Cap 94

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La vita, un lungo percorso imprevedibile. Stanotte non ho chiuso occhio, e la testa mi scoppia. Ma ho deciso comunque di andare a lavoro, non posso continuare a raccontare bugie. Tra l'altro sta arrivando settembre, e incomincerà la scuola ciò significa che passerò meno tempo in quest'ufficcio.

Picchetto la penna sull'agenda che mi ha regalato la zia. Ha la copertina in pelle nera, è molto elegante e credo che deve essere costata un bel po'. Non mi abituerò mai, a tutte queste attenzioni da parte sua.

Le mie riflessioni vengono interrotte dal bussare alla porta.

Sposto le ciocche dei capelli dietro l'orecchio, e schiarisco la voce.<< Avanti.>> Dico con un tono deciso.

<< Sam, sono io.>> Gli occhi azzurri di Tom spuntano da dietro la porta. È davvero un gran bel ragazzo.

<< Ehi Tom. Che sorpresa!>> Esclamo con in sorriso.<< Vieni pure.>> Gli faccio un gesto con la mano per invitarlo ad entrare.

Lui sorride, mentre avanza verso di me, << posso?>> Mi chiede indicando la sedia.

<< Certo, che puoi.>> Replico, spalancando le braccia in senso di entusiasmo.

<< Allora, come stai piccola Sam? Ho saputo che sei stata male.>> Fa lui, sedendosi e accavallando le gambe.

<<Adesso, va molto meglio. Grazie del pensiero.>> Continuo a mentire sull'influenza, ma solo per metà. Visto che ho avuto il mal d'amore.

<<Mi fa piacere.>> Allunga la mano sulla scrivania, per sfiorare la mia. Non la ritraggo, ma il suo gesto mi fa arrossire.<< Ti va di pranzare insieme, durante la pausa?>> Mi propone spalancando quei suoi bellissimi occhi blu.

Cerco di non mostrare l'imbarazzo, e nonostante non sia proprio in vena, non riesco a rifiutare davanti a tanta gentilezza.<< Sì va bene.>> Sforzo un sorriso.

Si alza di scatto soddisfatto.<< Ok, allora ti porterò in un bel posticino, qui vicino..>> Fa lui sistemandosi la cavratta blu, che è dello stesso colore della sua giacca.

Inarco il sopracciglio, rimango interdetta per qualche secondo.<< Un bel posticino? Non mangiamo qui?>> Chiedo balbettando.

<< No, ti dispiace?>> Fa lui, lanciandomi un'occhiata che sembra incerta.<< Preferisci mangiare qui?>>  Appoggia le mani sulla spalliera della sedia, e comincia a tamburellare le dita, con fare agitato.

Il suo modo di fare mi mette un po' in soggezione, ma non voglio sembrare una ragazzina stupida.<< No, va bene ugualmente.>> Smuovo le mani in modo agitato.

Alla mia risposta, vedo il suo viso rilassarsi.<< Ok allora a dopo.>> Fa lui voltandosi per avviarsi verso l'uscita.

Faccio un sospiro profondo, e sprofondo sulla mia confortevole sedia. Chiudo gli occhi, questo modo di fare di Tom, mi sorprende. Sono lusingata dal suo pensiero nei miei confronti, ma ho la testa sembra in un'altra parte.

Bussano nuovamente alla porta, sobbalzo e apro gli occhi. Probabilmente Tom, ha dimenticato a dirmi qualcosa. La porta si apre senza aspettare il mio permesso per entrare.

I miei occhi non credono a quello che vedono, mi alzo di scatto dalla sedia. Il suo sguardo saetta da un punto della stanza all'altro, poi si concentra su di me. Sopparsa la soglia della porta, e la richiude alle sue spalle. Non so come spiegarlo ma non sono pronta a partire con lui, mi sento in trappola. Indossa un paio di pantaloni scuri, ed una t-shirt bianca.  Vederlo mi fa perdere il respiro, nessuno mai, mi farà lo stesso effetto.

As  a Wave  ~S. M.~      [ Completa ] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora