Capitolo 35

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Niall's PoV

Entro in camera e la vedo nella stessa esatta posiziona in cui l'ho lasciata circa mezz'ora fa: una gamba è piegata, mentre l'altra rimane dritta con il piede ben teso nella tipica posizione che assumono tutte le ballerine classiche, e le braccia sono sotto il cuscino in una sorta di abbraccio strano.

Mi sono svegliato prima di lei, stranamente, e ho deciso di preparare qualcosa da mangiare, ma niente di speciale. Diciamo che sono riuscito a tostare del pane senza mandare a fuoco l'intera casa, e a sistemare della frutta nella ciotola.

Solitamente è lei a svegliarsi prima di me perchè ha il sonno veramente leggero e tende a sentire ogni minimo rumore, probabilmente per le sue difficoltà ad addormentarsi. Mi ritengo comunque fiero di me per essere riuscito a farle prendere sonno senza le gocce che prendeva prima di venire qui; evidentemente riesco a farla rilassare a tal punto da evitare l'introduzione di altre sostante estranee nel suo corpo.

Poso il vassoio, che non ricordavo neanche di avere, sul mio comodino, cercando di non far alcun rumore e rovinare quella piccola sorpresa che ho architettato.

Con tutta la grazia che riesco a racimolare nel mio corpo, faccio in modo da ritrovarmi sopra di lei, in modo da poter tracciare un sentiero di baci a partire dalla sua coscia, per poi continuare e soffermarmi un po' di più sul suo sedere sodo. Qui, lascio anche qualche piccolo morso perchè non riesco a fermarmi, e la sento mugugnare qualcosa di incomprensibile, visto che ha la faccia sepolta nel cuscino. Sorrido sulla sua pelle, e continuo il mio tragitto, avendo come meta il suo collo liscio e morbido, e non intendendo fermarmi senza prima averle dato un buongiorno alla Horan.

Le alzo la maglietta per poter dare i baci senza stoffa in mezzo, in modo da poter apprezzare il profumo e il sapore che il suo corpo naturalmente ha, ed avanzo lungo la schiena, fino ad arrivare a quel punto di incontro con il retro del collo.

Ho imparato che è molto sensibile in quella zona e che la fa impazzire senza ritegno. Non sono di certo un pivellino, e non so neanche io come mi sia trattenuto dal saltarle addosso in questi giorni, dato che lei non manca mai di stuzzicarmi con il suo non-abbigliamento e con il semplice respirare.

Inizio con la mia tortura, nella speranza di farle perdere il controllo, perchè mi sono imposto di non fare nulla se lei prima non mi manifesta la stessa voglia. Ho fatto una piccola eccezione per l'episodio della vasca da bagno perchè stavo impazzendo e non ho resistito, è stato più forte di me.

Le mie mani accarezzano gli spicchi di pelle che, a poco a poco, scopro, senza incontrare alcuna resistenza. Sento il suo corpo che viene pervaso da brividi e il mio ego cresce a dismisura sapendo che tutto questo è una reazione ai miei gesti. Amo il suo essere così reattiva.

"Sai che adoro il fatto che tu dorma senza reggiseno?" stacco le labbra dal suo collo così invitante, giusto per poter dire quanto sia apprezzata la sua mancanza di intimo.

"Sai che adoro il fatto che tu dorma senza reggiseno?" stacco le labbra dal suo collo così invitante, giusto per poter dire quanto sia apprezzata la sua mancanza di intimo

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