Cap 60

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Organizzare la festa per krystel non è stato molto difficile come pensassi.
Mi sono occupata della parte decorativa , tipo abbellire il garage che ci ha prestato il padre di Zac. Che più che un garage a me è sembrata una reggia. Inoltre ho pensato alla disposizione del tavolo dove e verranno messe le varie bevande, e quella dei divani. Insomma mi sono data un gran da fare, mi sono impegnata talmente tanto da non avere il tempo di pensare Shawn. Cosa che è sembrata più assurda che difficile. Non lo vedo da quattro giorni, quattro interminabili giorni. So che è stato parecchio vicino a Krystel  ultimamente, durante i suoi primi giorni al centro di tossicodipendenza. Luke invece, mi ha chiamata spesso, mi era sfiorata l'idea di invitarlo a questa festa. Ma poi ci ho ripensato, non voglio che succeda qualcosa a causa mia.

Ho terminato lo striscione che appenderemo alla parete, aspetto che Dylan venga a prendermi, ultimamente ho passato molto tempo con lui. È davvero piacevole la sua compagnia, ridiamo spesso insieme. Ho avuto l'occasione di conoscerlo più a fondo, e capire che splendida persona sia.

Sono già sotto casa ad aspettarlo quando arriva con la sua moto verde acido. Si ferma vicino a me, mi passa il casco che tiene sul braccio.
Salgo a bordo, per fortuna il posto non è molto distante ed arriviamo in una manciata di minuti.

<< Dovresti andare più piano.>> Lo rimprovero , mentre si sfila il casco. I suoi occhi ambrati mi lanciano un'occhiata divertita.
<<Ti hanno mai detto che sei una bacchettona?>> Mi rimprovera scherzosamente, elargendo un sorriso bellissimo.
<< Non è vero.>> Faccio finta di essere arrabbiata , e poso le mani sui fianchi.
<< Sai, che sei davvero buffa, quando cerchi di fare l'amtipatica?>>Ridacchia.

<<Ok basta, completiamo questo lavoro . . . Così potremo prepararci per stasera.>> Sbuffo.

<<Ok va avanti tu, io parcheggio la moto, e ti raggiungo subito.>>
Annuisco senza ribattere, perché nonostante è poco tempo che ho approfondito la sua conoscenza, una cosa l'ho capita , che la sua moto per lui è tutto. Non so come definirlo, ma una sorta di amore maniacale. Non la lascerebbe ovunque, la legherá con una catena al palo, anzi se potrebbe la mettere dentro una bolla. Il pensiero mi fa ridere.

Apro il garage, Zac mi ha consegnato le chiavi sin da subito. Sono contenta, che pian piano inizio ad avere un rapporto vero con tutti. Tutti. . . tranne Shawn.

Dò un occhiata ad ogni angolo del locale abbellito, non vorrei essermi dimenticata di niente, forse sono un po' troppo puntigliosa. Lo riconosco.
Ma non voglio lasciare le cose al caso, sono i dettagli a fare la differenza, un piccolo insegnamento di mio padre.
Faccio un giro  per perlustrazione ,attenziono che tutto sia al suo posto. I divani  sono disposti su diverse pareti , rivestiti da una fodera rossa, il colore preferito di krystel. Il lungo tavolo sta dall'altra parte del grande locale, le tovaglie sono dorate. Degli alcolici e degli stuzzichini se ne occuperanno Demy e Zac.
Alla parte sonora, hanno pensato Damon e Polly, e devo dire che il lavoro è ottimo. Visto che hanno montato una vera consolle, provederanno anche ad assumere un dj professionista. Almeno spero.

Bè è tutto perfetto, non mi rimane che appendere questo striscione. Mi avvicino al lungo tavolo, voglio dargli un ultima occhiata, prima di chiamare Dylan.
Chissà dove si è cacciato, sono qui dentro da almeno dieci minuti, e di lui neanche l'ombra.

Estraggo l'elastico, dal rotolo, e lo apro delicatamente facendolo rotolate lentamente sul tavolo. Il lavoro è ben fatto, mi sono impegnata molto per farlo, spero che Krystel lo apprezzerà.
La frase l'abbiamo scelta tutti insieme, ha un significato molto importante , spero l'aiuterà a sconfiggere questo periodo difficile.
"La vita è un dono. . . Tu sei il dono che la vita ci ha fatto, non smettere mai di combattere. Noi siamo con te, ti staremo sempre a fianco. . . Non dimenticarlo mai. Ti amiamo. I tuoi amici."

Per fortuna ho portato il pennello indelebile, devo aggiustare qualche sbavatura, mi concentro su di esso prestando molta attenzione. Non so perché mi vengono in mente le parole di Luke, che sino ad ora erano completamente sfuggite alla mia mente. Mi ha detto che Krystel ha iniziato con la droga, da quel giorno. Parlava non di un giorno qualsiasi, ma quel giorno. Quindi ci deve essere una spiegazione precisa. Sono convinta, che non è un mistero per gli altri, sono certa che tutti conoscono il motivo. Ma io sto sempre, al di fuori di tutto.

Sono stanca di sentirmi esclusa, perché continuano a nascondermi tutto, non si fidano di me ? Eppure devono aver capito, che tipo di persona sono, loro sanno tutto di me. Una ciocca di capelli mi cade davanti gli occhi, mi lego i capelli con l'elastico, che ho al polso.

Sento i passi dietro di me,deve essere Dylan, e senza voltarmi in modo enfatico dico :<<Finalmente sei arrivato, era ora!>>

<<Non sapevo, mi aspettassi.>> La sua voce, mi fa sobbalzare. Mi volto lentamente, e quando me lo ritrovo davanti. . . Mi si stringe un nodo in gola.

È completamente vestito di nero, distoglie lo sguardo da me, e comincia a guardarsi intorno. I suoi occhi scorrono in ogni punto della grande stanza. Sì avvicina a passo lento, verso i divani, poggia la mano su di essi. Poi viene verso la mia direzione, mi passa accanto, oltrepassandomi. . . Mi tremano le gambe. Chiudo gli occhi e respiro il suo buon profumo.
So che sta guardando lo striscione, mi volto verso di lui. Ma i suoi occhi sono fissi sul tavolo, in questo momento lo stringerei così forte, da fargli perdere il respiro.

Il suo profilo perfetto, il suo corpo slanciato e ben fatto. I muscoli che si intravedono dalle t-shirt attillate che indossa mi fanno perdere completamente la testa.

I suoi occhi corvini, si voltano verso di me.<< Brava, hai fatto un buon lavoro.>> Dice con un tono inespressivo. La sua voce calda, attraversa il poco spazio che ci distanzia.
Annuisco semplicemente, sembra che la mia bocca sì rifiuti di parlare.

<< Samantha l'antipatica, che tiene a freno la lingua?>> Ha un tono sarcastico.

Nemmeno la sua provocazione, riesce a farmi emettere un suono. Non lo so il perché, ma continuo solo a guardarlo senza proferire parola.
Sì avvicina lentamente, le sue dita afferano una ciocca dei miei capelli, mi guarda intensamente e mi sento perdere nel buio dei suoi occhi.
<<Io e te, non potremmo mai più essere amici. Lo sai questo, vero?>> Sussura al mio orecchio con voce roca. Ma un secondo dopo, aggiunge.<<E nemmeno, qualcos'altro.>> Poi si allontana, ed io mi sento cadere pezzo per pezzo.

As  a Wave  ~S. M.~      [ Completa ] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora