cap 2

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Sono sdraiata sul nuovo letto, osservo il soffitto bianco, persa tra i miei pensieri. La mia vita è cambiata parecchio, e sta continuando a cambiare con una velocità assurda. Non avrei mai pensato che sarebbe stato questo il mio futuro, l'anno scorso procedeva come sempre tutto nella normalità. Ed io non sono mai stata una che ha azzardato con i cambiamenti, anzi al contrario mi definirei una vera e propria abitudinaria.

<< Domani sarà il gran giorno ,inizierò a lavorare. >> Annuncia mia madre, piombando nella mia stanza, mi alzo sui gomiti per vedere bene la sua espressione. I suoi occhi sono entusiasmati, so bene quanto ci tenga a questo lavoro. Vuole rendersi utile, e non vuole che mi manchi nulla. Adesso è lei, il capo famiglia.

<<Posso fare qualcosa per te?>> Chiedo sorridendole.

<<No tesoro, mi dispiace molto lasciarti da sola tutto il giorno.>> Commenta sedendosi nel letto accanto a me. I suoi grandi occhi blu, mi fissano teneramente.

<<Ormai ho diciassette anni mamma, sono adulta e so badare a me stessa. Quindi devi stare tranquilla!>> La tranquillizzo mettendomi a sedere.

<<Sai che i vicini, hanno una figlia della tua età?>> Annuncia con un sorriso. Nei suoi occhi vedo risplendere un bagliore di luce, come se questa notizia piacesse più a lei che a me. Credo di capire il motivo, nel suo cuore spera che io possa trovare qui nuove amicizie con cui condividere le mie giornate. So che su di lei grava il senso di colpa, anche se in tutti i modi, cerco di non farle notare la mia sofferenza.

Le lancio un'occhiata scettica.<<I vicini?>>domando perplessa.

<<si , i signori Peterson sono venuti oggi pomeriggio a darci il benvenuto ma tu non eri in casa. Mi hanno detto di avere due figli: Nick che è al college, e Polly che è andata dai nonni, e tornerà nel fine settimana. Ha la tua stessa età. Non è fantastico?>>entusiasta dice lei.

<<Bè, spero sia simpatica!>> Replico, ritornando alla mia posizione supina

<<Lo sarà di sicuro! La sua famiglia è molto carina, sono brave persone>>osserva lei rialzandosi dal letto. <<Vado a preparare la cena.>> Fa uscendo dalla stanza.

So che voleva darmi una bella notizia. Ma io mi sento talmente sola, mi manca da morire Valery, abbiamo condiviso diciassette anni della nostra vita e non ci siamo mai sentire sole. Sapevamo che c'eravamo l'una per l'altra sempre, nonostante tutto. Ma con tutti questi chilometri che ci distanziano è difficile, sarà difficile.

Forse se ci fosse stata la scuola, avrei sentito meno la sua mancanza ma purtroppo siamo venute qui, in piena estate e non mi resta che fare affidamento, solo su me stessa.
Non so perché mi viene in mente il viso di quel prepotente maleducato, l'unica persona che sono riuscita a conoscere. Quell'odiosa risata riecheggia nella mia mente, meritava una lezione, dovevo schiaffeggiarlo. Spero di non rivederlo mai più, di solito do sempre una seconda possibilità, se qualcuno non mi va a genio. Ma lui. . .- Non la merita proprio!-

<<Che fai adesso parli da sola?>>Domanda mia madre sconcertata. È entrata aprendo la porta di scatto.

Sobbalzo sentendo la sua voce improvvisamente.<<No. . .ma mamma potresti bussare! >>Strillo, mettendo una mano sul petto.

<<In realtà la porta aperta! comunque ti ho chiamata diverse volte ma non mi hai sentito, la cena è già a tavola>> Annuncia continuando a fissarmi perplessa.

<<Sì. . . scusami arrivo.>>Rispondo alzandomi dal letto, capisco in questo istante che sono davvero stanca, quando ero sdraiata non sentivo la testa pesante come adesso. Mi trascina in cucina e mi siedo a tavola, mia madre si è impegnata molto per cucinare ha fatto un sacco di pietanze che sembra dovesse sfamare un esercito

<<Mamma non credi nei aver esagerato?>>chiedo addentando un cetriolo <<Beh . . . forse mi sono fatta prendere dall'entusiasmo. Volevo renderti felice, perché. . . >>viene interrotta, dal suono insistente del campanello.

Vado ad aprire davanti a me appare una donna rotondetta dai capelli platino a caschetto,con un gran sorriso sulle labbra che sprigiona un allegria contaggiosa

<<Tu devi essere Samantha. >> Afferma, poi avanza qualche passo e mi cinge con le sue imponenti braccia. Il suo profumo forte ai fiori, sbatte contro il mio olfatto.

Riesco a farmi uscire una voce strozzata.<<Si. . . si sono io.>> Confermo sconcertata, mi sento soffocare.

<<Sono contenta di conoscerti, io sono Brenda Peterson!>> Sì presenta, lasciando la sua presa.  Le sue guance sono abbastanza rosa, non capisco se è una fissata con il blush o magari è il suo colorito salutare.

Le lancio un'occhiata tra la preoccupazione e lo sconcerto. <<Ok, la vicina?>> Punto il dito  su di lei  , e allargo un sorriso finto sul viso, sono una di quelle persone che odia essere scortese.

<<Esattamente. Polly sarà felice di avere una nuova amica! >>Fa lei facendosi spazio tra me e la porta per entrare dentro casa. lo ha fatto davvero? è entrata a casa mia senza chiedere il permesso? Wow! siamo messi proprio bene. . .

<<Credo che venerdì, sarà già qui!>> Continua a parlare mentre scompare, entrando in cucina. Penso che questa donna sia proprio una ficcanaso, proprio la classica vicina che si intrufola dappertutto. Sospiro cercando di mantenere un certo ritegno.

Quando entro la trovo seduta a tavola per fortuna non nel mio posto che chiacchera con mia madre, come se la conoscesse da sempre, mentre si è messa del cibo nel piatto che mia madre le ha dato. Ammetto che è molto simpatica ma allo stesso tempo fin troppo invadente per i miei gusti.
Mia mamma sorride mentre la donna bizzarra non smette di parlare. Sono contenta che abbia qualcuno con cui possa relazionarsi qui, so che è dura anche per lei, e non solo per me.

Non ne posso più, vado a dormire questa giornata è stata lunga ed io sono talmente stanca, che non riesco più a tollerare questa estenuante voce strillante di Brenda. Lascio in cucina mia madre con la nuova eloquente vicina e mi avvio verso la mia stanza.
Attraverso la soglia della mia camera, mi tuffo sul mio morbido letto che profuma di ammorbidente alla vaniglia. Sprofondo le mani sotto il cuscino di piume d'oca, e chiudo gli occhi.

As  a Wave  ~S. M.~      [ Completa ] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora