Cap 98

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Sono passati quattro giorni da quel brutto episodio sul lago, non ho più visto né sentito Polly da quella volta. Mi con Shawn tutto è perfetto, mi riempie di attenzioni, così dettagliatamente che sembra ogni volta come se fosse l'ultima volta. Noto il suo impegno giorno dopo giorno, e riusciamo pian piano a costruire qualcosa che sia solo nostro.

È proprio strano, vivermi lui in questo modo è come un magnifico sogno dalla quale non vorrei svegliarmi mai piú. Sono così felice da avere quasi paura tormentata dal fatto di poter perdere tutto.

Consegno tutti i moduli ormai completati a Clara. Li poggio sulla sua scrivania allungata, posta vicino l'ingresso della società.
Lei parla al telefono, e accenna con la mano di aspettare un attimo. I suoi occhi sono truccati di grigio e la matita nera sotto le risalta il colore delle iridi, le sue ciglia sembrano ventagli, non mi ero mai accorta che le avesse così lunghe. Probabilmente il suo mascara fa miracoli.
È una di quelle donne che amano curarsi, una di quelle che probabilmente non lascia a caso nessun dettaglio. Adesso che noto che indossa una gonna alta di vita grigia ed una camicia nera, capisco che la scelta di colorare i suoi occhi in quel modo non è stato un caso.
Finalmente ripone la cornetta dopo essere scattata in piedi, mi rivolge un sorrisetto malizioso.

Mi fa cenno con la mano di avvicinarmi più a lei.<< Tom, mi ha raccontato che avete pranzato insieme, qualche giorno fa.>> Sussura vicino al mio viso.

Spalanco gli occhi, sinceramente la sua confessione mi lascia perplessa, anche perché il modo in cui mi guarda, è come se alludesse a qualcosa.<< Ehm. . . Già, siamo andati in una trattoria qui vicino.>>

Fa un sorriso arricciando i laterali delle sue labbra carnose.<< Mio fratello è un bravo ragazzo, oltre che molto bello.>>

Capisco dove vuole andare a parare, comincio ad agitarmi.<< Sì, hai ragione. Però. . .>>

Arriva finalmente al punto.<< E tu. . . Gli piaci parecchio.>> Sbatte le ciglia chilometriche aspettando la mia reazione.

Mi gratto la testa, comincio a pensare che la donna che ho davanti sia una vera e propria pettegola.<< Sono lusingata per questo. . . Ma io. . . >> Balbetto a fatica.

<< Sì ha qualche anno più di te, ma sono solo pochi anni in fondo.>>

<< Non è questo il problema!>> Incrocio le braccia al petto spazientita.

<< Sì lavorare insieme dicono non sia un bene, ma. . .>> Borbotta mettendosi la mano sotto il mento.

<< Insomma Clara, fammi parlare. >> La interrompo alzando il tono della voce, la sua espressione è perplessa. La guardo dritta negli occhi.<< Ho già il ragazzo. Sono fidanzatissima.>>

<< Oh, non pensavo. Scusa.>> Farfuglia, rimane a bocca aperta qualche istante.

<< Mi dispiace, io non ho mai avuto un interesse che andasse oltre l'amicizia per tuo fratello.>> Raccolgo bi miei capelli portandomeli su un lato della spalla.

Intrccia le sue dita a mo di preghiera, e mi guarda con gli occhi languidi.<< Non dirlo a Tom, ti prego. Lui non sa che ti avrei detto queste cose.>>

Le metto una mano sulla spalla.<<Tranquilla non lo farò di certo.>>

Fa un risolino e si lascia cadere sulla sua sedia.<< Pensavo fossi single, non mi sarei mai permessa, altrimenti.>>

<< Diciamo che ho avuto una storia travagliata, e adesso le cose stanno andando per il verso giusto.>> Appoggio i palmi sulla scrivania lucida.

As  a Wave  ~S. M.~      [ Completa ] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora