Cap 63

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Rimango a guardare la scena, senza muovere un dito. Shawn continua a non guardarmi, come se io non esistessi. Ma di riflesso, mi avvicino a lui, tirandolo per un braccio. E semplicemente gli dico : <<Grazie.>>
Sì volta verso di me, spostando rapidamente il suo braccio, dalla mia mano. Mi incenerisce con gli occhi.<<Non fai altro, che portare guai. Succede da quando sei arrivata qui, crei disagi inutili.>>
<<Io, non era mia intenzione. . . Mi dispiace.>> Balbetto, la mia voce trema. Nelle sue parole, scorgo una durezza incredibile, quasi a sfiorare il disprezzo.
<< Cosa credi? Che basta tutte le volte, chiedere scusa? Ed è tutto ok? No, mia cara. . . Non è così che funziona.>> Replica, gesticolando in modo nervoso.
<<Ma io. . .>> Cerco, di dire qualcosa ma lui non me dà modo, mi interrompe.
<< Niente 'ma' e niente 'se',non voglio sentire quello che hai da dire. Pensi, che non sappia che vuoi attirare l'attenzione? Guardati!. .  .guarda come ti sei conciata, risucchiata dentro un abito striminzito ed hai indossato una maschera sul viso. >> Tutto quello che dice, suona come un rimprovero, ma allo stesso tempo colpo di rabbia. Non è un rimprovero di quelli che ti suggeriscono di cosa hai sbagliato e come puoi migliorare. No, è un vero e proprio giudizio.
<<Shawn smettila ! >>Interviene Demy, fulminandolo con gli occhi.
<<Demy, tu fatti gli affari tuoi.>> Le canzona lui, puntandole il dito contro, quasi come volesse essere un gesto intimidatorio.

Sento gli occhi bruciare, vorrei tanto difendermi dai suoi insulti, ma sono talmente stanca di questo dolore che provoca al mio petto. . . Che rimango in silenzio.
Mi allontano lentamente, l'unica cosa che voglio in questo momento, è ritornare a casa mia.

Abbasso lo sguardo, non voglio che si accorga del mio stato, non voglio che capisca quanto male riesce ad infliggermi.

Demy si avvicina a me, <<Sam, tutto bene?>> Mi chiede sfiorandomi il braccio.

<<Sì, è tutto ok.>> Rispondo con un filo di voce.

Shawn, guarda nella nostra direzione un'ultima volta, prima di dileguarsi.

<<Posso, fare qualcosa per te?>> Fa lei, guardandomi fissa negli  occhi.
Scuoto la testa, <<tutto ok, sto bene. Vado a prendere qualcosa da bere, e ritorno.>> Dico, cercando di mantenere la calma.

Demy cerca di capire, se sto parlando con sincerità, ed io faccio del mio meglio, per farglielo credere. Mantenendo a fatica, la calma.
Sembra credermi, e dopo alcuni secondi, mi lascia andare.

In un batter d'occhio , sono di nuovo vicino al grande tavolo. Afferro uno dei primi bicchiere,già riempiti. Penso sia vodka, ai frutti rossi. Comincio a sorseggiare il nuovo gusto, devo dire che mi piace un sacco. Anzi, forse più degli altri. Ne prendo, ancora un altro, e mi dirigo verso l'uscita . Ho bisogno, di aria pulita.

Quando esco fuori, l'aria tiepida mi sfiora il viso, una tipica serata d'estate , mi guardo attorno. Per fortuna non c'è nessuno, sono tutti dentro a divertirsi, le mie gambe non si reggono in piedi. Sento l'esigenza di sedermi, e qualche passo dopo, lo faccio. Mi siedo a terra, con le gambe divaricate, e la testa appoggiata al muro. Respiro a fondo, e bevo un altro po' del mio cocktail, che da ora in poi sarà il mio preferito. Alzo gli occhi in cielo, osservo le stelle, quei puntini luccicanti disperse nel manto scuro: sono uno spettacolo, vivente.
Chiudo gli occhi, mi abbandono  alla quiete di qui fuori. Scaccio via l'immagine di Shawn, dalla mia testa, che non fa altro che perseguitarmi. E mi rilasso, addormentantomi.

<< Samantha !.>>

Sento una voce, la sua. Ma è impossibile, devo essermi addormentata. . . Sto sognando.
Mi prende con la mano il viso, il calore della sua mano sembra reale.
Un delicato schiaffo mi fa aprire di colpo gli occhi. Mi ritrovo , la faccia di Shawn, a pochi centimetri dalla mia.
<<Ehi, tutto ok? >> È  seduto, accanto a me, sposta una ciocca che mi è caduta sul viso.
Sorrido, riesco a malapena a tenere le palpebre sollevate.<< Sei venuto a infastidirmi, anche nei  miei sogni? Scommetto che adesso comincerai ad insultarmi, anche qui. Ma prego, , , accomodati pure.>>

<<Che stronzara, è questa!>> Il suo rimprovero, pervade le mie orecchie. Capisco che forse, non sto affatto dormendo.

Rispondo a fatica senza guardarlo neanche.<< Shhh, ti prego stai zitto.>> Rispondo, con un risolino. << Com'è, che hai detto stasera? Porto guai. . . Creo disagi inutili.>> Le mie parole, escono dalla mia bocca con irritazione.

<<Quanto hai bevuto?>> Mi chiede, prendendo il mio viso tra due dita, costringendomi a guardarlo negli occhi.

<<Nick, mi ha detto che questo abito era perfetto. Avrei fatto perdere la testa, a chiunque.>> Rido divertita.
Vedo gli occhi di Shawn, sconcertati.<< Nick? Ma di che diavolo, parli?>> Sembra irritato.

<<Tutti, tranne che te. Ma come ho fatto a non pensarci, tu. . . Sei stato così chiaro, con me.>> Gli passo una mano, sulla guancia. Le mie dita scivolano sulla sua  morbida pelle, rasata. Lui non smette di fissarmi, e si lascia accarezzare.
Qualche secondo dopo, afferra il mio polso, ed allontana la mia mano dalla sua faccia. Il suo gesto, mi contorce lo stomaco. Sento il cuore farmi male.

<<Mi spieghi di cosa parli?>> Il suo tono, si è un po' ammorbidito. Forse è intenerito, dal mio stato. Il solo pensiero che lui possa avere pena per me , mi da ribrezzo. Odio, fare pietà a qualcuno.
<< Nick, mi ha dato un consiglio. Ma domani, gli dirò che è stato un fallimento.>> Sento, i miei muscoli irrigidirsi, per il nervosismo.
<<Nick Peterson, è di lui che parli?>> Chiede, nel suo modo di dirlo, scorgo disapprovazione.
<<Sì, il fratello di Polly. Un tipo gentile, oltre che bello. Insomma il contrario  tuo. Ehm. . . No per la bellezza, intesi? Su quel punto di vista, non ho nulla da ridire. . . Ma in questo a gentilezza, non è il tuo forte.>> Gesticolo nervosamente, nonostante l'alcol, sento l'imbarazzo di quello che ho appena detto.

I suoi occhi vellutati, sono fissi sui miei. Sembra quasi preoccupato, di qualcosa.<< Forse è meglio, che andiamo via da qui.>> Asserisce.

<<Ti prego, non portarmi adesso a casa, mia madre potrebbe morire d'infarto. Vedendomi in queste condizioni.>> Lo supplico.

<<Che cosa vuoi fare adesso?>>

<<Non lo so, magari rientrare, aspettando che passi la sbronza.>>

<< Non ti passerà, così facilmente.>> Replica lui.

Ci penso su, e l'unica persona che mi viene in mente, è il mio amico Luke. Devo chiamarlo, prendo la mia tracolla e  tiro fuori il mio cellulare.<<Chiamo Luke, lui saprà aiutarmi.>>

<<Tu, non chiami nessuno.>> Mi toglie cellulare dalle mani, e lo ripone all'interno della sua giacca.

Gli lancio un'occhiataccia, <<ehi! Ma che ti prende?.>> Gli punto il dito sul petto.<<Sei geloso?>> Ridacchio

<< No, sai che non lo sono.>>

<< Sì è vero, lo so.>> Gli lancio un'occhiata consapevole, poi ritorno ad abbassare lo sguardo fissando le mie mani.<< Tu, rientra. Puoi andare, adesso penserò sul da farsi. Me la caverò come sempre.>> Aggiungo, voglio che vada via, so cosa pensa di me.
Vorrei che non fosse così, ma lui mi disprezza.

Qualche attimo di silenzio, poi si solleva da terra, per fortuna ha ascoltato le mie parole.

<<Sei, completamente andata!>> Impreca.
Cerca di sollevarmi, da terra. Ci riesce in pochi secondi, ha una forza incredibile, una volta in piedi sento le mie gambe cedermi. Shawn, mi soregge da un braccio,  ma la testa mi gira talmente tanto che ho bisogno di ritornare a sedermi a terra.  Inutilmente, cerco di mettermi a sedere giù, visto che lui mi trattiene con forza. << Lasciami andare, ti prego. Ho bisogno di appoggiarmi a qualcosa.>>
Lui  mi tira a sé.<< Appoggiati a me.>> Dice con un tono autoritario. L'unica alternativa è questa, non ce ne sono altre, quindi senza pensarci , metto la testa sul suo petto, è il suo buon odore si fa spazio dentro le mie narici.
Non so, se è perché non rispondo di me, per il tanto alcol che ho in corpo; o probabilmente perché la sua vicinanza, mi fa completamente a dare fuori testa. Ma non resisto, circondo le mie braccia al suo torace, e lo stringo.

Dapprima sento il suo corpo irrigidirsi, ma poi circonda il mio corpo , con le sue grandi braccia, ed io sono la persona ubriaca più felice al mondo.



As  a Wave  ~S. M.~      [ Completa ] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora