Capitolo 20 -Stolen kisses.

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La pioggia aveva cessato e nonostante fossimo a giugno iniziava a fare un po' freddo, c'era un'arietta che tirava e mi faceva venire le pelle d'oca, indossavo solo un paio di jeans e un reggiseno di pizzo bianco.

Durante la strada io e Camila non avevamo fatto altro che ridere e scherzare. Saltavamo le pozzanghere nonostante lei avesse la caviglia dolorante, ci tenevamo per mano e ammiravamo la bellezza di quel posto tanto tranquillo. Percorremmo la strada tra uno sguardo e un sorriso, tra una risata a qualche bacio.

Camminavamo ormai da un'ora circa, il cielo iniziava a farsi scuro e le prime stelle iniziavano a brillare insieme alla luna:

"Camz, guarda la luna tra gli alberi."

Camila alzò la testa per poter guardare il punto da me indicatole:

"Wow, è bellissima."

"Guarda quante stelle."

"È bellissimo Lauren, davvero."

Le strinsi la mano:

"È sempre stato il tuo sogno passeggiare al chiaro di luna."

"Vero. Soprattutto con te."

"Ricordi le notti sulla spiaggia lì a Miami?"

"Oh si." Rise "Ricordi quando avevamo il volo per Orlando e dovevamo essere in aeroporto alle 6 del mattino e ci siamo addormentate sulla spiaggia?"

"Oddio si." Risi "abbiamo perso il volo e Dinah è venuta verso le 9.00 a cercarci a casa e ci ha trovato sulla spiaggia abbracciate."

"Isaac si è arrabbiato un casino quel giorno."

Annuii ridendo ancora.

"Sai una cosa?"

"Cosa?" La guardai sorridendo.

"I migliori ricordi sono quelli vissuti con te."

"Penso lo stesso."

Camminammo ancora, saranno state ormai le 21.30. Camminammo fino ad arrivare ad una specie di casetta:

"Camila guarda." Indicai la casa.

"Entriamo?"

"Speriamo non ci sia nessuno."

"Andiamo dai."

"No aspetta" la baciai "aspetta qui, vado a vedere."

Le lasciai la mano ma lei mi tirò a se:

"Mettiti la maglietta. Non voglio che qualcuno ti veda così."

"Non hai freddo?"

"No" si sfilò la maglietta "tranquilla."

Mi infilai la maglietta e diedi un'occhiata in torno:

"Se restassimo qui per sta notte?"

"Sei pazza? Se dovesse venire qualcuno?"

"Sta fuori."

"Lauren."

"Camila." Feci una vocina strana.

"Jauregui."

"Cabello!" Risi.

"Camren."

"Che?" La guardai divertita.

"Ho detto Carmen."

"E chi è?"

"Una mia vecchia amica."

Risi ancora coprendomi la faccia:

"Jaurello."

"Che cazzo è?" Rise come una bambina.

Just Hold On. ||CAMREN.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora