fare. Il fato però le ha scavato dentro tante cicatrici, rimarginate ma indelebili. Dopo l'ennesima sc...