Capitolo 38

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Sono sul taxi diretto a casa di Niall qui a Londra, e sono un fascio di nervi.

Sono passati due mesi da quando l'ho visto l'ultima volta; non vedo l'ora di guardarlo direttamente in quegli occhi che mi fanno perdere completamente l'orientamento, e non attraverso uno schermo.

Come previsto, non mi è stato possibile raggiungerlo a Settembre, e lui ha deciso di passare quei giorni in Australia a godersi il tempo libero con i suoi amici tra yacht e sole. Come biasimarlo?

É stato abbastanza duro "sopportare"questa lontananza, soprattutto considerando che la nostra relazione ha avuto il tempo di consolidarsi solo per due settimane, effettivamente.

Per quanto io mi sia ritrovata a sentire la sua mancanza, a desiderare di averlo accanto, nella mia testa si sono affollati i dubbi su questo rapporto che non ho idea di come dovrebbe evolversi. Penso di essermi torturata con questi pensieri ormai da tempo immemore, dato che mi perseguitano da quando lo conosco, nonostante lui tenti, in tutti i modi, di dissipare queste nuvole di tragicità con il suo essere semplicemente se stesso.

<< Signorina, siamo arrivati a destinazione. >>, mi distrae il conducente, facendomi uscire dal quella spirale di nero che avrebbe atterrato il mio umore a breve.

Ringrazio il signore che ha, gentilmente, provato ad intrattenermi durante il viaggio, lo pago e prendo la valigia che mi porge con un sorriso caloroso.

Ed io che pensavo che tutti gli autisti di taxi fossero scorbutici e antipatici!

Mi blocco davanti al cancello a contemplare una casa che sembra più modesta rispetto a quella in America, fino a che non mi viene in mente di suonare il campanello.

Si accende una luce sopra la la telecamera e sento una risata che mi dà il benvenuto. Quanto mi è mancato quel suono?

<< Agne, sei arrivata! Entra. >> e il suono della sua voce mi fa venire i brividi. O è il freddo di Londra?

Dopo una breve camminata, alzo la testa e vedo Niall che mi aspetta sulla soglia della porta, con un sorriso che fa sorridere anche me di riflesso, facendomi dimenticare all'istante il gelo che invade le mie ossa, la mia faccia sicuramente stravolta, e qualsiasi problema avessi in mente prima di quell'istante.

Dopo una breve camminata, alzo la testa e vedo Niall che mi aspetta sulla soglia della porta, con un sorriso che fa sorridere anche me di riflesso, facendomi dimenticare all'istante il gelo che invade le mie ossa, la mia faccia sicuramente stravol...

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Non c'è bisogno di parole, perchè l'abbraccio che ci scambiamo riesce a comunicare tutto quello che avremmo voluto dirci, ma che probabilmente non saremmo riusciti ad esprimere a voce.

Le mie braccia circondano il suo collo, il mio viso è schiacciato contro il suo collo, permettendomi anche di poter apprezzare il suo profumo distintivo, i miei occhi sono chiusi.

Mi sento così bene in questo momento, con le sue mani che accarezzano la mia schiena, che quando sento un colpo di tosse, palesemente falso, apro gli occhi per ricercare chi ha deciso di interrompere il mio momento di pace interiore. Il fastidio è l'elemento predominante in tutto il mio essere.

Lasciati Amare || Niall Horan ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora