*vi consiglio di ascoltare la canzone mentre leggete questo capitolo, fa parte della lunga lista delle canzoni che amo in assoluto♡*
------------------------------------------------------"A...adesso, devo andare... a domani sera" dissi io abbassando lo sguardo.
"Ti aspetterò" rispose lui sorridente mentre mi alzava il viso con la sua dolce mano.
Gli sorrisi malinconicamente e poi andai via.Rientrai in casa con le lacrime agli occhi.
Avevo tantissima voglia di piangere.Ero arrabbiata.
Con me stessa.
Perché ero stata talmente idiota nei suoi confronti.
Ero stata proprio io ad allontanarlo, e proprio io adesso non volevo altro che lui.Ero stata proprio una stupida.
Se potevo clonarmi e prendermi a schiaffi giuro l'avrei fatto.Mi chiusi nella mia stanza e iniziai il solito calvario di lacrime e singhiozzi bloccati.
Poi bussarono alla porta.
"Sara... stai bene?" mi chiese mio fratello Mark.
"S...si si, sto bene, torna pure nella tua stanza" risposi io cercando di sopprimere i singhiozzi e di nascondere la mia voce tremante dal pianto.
"Okay..." disse lui poco convinto, ma sentì ugualmente i suoi passi che si allontanavano dalla porta.Mi buttai sul letto a pancia in su e feci partire dal mio telefono la canzone 'Vivere' di Vasco Rossi.
Quella canzone, rappresentava perfettamente il mio stato d'animo in quel momento.Ora c'erano soltanto delle domande nella mia testa.
Come avrei detto a Lucas che non ci sarei stata domani sera?.
E cosa avrei detto a mia madre?.Dovevo pensare a qualcosa.
Io dovevo vedere Thomas a tutti i costi.
Dovevo vederlo.
Ne avevo bisogno.
Proprio come le droghe una volta presa la dipendenza.Era circa mezzogiorno, così dopo aver pranzato con Mark, andai alla sede della compagnia con cui lavoravo insieme a Lucas, per registrare la cover che avrei messo nel disco.
Avevo deciso che avrei cantato 'Today' di L'aura.
Adoravo alla follia quella canzone.
E anche se era abbastanza vecchia quella canzone, a me sempre era piaciuta.
Quel testo sembrava che L'aura l'aveva dedicato proprio a me.
Perché mi rivedevo in tutto.Arrivai nella sede verso le 3 e mezza.
"Oh ciao Sara, sei qui per la cover del disco?" mi chiese Paul, il mio manager "Esatto" risposi contenta.
"Bene, allora vai dentro la cabina per registrare" mi invitò lui sorridente.
Io annuì e dopo essermi chiusa, misi le cuffie alle orecchie.
Tirai un lungo respiro e poi feci segno a Paul e ai suoi uomini per far partire la base.
E così fu.
Iniziai a cantare."Today get your cinnamon and pray
Today get your cinnamon and pray for the beauty
Of our land and for the secrets, for the moments
That we use to shareLeather, covers, broken glasses, playing music and the
rain, airplanes, morbid phrases turning into dust...Spinning around, swimming, jumping
in a world of sounds... you are always in my favourite dreams,
lovely tender and proud
you may be...Running around searching, looking for something
to find while I'm still here waiting for you,
do you see me at all my sweet sweet sweet love?Today there is nothing left to say
Today there is nothing left to sayWe all know that
just a word can break as into pieces
so as we cannot forgetLeather, covers, broken glasses, playing music and the
Rain, airplanes, morbid phrases turning into dust...
Spinning around, swimming, jumping
in a world of sounds...you are always in my favourite dreams,
lovely tender and proud
You may be...
Running around searching, looking for something
to find while I'm still here waiting for you,
do you see me at all my sweet love?Black and white photographs, dirty clothes, two guitars
dirty clothes, two guitars...Spinning around, swimming, jumping
In a world of sounds...you are always in my favourite
dreams, lovely tender and proud
You may be...
Running around searching, looking for something to find
while I'm still here waiting for you...
Do you see me at all my sweet sweet sweet love?".Non appena finì di cantare guardai Paul e gli altri rimasti a bocca aperta dalla mia voce.
Poi mi tolsi le cuffie e uscì dalla cabina.
"Sei stata... perfetta!" disse Paul sorridente.
Io sorrisi innocentemente.
"Posso risentirla?" chiesi poi.
"Ma certo!" rispose lui contentissimo.
Mi sedetti sulla poltrona girevole davanti al computer e fecero partire la mia registrazione.Chiusi gli occhi per concentrarmi meglio.
E mi venne la pelle d'oca.Non appena finì riaprì gli occhi che erano lucidi.
"Ooh che cuccciola che sei, ti sei commossa" disse Paul sorridendo dolcemente.
Io sorrisi.
"Vieni qui" aggiunse poi allargando le sue braccia, io mi ci avvicinai e mi strinse forte forte.
"Grazie Paul, per tutto" dissi poi staccandomi da lui.
Lui sorrise e annuì.Poi salutai tutti quanti e uscì dalla sede per ritornare a casa.
Mi sentivo più leggera.
Avete presente quella sorta di leggerezza che avete in Chiesa dopo che vi hanno confessati? Ecco, esattamente quella.
Mi sentivo proprio leggera e spensierata.
Beh... non del tutto... mi sentivo ugualmente un'uccellino chiuso in gabbia.
Volevo tanto aprire quella gabbia e scappare via.Ritornai a casa verso le 8 di sera.
"Mark, cosa vuoi mangiare per cena?" chiesi mentre posavo le chiavi di casa sul tavolino dell'ingresso.
"Mark?" lo chiamai ancora.
Nessuna risposta.
Pensai che avesse le cuffie alle orecchie per questo non mi sentiva.
Andai allora nella sua stanza, che era chiusa.
"Mark?" lo chiamai bussando alla porta.
Ma niente, nessuna risposta.
Seccata, spalancai la porta.
"Insomma Mark rispondimi quando ti chiam..." sbottai arrabbiati ma rimasi scioccata da ciò che vidi.Mio fratello era disteso a terra che respirava a fatica.
"Oh cazzo Mark!" urlai io impanicata.
Mi avvicinai a lui e posai leggermente la mia mano sul suo naso.
Non respirava.
Aveva gli occhi chiusi con forza e la bocca aperta che cercava disperatamente ossigeno.
Presa di panico chiamai subito l'ambulanza.Grazie al cielo arrivarono dopo pochissimi minuti e io salì con loro.
Pee tutto il tempo di strada non gli mollai nemmeno per un secondo la presa alla sua mano.
Solo quando lo fecero entrare in terapia intensiva, dovetti staccarmi da lui.
Avevo gli occhi pieni di lacrime.Tirai poi fuori il mio telefono e chiamai Thomas cercando di raccontargli ciò che era succeso fra un singhiozzo e un altro.
Subito si precipitò in ospedale e non appena mi vide mi abbracciò forte.
"Grazie per essere venuto" dissi io mentre ero avvolta dalle sue braccia.
"Ma scherzi? Non ti avrei mai lasciata sola in un momento come questo!" rispose lui serio mentre mi stringeva forte.
Poi ci staccamo lentamente e io gli sorrisi dolcemente.
Poi mi sedetti nella poltrona della sala d'aspetto e Thomas si sedette accanto a me mentre mi teneva la mano.
Poi uscì il dottore sospirando.
Io subito scattai all'inpiedi e Thomas mi segui.
"C'è qualche parente del ragazzino?" chiese.
"Si, sono la sorella" risposi io.
"Allora, il raagazzino ha avuto un polmone ostruito, ma non abbiamo ancora capito da cosa" disse il dottore.
Io sbarrai gli occhi.
"E... e adesso come sta?" chiesi io tremante.
"Adesso sta bene, siamo riusciti a ripulirlo per bene, meno male che l'ha preso in tempo, bastava qualche minuto in più e non ce l'avrebbe fatta" rispose il dottore.
Io tirai un lunghissimo respiro di sollievo.
"Oddio, grazie dottore! Posso vederlo?" gli chiesi subito dopo.
"Certo ma uno alla volta però" disse il dottore dando un'occhiata a Thomas.
"Oh no io sono solo di sotegno morale" rispose Thomas ridacchiando.
Io sorrisi e poi il dottore si allontanò.
Poi mi girai verso Thomas.
"Sarai ancora qua quando uscirò da quella stanza?" gli chiesi indicando la stanza dove stava Mark.
Lui annuì.
Io gli sorrisi e poi entrai nella stanza dove vidi mio fratello con una flebo sul braccio che guardava il paesaggio dalla finestra.SPAZIO AUTRICE :
mlmlmlml ei bella gente😈.
vi è piaciuto questo "lungo" capitolo? fatemelo sapere miraccomando eh.
vi voglio taaantissimo bene e ringraziatemi dato che li ho fatti di nuovo incontrare (ma non stanno insieme se qualcuno si fosse fatto idee sbagliate😈😈😈).
E niente.
Ciau.
-Clelia💜
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Just you. ||Thomas Bocchimpani|| #Wattys2017
Fanfic"E scusa se ti ho deluso un po'..."