Capitolo 9

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Dopo quel messaggio inviato da me, lui non ha più risposto.

L'avrò spaventato? Sono stata troppo avventata, troppo incauta? Non pensavo che potesse avere un effetto del genere.

Ci siamo aperti entrambi, pensavo fosse il momento giusto.

Mi sento uno schifo e ammetto di essere in ansia. Ci eravamo sempre lasciati perché uno dei due doveva andare, non perché la conversazione l'aveva chiusa uno non rispondendo più.

Mi manca, è possibile? Dai, Agnese, sii realistica! Non avete parlato così tanto e neanche per troppo tempo. Come fa a mancarti?! Non sei solita affezionarti a persone che conosci da poco.

Ma chi prendo in giro? Hai tutta la maschera ma poi sei un marshmallow.

Dio, odio quei così! E poi, non mi sono mai attaccata a qualcuno con cui ho parlato solo tramite schermo del telefono.

Non è mai capitato che parlassi così tanto con uno sconosciuto, con questa modalità e che mi aprissi. Era inevitabile rimanere coinvolti.

Dannazione. Voglio sentirlo per capire se ho fatto il passo più lungo della gamba.

"Sai, sto facendo la pizza. Oggi mi andava e così siamo andati a comprare gli ingredienti con mia mamma stamattina. Una teglia solo per me! Anche se ancora non so come condirla"

Mi sembra un ottimo pretesto per cercarlo. Non tocco l'argomento della conoscenza, nessun discorso serio. Puntiamo sul cibo, che dovrebbe essere territorio neutro e piacevole.

Sono le 18:00. Prima di cominciare ad impastare la pasta per la pizza, mando questo messaggio in modo tale da distrarmi subito dopo e non stare a fissare il telefono alla ricerca di una risposta che quasi certamente non sarà immediata.

Metto la tv nei canali di musica che gentilmente Sky mi offre ed inizio a cambiare canale fino a trovare una canzone che possa piacermi.

Io e mia mamma cominciamo a impastare per poi mettere a lievitare la pasta. Nel frattempo prepariamo tutti i condimenti in modo da avere tutto pronto.

Ogni tanto butto uno sguardo al cellulare ma nessuna notifica, tranne qualche messaggio dalle mie amiche con le quali sto organizzando un'uscita per stasera.

Passano così delle ore, cucinando, cantando e ballando con mia mamma.

Abbiamo davvero uno splendido rapporto. Posso parlare praticamente di tutto con lei, non ci sono tabù, anche se nell'ultimo periodo non riesco più a farlo liberamente perchè mi sento in dovere di non farla preoccupare e non posso raccontarle tutto quello che ho in testa. Ne rimarrebbe scioccata e ne uscirebbe distrutta. Non posso permetterlo.

Per le 9 le pizze sono pronte e così mangiamo.

Quanto è buona. Penso che sia uno dei miei cibi preferiti. Ne mangerei a quintali e senza sosta.

Alle 9.30 mi viene a prendere una mia amica, Melania, per andare a casa di un'altra ragazza, Valentina.

Non avevamo molta voglia di uscire per stare al freddo, così ci siamo organizzate in questo modo con l'idea di bere un the caldo e vedere un film.

"Agne ma fai odore di pizza! Perché ogni volta che ti passo a prendere devi fare odore di cibo? L'altra volta di patatine fritte. Ora ti mordo"

"L'altra volta avevo fatto le polpette di patate che poi sono state fritte, quindi si, ci sta l'odore di patate fritte. E si, oggi ho mangiato pizza"

Ridiamo e cominciamo a cantare le canzoni che passano in radio.

Arrivate a casa di Valentina, la troviamo in pigiama che prova a fare funzionare un aggeggio che teoricamente dovrebbe servire per fare lo zucchero filato.

Lasciati Amare || Niall Horan ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora