[due settimane dopo]
POVS SARA :
Passarono due settimane, io non provavo più nessun tipo di emozione, sussulto, sentimento, battito irregolare cardiaco, niente.
I miei mi portarono in diversi dottori esperti nel campo e tutti dicevano soltanto una frase :
"Signori...la ragazza... soffre di apatia cronica..."Wow, allora era proprio vero, mi ero ridotta proprio male.
Le mie giornate erano tutte uguali.
Sveglia alle nove, colazione, poi pranzo, cena e dormire, e poi di nuovo, e di nuovo, e di nuovo ancora.
Non andavo più a scuola.
I miei mi avevano preso un professore privato perché avevano paura che se fossi uscita di casa in mezzo alla gente, questa mi avrebbe giudicato.Io odiavo le routine.
Ed era credo la cosa che mi lacerava maggiormente dentro.
Oltre beh, l'assenza di Thomas, oltre la rabbia, oltre la mancanza dei miei amici, oltre la mancanza di mia sorella.In quelle due settimane, non l'avevo ancora andata a trovare.
Ma non perché non volessi io, ma i miei genitori temevano che vederla con tutti quei tubi che la perforavano, potessi stare peggio.
E allora voi direte "ma allora cosa facevi?".
La risposta è "nulla".
Non facevo proprio nulla.
Stavo giornate e giornate chiusa nella mia stanza a suonare al pianoforte Chopin, Beethoven, Bach, i miei tre musicisti preferiti.
Il pomeriggio mia mamma mi portava in sala registrazione a lavorare al mio CD.
Avevo molti amici famosi ormai.
E mia mamma mi fece conoscere anche un ragazzo che conoscevo fin da quando ero piccola, ma che non avevo mai avuto l'occasione di parlarci.Lucas.
"Sara, devi andare a casa di Lucas" disse mia madre portandomi alla realtà.
"Okay" risposi fredda e mi alzai dal mio letto per dirigermi verso l'ingresso di casa.
Aprì la porta e vidi che sopra al tappetino dell'ingresso di casa c'era una busta bianca.
Mi abbassai per prenderla e vidi che era stata mandata da Roma, Studio 5 Cinecittà.No... non poteva essere.
Guardai meglio ed era indirizzata proprio a me.
Mi chiusi la porta dietro le spalle e mi sedetti sui gradini della verandina e aprì la busta e iniziai a leggere."Sara,
probabilmente saranno passate 2 settimane quando starai leggendo questa lettera, ma in realtà io l'ho scritta proprio la sera in cui tu te ne sei andata via.
Sarà banale dirti chi sono perché penso avrai capito chi sono.
Thomas.
Ma aspetta, prima di accattorciarla voglio che legga tutto quanto!.
Ti prego Sara.
Mi manchi da impazzire.
Penso di essere diventato pazzo, no, anzi, io sono diventato pazzo senza di te.
Fra poco inizia la prima puntata del serale.
Io sono entrato sai? E sai cosa ho cantato alla prova di ammissione? Ho cantato 'Giocala' di Vasco Rossi.
So che è la tua canzone preferita.
E mi ricordavi un po' in quella canzone.
Scusami Sara, per come mi sono comportato con te, per cosa ho ti ho fatto, so che ormai sarà impossibile vederci, perché ormai adesso tu hai la tua vita... forse già con qualcun'altro che ha preso il mio posto... e io adesso ho la mia vita... ma da solo, e credo sarà così per sempre se tu non vorrai stare con me. Perché Sara tu sei sempre nel mio cuore, nella mia testa, fra i miei pensieri.
Non faccio altro che parlare di te.
Ormai Mike e Riccardo nemmeno mi sopportano, ma cosa ci posso fare se mi sono innamorato perso di te.
Cosa posso farci se sei la ragazza perfetta che mi ha fatto vivere con più leggerezza.
Sara ti prego, qualunque cosa succeda, tu non mi dimenticare mai.
Anche se non farò più parte della tua felicità, tu non mi dimenticare.
Anche se la notte sarà qualcun'altro a baciarti, stringerti, toccarti, tu non mi dimenticare.
Anche se non ci sarò più fra i miei pensieri, non mi dimenticare.
Perché lo so che ho fatto un disastro, ma io ti amo, e farei di tutto pur di farmi perdonare, e se potessi tornare indietro e rimanere con te quella sera in hotel, giuro che lo farei!.
Ti amo Sara.
Buona fortuna per tutto quello che ti accadrà in questa vita.
Ti auguro tutta la felicità possibile di questo mondo.
Ti auguro di trovare una persona che possa darti più di quanto ti ho dato io.
E se piangerai mia Sara, ricordati almeno un po' di me.
Anche se mi odi.
Anche se non puoi perdonarmi.
Ti prego, vorrei un posto in disparte nella tua testa.
Ti prego Sara.
Perdonami.
Ti amo, e ti amerò per sempre.
Tuo, Thomas."Avevo le lacrime agli occhi per tutto il tempo che lessi la lettera.
Non potevo crederci.
Forse avevo fatto la cazzata più grande della mia vita.
Forse dovevo chiedergli meglio spiegazioni.
I sensi di colpa iniziavano a far gara nella mia testa e nel mio stomaco.
Mi alzai tremante dalla scalinata con la lettera fra le mani che tenevo stretta a me.
"Signorina si sente bene? È pallida!" disse Dylan avvicinandosi a me per guardarmi meglio.
"Si... sto bene, portami da Lucas..." risposi io cercando di sembrare la ragazza più sana della Terra.Salì in macchina e migliaia di nodi alla gola si crearono.
I miei occhi si lucidarono ma mi morsi il labbro per impedire che le lacrime vincessero.
Arrivammo dopo un po' di minuti a casa di Lucas e piegai subito la lettera mettendomela in tasca.Arrivai al grande cancello con dietro la sua villa e suonai il campanello.
Subito dopo entrai e Lucas sorridente venne verso di me abbracciandomi.
"Ei Sara, come stai?" mi chiese sorridente.
"Tutto bene grazie, mia mamma mi ha detto che devi darmi una notizia stupenda" risposi facendo le virgolette sull'ultima parola.
"Oh si! Vieni con me!" disse lui euforico e mi portò sul retro della villa.
Ci sedemmo sulle sedie che davano su un piccolo laghetto.
"Preparati! Mia mamma, vuole che creiamo un duo insieme e che lanciamo insieme il nostro disco!" disse lui contentissimo.
Io sbiancai più di prima.
"Che? C...come? Aspetta spiegati meglio!" risposi io lentamente.
"Dato che tu sei ancora poco conosciuta e io diciamo che ho qualche anno più di te di carriera, mia mamma ha deciso che non sarebbe una brutta idea se il tuo disco fosse, diciamo, fuso, insieme al mio in modo che le persone ti conoscano e tu possa fare successo!" disse Lucas sorridente.
"Un disco... insieme? Io e te? Quindi intendi anche insieme possibili instore tour, concerti, live eccetera eccetera?" chiesi io titubante.
Lui annuì sorridente.
"Allora? Che ne pensi? Sarebbe anche un modo per conoscerci meglio e..." disse per poi fermarsi e prendendomi la mano accarezzandomela.
"E...ecco, sai benissimo che è sempre stato il mio sogno essere famosa e conosciuta da molti..." risposi ma fui bloccata da lui.
"Perfetto allora confermo tutto quanto!" disse lui prendendo il suo telefono e iniziando a digitare diversi numeri.Ma dopotutto, cosa potevo fare?.
Io dovevo continuare per la mia strada e Thomas per la sua...
Dopotutto non esisteva soltanto Thomas nel mondo...
Ma si dai... dovevo andare avanti... in un modo o nell'altro..."Il disco deve essere pronto entro Maggio, abbiamo 1 mese di tempo e poi da Giugno inizieremo con gli instore!" disse Lucas venendo verso di me sorridente mentre si metteva il telefono in tasca.
"Benissimo. Non vedo l'ora!" risposi dopo un'attimo di silenzio sorridendo.SPAZIO AUTRICE :
E daai su, state calmi che prima o poi (forse😈) si sistemerà tutto 😌😏.
Vi è piaciuto il capitolo?
Fatemelo sapereeeee commentandoooo.
E niente.
Ciau.
-Clelia💜
STAI LEGGENDO
Just you. ||Thomas Bocchimpani|| #Wattys2017
Fanfic"E scusa se ti ho deluso un po'..."