Capitolo 33

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Ci staccammo lentamente.
"Thomas... io non voglio tornare a casa..." dissi poi abbassando lo sguardo.
"Sara dobbiamo!" rispose lui alzandomi il viso con le sue candide mani.
"Thomas sarebbe rinchiudere un uccello in gabbia!" dissi io sbuffando.
"Sara lo capisci che passeremo guai seri se non torniamo subito a casa!" rispose lui alzando il tono di voce.
"Thom tu non sai cosa ho passato rinchiusa in casa a fare ciò che dicono i miei genitori. Sono capaci di tutto e tu ed io, noi, lo sappiamo bene!" dissi io mettendomi in pari col suo tono vocale.
"Sara lo capisci che non abbiamo altra scelta!" stavolta urlò.
Io non dissi niente.
Avevo le lacrime agli occhi.

Io capivo bene la situazione.
Ma diamine doveva mettersi pure nei miei panni!.

Salì al piano di sopra e scoppiai a piangere così mi chiusi nella stanza da letto.
Dopo una decina di minuti bussò alla porta.
"Sara... ti prego apri" disse in tono calmo ma esasperato.
Io non rispondevo.
Singhiozzavo come una bambina a cui avevano rubato le caramelle.
"Sara dai!" disse ancora bussando ripetutamente alla porta.

Io sbuffai e aprì con una mano, mentre con l'altra mi asciugavo le lacrime.
"Sara non voglio e non posso vederti così! Ti prego cerca di capire..." disse Thomas sospirando.
"Thom... io non sono nessuno per dirti cosa fare... hai ragione, finirai nei guai con me... quindi... ritorna tu a casa dai tuoi... io andrò da qualche altra parte" risposi fra un singhiozzo e un altro.
"Sara ma sei impazzita? Allora mettiamola così, o torniamo tutti e due altrimenti niente! Non ti perdo un'altra volta!" disse Thomas alzando il tono di voce.

Io mi sentivo talmente piccola in confronto a lui.
Mi sentivo un cucciolo smarrito e spaventato.

"Thom... ma sei sicuro che... insomma... tu rischi molto?" gli chiesi mentre mi stringevo nel suo petto.
"In teoria si Sara..." rispose lui accarezzandomi la schiena.
"Però mentre eri quassù, mi sono documentato meglio e potrebbe succedere solo se vengo accusato di sequestro di persona dato che sono io il maggiorenne" disse lui guardandomi fisso negli occhi.
"Ma comunque Sara... dobbiamo tornare a casa il più presto, questo non ci salva per niente" aggiunse serio.
"Thomas... per adesso voglio solo stare con te e godermi tutti i momemti in cui non sono riuscita a stare con te" risposi io sospirando.
"E lo voglio anche io, sta tranquilla" rispose lui avvicinandosi al mio viso per poi darmi un bacio casto sulle labbra.

Impazzivo a quel contatto.

"Cosa vuoi mangiare a pranzo?" gli chiesi poi staccandomi leggermente dalle sue labbra sorridendo.
"Voglio mangiarti di baci" rispose lui ridacchiando e iniziando a mordicchiarmi senza farmi male il collo ma proovcandomi risatine di solletico.
"Ei cannibale" dissi io ridendo.
"Zitta che sei troppo buona da mangiare" rispose lui ridacchiando e continuando a mordicchiarmi il collo per poi salire nelle labbra.
Poi scoppiammo a ridere tutti e due contemporaneamente.
"Sará meglio che prepari qualcosa prima che mi divori" dissi poi mentre mi staccavo e andavo verso le scale per andare in cucina.
"Io sono in veranda" rispose Thomas poi andando verso la porta.
"Va bene" dissi io mentre uscivo fuori le pentole.

Dopo 10 minuti uscì fuori qualcosa del genere a una pasta alla carbonara.
"Thom, è pronto!" urlai io.
Subito entrò annusando l'aria.
"Che buono! Che hai fatto?" rispose lui sorpreso.
"Pasta alla carbonara" dissi io avvicinandogli il piatto sul tavolo.
Lui subito si sedette e iniziammo a mangiare.
"Com'è?" gli chiesi.
"Buonissima, ma io preferisco i tuoi baci" rispose lui soddisfatto della sua risposta alla quale a me scappò una risata.

Dopo aver finito, sparecchiai e lavai i piatti.
"Sara! Vieni qui!" disse Thomas dal salotto.
Subito mi piombai e vidi alla televisione un'edizione speciale rivolta a me e a Thomas.

Thomas alzò il volume della televisione.

Era un servizio di me con tutte le mie foto di quando ero piccola fino a quelle recenti e la stessa cosa era di Thomas.

"Ancora nessuna traccia dei due cantanti emergenti scomparsi da ieri sera. Ancora i genitori non hanno esporto denuncia dato che, come cita la legge, devono passare 24 ore per poter fare la denuncia di scomparsa.
Intanto girano parecchie voci nel mondo della musica. Alcuni dicono che il cantante Thomas Bocchimpani abbia rapito, e quindi sequestrato, la giovane cantante Sara Neri, altri dicono che sia stata solo una dolce fuga d'amore. Ma invece il cantante Lucas Rossi accusa pesantemente il giovane cantante di aver sequestrato e rapito la sua ragazza Sara Neri. Sará vero ciò che afferma il famoso cantante? Le famiglie di tutti e due i cantanti sono distrutte e stanno facendo di tutto per ritrovare i loro amati figli. Per oggi questa edizione speciale del telegiornale termina qui. Ci vediamo stanotte per il continuo" disse la voce del giornalista per poi mandare la pubblicità.

"Non posso crederci! Lo sapevo che quel Lucas ci avrebbe messo i bastoni tra le ruote!" disse Thomas innervosendosi.
"Thom calmati, i poliziotti credono solo a ciò che vedono, non lo ascolteranno mai se non ha uno straccio di prova! E se succedere ci sarò io a testimoniare che tu non mi abbia rapito! Okay?" risposi io fissandolo negli occhi.
"Sara... ti sto mandando in un mare di guai!" disse lui mettendosi le mani di fronte al viso.
"No non è vero! Ma che dici!" risposi io sorridendogli dolcemente per poi avvicinarmi al suo viso e baciandolo dolcemente.
"Sara, Dio quanto ti amo" disse lui fra un bacio e un altro.
Io sorrisi a quella sua frase.
"Anch'io ti amo" risposi continuando a baciarci.

Poi mi prese in braccio e io attorcigliai le mie gambe al suo bacino mentre mi portava al piano di sopra verso la nostra stanza da letto.
Una volta arrivati mi fece distendere sul letto con lui sopra di me che si reggeva con le braccia sul materasso mentre continuava a baciarmi.

Piano piano gli slacciai la camicia che aveva per poi buttarla chissà in che parte della stanza.
Mi tolse in un'attimo la maglietta buttandola a terra.
Scese verso il mio collo lasciando poi il suo segno.
"Ti amo" disse con la voce roca e il respiro pesante.
In un tempo fulmineo tutti e due ci ritrovammo in intimo.
Poi capovolsi i ruoli.
Mi ritrovai sopra di lui con il suo amico laggiù che pulsava.
E questa sensazione mi provocò una risatina.
"Non hai mai fatto eccitare un ragazzo?" mi chiese lui ridacchiando e continuando a baciarmi.
Io negai con la testa mentre continuavo a ridere.
Mi abbassai lentamente verso il suo membro ormai in bella vista nonostante fosse coperto dai suoi boxer.
Glieli sfilai in un'attimo e li buttai subito a terra.
Piano piano infilai il suo membro nella mia bocca e iniziai ad andare su e giù lentamente per poi normalizzare la velocità.
Sentivo il suo corpo che si contorceva dal piacere e il suo respiro sempre più pesante.

Dopo un po' mi prese e mi mise sotto di lui.
Mi allargò lentamente le gambe ed entrò dentro di me dolcemente provocandomi dei sonori respiri pesanti.
Iniziò a spingere lentamente per poi velocizzare il movimento.
"S-Sara!" disse per poi dare un'ultima spinta veloce e subito dopo venire insieme a me.
Si distese accanto a me con il respiro ancora veloce.
"Ti amo" dissi io avvicinandomi alle sue labbra lasciando un bacio a stampo.
"Sei solo mia" rispose lui sorridendo e cercando un altro bacio.

SPAZIO AUTRICE :
Non potete capire quanto è stato terribile scrivere la parte "😏😏😏" perché non ci sono abituata per niente lol😂.
Comunque, vi è piaciuto il capitolo?.
Fatemelo sapereeeee.
E nienteee.
Ve saluto e ve ringrazio.
Ciau.
-Clelia💜

Just you. ||Thomas Bocchimpani|| #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora