Capitolo 29

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La mattinata passò in fretta.
Dovo ammettere che Lucas era stato davvero carino con me.

Non potevo dire la stessa cosa di me dato che lo stavo prendendo solo im giro.
Ma non avevo altra scelta...
Stavo così male per lui.
Mi faceva sentire davvero una principessa accanto a lui.
Ma in realtà mi sentivo la strega cattiva.

Mi è stato accanto per tutta la mattina e mi accompagnò anche a prendere mio fratello all'ospedale dato che l'avevano dimesso.
"Allora campione, cosa vuoi fare adesso?" gli chiesi mentre camminavamo verso casa.
"Voglio solo buttarmi nel mio letto" rispose lui ridacchiando.
"Ogni desiderio è un ordine" disse Lucas cercando di far ridere Mark.

A Mark non era mai piaciuto Lucas, lo odiava a morte.
Ma Lucas ce la metteva tutta per farsi piacere da mio fratello.
Alcune volte, nella notte, Mark mi chiamava e diceva che preferiva mille volte Thomas a Lucas.
Io non potevo fare altro che cercare di farlo ragione e fargli capire che ormai Thomas aveva la sua vita e doveva accettarlo.

E un po' cercavo anche di capirlo anche io...

Rientrammo in casa e subito Mark lasciò la mia mano per poi fiondarsi nella sua stanza.
A me scappò un sorriso dolce.
"Sei così bella quando ridi" disse Lucas sorridendo anche lui e avvicinandosi al mio viso per baciarmi.

Ad ogni suo bacio, il mio cuore sentivo che marciva sempre più.

"Cosa?!" urlò Mark venendo verso di noi e subito io e Lucas ci staccammo.
"Che succede?" gli chiesi.
"E quel bacio cosa significa?" chiese lui infastidito.

Ah giusto... ancora nessuno lo sapeva della mia famiglia della dichiarazione di Lucas.

"M...Mark, aspettiamo mamma e papà dai, così vi spiegheremo tutto quanto" risposi io sorridendo nervosamente.
"Io non voglio sentire niente, ho capito già tutto. E Thomas ovviamente lo butti nel cesso?!" urlò lui con le lacrime agli occhi.
Io rimasi scioccata dalla sua affermazione.
"Mark! Non parlare così a tua sorella" lo sgridò Lucas.
"N...no no... va tutto bene... ancora non è riuscito a farsene una ragione..." risposi io a bassa voce.

E veramente nemmeno io ne ero riuscita a capacitarmene.

Mark mi fulminò con lo sguardo e andò nella sua stanza sbattendo con violenza la porta.
Io sbuffai e andai nel salotto a buttarmi sul divano.
Lucas si sedette accanto a me sospirando.
"Devi scusarlo... non capisco cosa gli sia preso... insomma... Thomas mai è entrato in casa mia quindi non capisco cosa gli prenda... non lo conosce nemmeno bene" dissi io alzando gli occhi verso il soffitto.
"Non importa, va tutto bene" mi rispose Lucas prendendomi la mano.
Io sorrisi debolmente.

Subito dopo bussarono alla porta e io andai ad aprire.
"Mamma, papà!" dissi io contenta.
"Mark come sta?!" mi chiese subito mia mamma preoccupata dato che gli avevo raccontato cosa gli era successo solo al telefono.
"Sta benissimo adesso, è nella sua camera" risposi io sorridendogli per tranquillizzarla.
"Oh salve" disse Lucas raggiante e venendo verso i miei genitori.
"Lucas! Che gioia vederti!" rispose mia mamma facendogli un sorrisone e dandogli due baci sulle guance per poi andare in cucina.
"Ciao ragazzo" disse poi mio padre sorridendogli e andando in salotto.
Io chiusi la porta di ingresso e misi di lato le loro valigie da viaggio.
"Andiamo?" mi chiese Lucas indicandomi il salotto capendo benissimo le sue intenzioni.

Avrei preferito evitare a tutti i costi quel momento, proprio come il momento in cui mi fece la dichiarazione per essere la sua ragazza.
I sensi di colpa mi divoravano come demoni impossessati.
E stavo male.
Eccome se stavo male.
Era come avere un coltello conficcato nelle ossa e non poter riuscire a toglierlo.

Sentivo i miei occhi lucidarsi e sbattei le palpebre ripetutamente per rimandare giù le mie lacrime.
"D...dammi solo un minuto" dissi io sorridendogli debolmente e salendo immediatamente di sopra nella mia stanza.
Mi chiusi poi nel mio bagno e scoppiai a piangere silenziosamente.

Non potevo crederci.
Stava davvero succedendo.
Stavo per iniziare qualcosa che non avevo mai desiderato nella mia vita.
Allora è proprio così che ci si sente quando non vorresti fare una cosa, ma ti obbligano a tutti i costi di farla.
Ci si sentiva male.
Ma davvero male.

Mi sciacquai il viso ripetutamente e poi scesi lentamente le scale pregando il cielo di far succedere qualcosa pur di far saltare quell'orribile momento che stavo per vivere.

Non appena Lucas mi vide mi sorrise e mi prese per mano.
Poi mi guardò negli occhi e io gli annuì.
"Mamma... papá... potreste venire in salotto?" chiesi io ad alta voce.
"Ma certo cara!" rispose tutta pimpante mia madre.
"Vai a raggiungerli io intanto vado da Mark..." dissi a Lucas.
"Okay, vi aspettiamo" rispose lui per poi darmi un bacio a stampo sulle labbra.

Io sospirai pesantemente e poi mi avviai verso la camera di Mark che era chiusa, così bussai.
Nessuna risposta.
"Mark... devo parlarti" dissi io.
Lui non disse nulla e spalancò la porta.
Mi ritrovai mio fratello con uno sguardo fulmineo.
"Cosa vuoi?"chiese seccato.
"Ti stanno aspettando tutti in salotto... vieni dai" risposi cercando di sembrare calma e tranquilla.
"E per cosa? Per dire a mamma e papà che stai insieme ufficialmente con quel cretino, quando invece Thomas ti faceva stare al settimo cielo?" mi chiese lui irritato.
"Mark ma che ti prende? Non lo conoscevi nemmeno bene a Thomas, perché lo difendi così e poi Lucas è un tipo davvero carino, vedrai che ti piacerà se gli dai una possibilità" risposi io abbassandomi alla sua altezza sorridendogli.

In realtà cercavo solo di autoconvincermi che Lucas fosse meglio di Thomas.

"Sara... ti vedevo com'eri felice e sorridente quando nominavano il suo nome, vedevo anche i tuoi sorrisi nascosti quando guardavamo il serale insieme e lui portava il punto alla sua squadra, ti sentivo ridere in quelle nottate in bianco in cui eri chiusa nella tua stanza a parlare con lui al telefono. Avevi più voglia di uscire perché sapevi che lo avresti incontrato da qualche parte. Con lui eri tutta un'altra persona!" affermò lui serio e deciso.

Cazzo... aveva perfettamente ragione.

Sentivo piano piano che le lacrime salivano nei miei occhi e le cacciai dentro sbattendo velocemente le palpebre.
"Dai, andiamo in salotto" risposi io cercando di schiarire la voce che iniziava a tremare.
Mark non disse nulla.
Sbuffò e andò verso il salotto con me che gli camminavo dietro.

Poi si sedette in mezzo a mia madre e mio padre e io e Lucas eravamo in piedi di fronte a loro.

Mia madre era così felice e sorridente come mio padre... come potevo ritirarmi adesso? Gli avrei soltanto delusi profondamente.
Erano così felici...
E io ero così triste.

"Signori... io e Sara dobbiamo annunciarvi una cosa" disse poi Lucas facendomi ritornare alla realtà.

Vedevo negli occhi dei miei genitori la felicità che gli sprizzava da tutti i pori.
Ma perché erano così felici per me?.
Perché non lo potevano essere nemmeno quando stavo con Thomas?.

"Ci siamo fidanzati!" affermò poi facendomi sussultare prendendomi la mano.
"Oh quale gioia!" disse Mark ironico e imitando una voce femminile.
"Mark!" lo sgridò mia mamma fulminandolo con lo sguardo per poi subito trasformarsi in uno felice non appena ci guardò a me e a Lucas mano nella mano.
"Tesoro sono così felice!" aggiunse poi abbracciandomi forte.
"Bravo ragazzo!" disse poi mio padre alzandosi dal divano e stringendogli la mano.

Io non dicevo nulla.

Ormai il danno era fatto.
C'ero completamente dentro, e non potevo più uscirne...

Just you. ||Thomas Bocchimpani|| #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora