Capitolo 25

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Niall's PoV

"Pronto?"

"Harry, mi serve una mano"

"Ma che ore sono?" La sua voce è assonnata e posso sentire chiaramente uno sbadiglio. Probabilmente avrei dovuto controllare il fuso orario prima di chiamare. Il problema è che non sono certo della sua posizione, ora come ora.

"Non lo so, ad essere onesti. Stavi dormendo, suppongo..."

La mia non è una domanda, è una constatazione. Mi dispiace averlo svegliato così brutalmente, ma io mi sento come impazzire e lui è l'unico che mi può aiutare a mettere chiarezza.

"Da cosa l'hai intuito? Dalla voce più bassa del solito o dalle imprecazioni iniziali borbottate sottovoce?"

"Direi la voce. Mi era mancato, in effetti, sentirti appena sveglio"

"A me non mancava sentire la tua voce come sveglia"

"É inutile che fai l'acido e l'antipatico. So che ti manco! Comunque non ti ho chiamato per quello. Ho bisogno di parlare con qualcuno"

"Non sento assolutamente la tua mancanza, ti ho sostituito con Mitch"

"Mi ferisci così. Ed io che ti cerco quando ho un problema. Che fratello mi sono scelto?!"

"Lo sai che scherzo, nessuno potrà mai prendere il tuo posto! Perciò, di cosa vuoi parlarmi? Hai avuto abbastanza fortuna nel trovare uno dei miei pochi giorni di riposo. Sono a tua completa disposizione"

"Ti ricordi di quella ragazza italiana di cui ti ho parlato mesi fa?"

"Quella che sei andato a trovare a Roma?"

"Esattamente lei. Si chiama Agnese, ti rinfresco la memoria"

"Ok, ci sono. Ti ha fregato?"

"Cosa? No, assolutamente no. É una brava ragazza e non ha mai detto niente su di me nei social. Fino ad due mesi fa neanche i suoi amici sapevano che stesse parlando con me"

"Bene, già mi sta simpatica. Ha un concetto di privacy che approvo. Non capisco, allora, quale sia il problema. Niall, mi sono appena svegliato, non ho fatto colazione né preso il caffè, quindi, o ti spieghi chiaramente, oppure ti attacco il telefono in faccia"

"Quanto sei suscettibile di prima mattina. Il fatto è che forse, e dico forse, mi piace. Ma mi piace davvero. Come persona, come ragazza, in tutti i sensi"

A questa mia affermazione, segue un minuto contato di silenzio da parte di entrambi. Sto per interromperlo, ma Harry si riprende in tempo.

"Niall, amico, mi stai prendendo in giro. Mi stai facendo uno scherzo! É così?"

Il suo tono è leggermente teso e sentirlo così mi fa innervosire un po', tanto che penso di risultare vagamente rude nella risposta.

"Non avrei motivo di scherzare su una cosa simile. Cosa c'è di male, scusami?"

"Gesù, Niall! È una ragazza di 21 anni, che studia all'università ed è italiana. Come pensi possa funzionare una cosa del genere? Devi essere realista"

"Potrebbe! Magari è la volta buona. Pensavo che, tu fra tutti, mi avresti ascoltato, mi avresti fatto parlare e, solo alla fine, dato un parere"

"Hai ragione. Voglio proprio sentire tutto! Sono onestamente curioso, anche perchè mi sembra strano che tu ti stia facendo coinvolgere così. Sei sempre stato il più riflessivo e selettivo per quanto riguarda le relazioni da intraprendere. Non posso dire lo stesso per quanto riguarda la scelta delle ragazze da una botta e via, ma credo che non sia questo il caso. Dubito che per quello tu debba arrivare in Italia"

Lasciati Amare || Niall Horan ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora