Lasciati Amare || Niall Horan ||

Capitolo 27

When you try your best but you don't succeed,
When you get what you want but not what you need,
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

Quando inizia Fix you, scende il silenzio assoluto nell'intero stadio. L'atmosfera è unica, ci sono soltanto gli schermi dei telefonini che ondeggiano e creano l'effetto stella in un luogo altrimenti buio.

Penso che chiunque si riesca a immedesimare nel testo, per questo la considero una canzone "universale".

Io ho deciso di non tirare fuori il telefono per fare foto o video, perchè voglio godermi lo spettacolo al massimo, senza essere distratta da uno schermo. I ricordi saranno per sempre indelebili nella mia mente, e le sensazioni provate non potranno mai essere imprigionate dentro un telefono. Ho fatto un'eccezione solo ed esclusivamente per A Sky Full Of Stars, essendo una canzone che piace tantissimo a mio padre e che ci ricorda il viaggio fatto in Francia anni fa.

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

Finito il secondo ritornello, inizia la parte più bella di tutta la canzone e sento già le lacrime montare dentro i miei occhi. Mi guardo intorno e vedo che siamo tutti nella stessa situazione. É bello vedere come la musica riesca ad unire i cuori di persone sconosciute, di generazioni diverse. Non ho avuto nessun problema a fare conoscenza con chi si trovava accanto al mio posto, che fossero leggermente più grandi di me o più piccoli. Nonostante i brutti avvenimenti accaduti qualche mese fa durante un concerto, è stato fantastico poter essere testimone di un raduno così massiccio di persone, pronte a tutto pur di poter ascoltare dal vivo una band, non facendo vincere il terrore e la paura. La musica trasmette gioia e unità, e nessuno dovrebbe minare questo.

Esattamente nel momento in cui si ha l'esplosione di luci nel palco, io mi sento afferrare le spalle e mi ritrovo davanti un Niall con gli occhiali da vista, una camicia grigia con le maniche sollevate fino all'avambraccio, dei jeans blu scuro e, ovviamente, un sorriso che stordirebbe anche mia nonna.

"Che fai qui? Come hai fatto ad entrare?"

Lui non mi risponde e continua a guardarmi negli occhi, come ha fatto dal momento in cui mi ha girata prendendomi alla sprovvista. Ha ancora le mani sulle mie braccia, per cui gli viene piuttosto semplice avvicinarmi di più a lui e tirarmi leggermente fuori dalla calca di persone affacciate dalla ringhiera per vedere meglio.

Avvicina la sua bocca al mio orecchio, mandando un'infinità di sensazioni al mio corpo già sovreccitato dallo spettacolo del concerto.

"Tears stream down your face
When you lose something you cannot replace
Tears stream down your face and I
Tears stream down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I
Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you" canta, con un tono basso e roco che arriva dritto al mio stomaco, che si chiude istantaneamente.

Mentre continua la base di sottofondo, io non posso che concentrarmi su di lui che scosta i capelli che mi erano precedentemente finiti sul viso, mi accarezza le guancia con una delicatezza impressionante, ma anche con una determinazione che riesco a scorgere nei suoi occhi.

Passano dei secondi, rimaniamo a fissarci con una faccia seria, come se, entrambi, stessimo soppesando i pro e i contro dei nostri desideri in quel momento.

Credo che lui sia il primo a far prevalere l'istinto, perchè vedo che lentamente, ma con costanza, si avvicina a me per azzerare lo spazio tra di noi. Non aspetta altro segnale da parte mia, facendosi bastare il fatto che io sia rimasta immobile dopo aver palesato le sue intenzioni.