Capitolo 34

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Sono già passati 5 giorni dal mio arrivo in terra straniera, 5 giorni di me e Niall sempre insieme. Mi sto abituando in fretta a tutte le sue piccole abitudini, ai suoi vizi, e lui ai miei. Questa condivisione di spazio poteva rivelarsi una tragedia, ma sta procedendo piuttosto bene.

Ci sono state delle leggere discussioni sul fatto che io lasciassi accatastati dei vestiti sul divano accanto al letto quando mi spogliavo la sera, o per il fatto che lui non sparecchiasse mai la tavola dopo aver mangiato o che lasciasse il dentifricio senza tappo, ma si è risolto tutto con qualche bacio e del solletico.

Stiamo sperimentando un pizzico di quella quotidianità che manca nel nostro rapporto, per ovvie ragioni, andando a fare la spesa, cucinando quello che ci viene in mente, uscendo a prendere una birra con dei suoi amici. Mi aspettavo un ambiente diverso, molto più altolocato e snob, ma ho scoperto che Niall si circonda di persone che non hanno questo tipo di atteggiamento.

Adesso siamo in cucina, io seduta sul piano della cucina e lui tra le mie gambe, con la testa poggiata sul mio seno, come se fosse un cuscino, e la schiena piegata ad un angolo strano per assumere questa posizione.

"Zolletta di zucchero, non sei scomodo così? Che ne dici di alzare la testa in modo da stare dritto?"

"Ma sono tanto comode... Non voglio muovermi" e potrei giurare di sentire nella voce quel broncio fasullo che usa spesso con me per ottenere qualcosa, anche se non riesco ad averne la certezza, visto che tiene il viso schiacciato sul mio petto.

"Oggi sei un po' più affettuoso del solito, o sbaglio?"

"Può darsi. Ho bisogno di affetto anche io! Sono un essere umano e, come tale, necessito amore per andare avanti"

"Sarei felice di passare il mio tempo a ricaricarti, ma non pensi sia meglio spostarci in una posizione più comoda?"

"Tu cosa proponi, Miele?"

"Smettiamola con questi nomignoli da vomito, non sono da noi!"

"Hai cominciato tu. Comunque, hai ragione, mi fa un po' male il collo"

"Aggrappati, koala, che andiamo sul divano" continua lui, dopo aver cercato di sgranchirsi il collo

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"Aggrappati, koala, che andiamo sul divano" continua lui, dopo aver cercato di sgranchirsi il collo.

Faccio come mi dice e mi trasporta sul divano davanti al televisore grande quanto la parete. Mi poggia gentilmente, dando delle leggere pacche sulle cosce per farmi capire di slacciarle, e poi si corica utilizzando le mie gambe come cuscino.

"Non che mi dispiaccia averti così dolce e tutto il resto, ma c'è un motivo preciso?" dico, mentre faccio attorcigliare i suoi capelli morbidi tra le mie dita. Sono davvero fantastici da toccare, perchè non sono secchi o duri, ed emanano un profumo inebriante.

Niall si accuccia meglio, mettendosi su di un fianco e con le gambe raccolte, prendendo la mia mano non occupata a fargli dei piccoli massaggi alla cute, e tirandola per far intrecciare le nostre dita sul suo stomaco.

Lasciati Amare || Niall Horan ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora