Capitolo 16

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1 Gennaio

Mi giro verso la sveglia e vedo che sono già le 12:30 del mattino.

Non voglio assolutamente alzarmi dal letto, sono troppo stanca ed ho dolori ovunque.

Rimango a poltrire fino alle 13:30, con gli occhi chiusi, nella speranza di riaddormentarmi, ma non riesco, ho troppo fastidio al ginocchio e alla schiena.

Mi sono dovuta alzare per mangiare il magnifico pranzo cucinato da mia mamma per festeggiare il nuovo anno: penne al salmone e salmone affumicato come secondo, il tutto condito da fantastico vino rosè, il mio preferito.

Sia io che mio fratello sia in versione zombie per le poche ore di sonno che abbiamo, ma riusciamo a gustarci il tutto.

Adoro i miei per averci fatto dormire fino all'ultimo e mia mamma per essersi proposta per lavare i piatti, cosa che di solito faccio io a pranzo.

Finito di mangiare e di sparecchiare la tavola, io ritorno a letto dopo aver preso una bustina di antidolorifico. Non riesco davvero a sopportare tutto questo!

Guardo un po' i vari social che sono pieni di foto e video della serata appena trascorsa e per la prima volta mi rendo conto di aver passato un bel capodanno, in compagnia, e facendo qualcosa di carino, ma soprattutto di ricordarlo nella sua interezza, non come l'anno scorso.

Mi addormento quasi subito perchè sono davvero spossata e mi sveglio verso le 17:25 per la vibrazione continua, indice di più messaggi di fila.

"Posso chiamarti?"

"Sei ancora viva?"

"Perché non ti colleghi da così tanto tempo?"

"Dammi qualche segnale di vita, per favore"

"Non posso chiedere a nessun altro notizie tue, su!"

Quanto può essere carino Niall quando manda messaggi a raffica perché non si sente considerato?

"Chiedo perdono Niall, sono viva. Puoi chiamare se proprio vuoi, ma ho la voce da trans in questo momento"

Poso il cellulare sul cuscino, accanto alla mia faccia. Chiudo gli occhi e, dopo un tempo che il mio cervello ha percepito come 3 secondi ma che in realtà è stato più vicino ai 10 minuti, sento il telefono vibrare e la luce dello schermo mi fa aprire gli occhi.

"Pronto?"

"Agnese?"

"Oh, ciao Niall, sei tu"

"Mi avevi detto che potevo chiamare. Primo: mi hai risposto in italiano. Secondo: hai davvero una voce irriconoscibile. É così bassa. Terzo: Stavi dormendo?"

"Si"

"Ma si a che punto esattamente?"

"Si, stavo dormendo. E so di avere una voce davvero spettacolare appena sveglia"

"Ma stai ancora dormendo? È tardo pomeriggio! Mi stai dicendo che hai dormito tutto il giorno?!"

"Innanzitutto, parla più piano che quando ti fai prendere dall'euforia parli troppo veloce e io sono ancora mezza addormentata per poter capire qualcosa a questa velocità. Poi, mi sono alzata per mangiare, stai tranquillo"

"E poi ti sei riaddormentata dopo pranzo?"

"Si, avevo troppo sonno e sono davvero stanca. Non sto benissimo"

"Quando sei tornata ieri sera? Non eravamo rimasti che dovevi mandarmi un messaggio? E che hai?"

"Sono tornata a casa alle 7:30 del mattino! Comunque ho dolori al ginocchio destro e alla schiena. Mi sento un rottame"

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