Capitolo 32

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Mi risveglio in una posizione diversa da quella in cui mi sono addormentata, come era facilmente prevedibile.

Adesso mi ritrovo con la faccia poggiata al centro della schiena di Niall, un braccio che circonda il suo addome e l'altro sopra la sua testa, una gamba è sul suo fianco mentre l'altra è intrecciata alla sua; in tutto questo, io sono coperta dal lenzuolo e lui no.

Praticamente, lo sto stringendo da dietro.

Cerco di sporgere la testa sopra il suo corpo, per riuscire a guardare l'orario dalla sveglia situata sul comodino, e mi rendo conto che abbiamo dormito beatamente fino a mezzogiorno.

Potrei essere giustificata per il jet leg io, ma lui?

Magari ha riposato molto poco anche lui in questo ultimo periodo, e questo spiega le leggere ombre presenti ieri sotto i suoi magnifici occhi.

Ero abbastanza stanca dopo i vari voli e le attese in aeroporto, e non ero concentrata al massimo, bisogna ammetterlo. Ricordo molto poco degli eventi accaduti la sera, ma mi è rimasto impresso il bacio in piscina.

Nonostante non fossi lucida come al solito, le sensazioni lasciate e che hanno attraversato il mio corpo, sono ben chiare dentro di me.

Niall mi fa stare bene; con un solo bacio è riuscito a farmi dimenticare tutto ciò che si trovava attorno, la stanchezza e il fatto che non ci vedessimo da un mese.

Entrambi, abbiamo cercato di trasmettere tutto il bisogno che abbiamo provato in questo lasso di tempo, la voglia di avere l'altra persona accanto.

Non pensavo onestamente di essere già arrivata a questo livello, considerando il fatto che fossimo rimasti che questa fosse soltanto una prova, ma credo che la lontananza e il sentirsi ogni giorno, abbia fatto crescere dentro di noi la necessità di stare vicini.

Sono ancora leggermente sollevata su di lui e posso vedere tutti i suoi capelli sul viso, che, prontamente, sposto, causando un movimento quasi impercettibile del suo naso che si storce.

Decido di ricambiare con la stessa moneta che mi ha riservato lui ieri, e quindi di svegliarlo con un dolce attacco.

Sposto, nella speranza di non fare troppo rumore, il braccio dalla sua posizione, in modo da avere un po' più di spazio di manovra; inizio a dare dei baci leggeri nel punto di congiunzione tra il collo e la spalla, per poi scendere lungo la colonna vertebrale, modificando la tipologia di bacio in una un po' più umida.

Posso arrivare solo a metà schiena, avendo ancora le gambe bloccate, e così risalgo e ritraccio il mio percorso, decidendo di spaziare leggermente su quella superficie che mi fa venire in mente idee poco caste.

Non sono quel tipo di persona che si concede al primo che mostra un po' di affetto, ma sto notando che Niall risveglia degli istinti, dentro di me, da tempo assopiti.

Dopo una decina di minuti, sento dei rochi e bassi mugolii che, per esclusione, provengono dal ragazzo che sto torturando.

Sorrido sulla pelle della sua schiena, non volendo staccarmi da quel calore confortante, nonostante sia pieno agosto in una località dal caldo afoso. Ringraziamo il fantastico impianto di condizionatori di cui è dotata questa casa!

"Mmh... Barbara, non ti fermare"

Cosa ho appena sentito?!

Blocco ogni singolo muscolo del mio corpo, congelato dopo le parole che speravo di non sentire mai.

Sentendomi irrigidire, Niall gira il busto, ancora con gli occhi chiusi, per capire il perchè del mancato movimento.

Apre lentamente gli occhi, facendo schiudere quelle gemme che si ritrova e che, normalmente, avrebbero mandato in tilt ogni mia terminazione nervosa; adesso, però, riesco soltanto ad avere disegnata in viso un'espressione di puro disgusto e disprezzo.

Lasciati Amare || Niall Horan ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora