Capitolo 39

2.7K 97 143
                                    

Odio dover stare a letto tutto il giorno, se non è per dormire.

Essere costretti a non muoversi a causa di dolori che ti pervadono tutta la schiena, essere costretti a tenere il corpo rigido perchè il ginocchio si rifiuta di piegarsi senza mandare fitte che mi rendono difficile usare un linguaggio che non sia da scaricatore di porto, non è per niente una bella esperienza.

Mia mamma è a scuola fino ad ora di pranzo, mio fratello è andato all'università per parlare con il professore del capitolo della sua tesi, mio padre è a lavoro fino a sera, e, come conseguenza, io sono sola a casa. Avrei avuto lezione oggi, ma non me la sono sentita di alzarmi per affrontare una giornata fuori, come accade ormai da mezza settimana.

I miei contatti con il mondo esterno si sono drasticamente ridotti, probabilmente a causa dell'umidità che inizia a prendere piede in questo periodo dell'anno, dato che ci troviamo ad Ottobre, e quindi in autunno inoltrato.

Mi trascino in cucina per prendere un po' d'acqua, sentendo la bocca estremamente secca, e, una volta che sono riuscita ad alzarmi, dopo innumerevoli sforzi, decido di fare una capatina al bagno, sfruttando la breve collaborazione del mio corpo.

Guardandomi allo specchio, vedo solo una ragazza con la pelle più chiara del solito, lievemente tendente al giallo, delle occhiaie che farebbero concorrenza al panda che ho come peluche in stanza, i capelli non proprio freschi di shampoo lasciati liberi per evitare che l'elastico peggiori il già martellante mal di testa che mi affligge.

Obiettivamente, mi sento un rottame.

Meglio distogliere lo sguardo da quel pessimo spettacolo che mi ritrovo davanti, e spero che una rinfrescata possa migliorare, anche se di poco, la situazione. Non voglio far preoccupare mia mamma più di quanto già non lo sia.

Non riesco più a stare alzata, la pressione sul ginocchio e sulla schiena sta diventando insostenibile; devo stendermi di nuovo e sperare che il tempo passi presto. Non posso nemmeno dormire nel frattempo, dato che non riesco a stare troppo in una stessa posizione senza che i dolori diventino di nuovo intollerabili, nonostante la bustina presa qualche ora fa.

La noia è arrivata a livelli tali che sto tentando di fare pulizia tra le foto del mio cellulare, cancellando tutte le immagini inutili e i vari selfie che mi manda Giò, avendo già passato tutto nel computer, nel caso in cui si dovesse avere la necessita di un ricatto. Scorrendo la galleria, trovo anche parecchie foto di me e Niall durante i nostri incontri ritagliati tra i nostri impegni, durante qualche giorno di vacanza mia e sua.

A proposito di Niall, gli avevo mandato un messaggio qualche ora fa, quando mi sono svegliata, per tenerlo aggiornato sulle mie condizioni, ma non ha risposto. Starà ancora dormendo sicuramente, per recuperare, in questi 15 giorni di pausa, tutto il sonno che non è riuscito ad accumulare durante il tour.

Per adesso si sta dando alla pazza gioia, uscendo con i suoi amici tra l'Irlanda e Londra, e sono molto felice che si stia godendo il suo meritato riposo.

Dal mio letto con la calda e comoda trapunta blu, sento il campanello della porta suonare. Grugnisco perchè so già che sarà quello scansafatiche di Alessandro che ha dimenticato le chiavi di casa in macchina. Sa che non sto bene, ma non fa neanche attenzione a queste cose.

Con una lentezza degna di un bradipo, mi scopro e mi dirigo alla porta con la ferma intenzione di fare un bel discorsetto a mio fratello. Guardo dallo spioncino e all'inizio scorgo soltanto una figura maschile di spalle. Non credo sia Ale, e quindi non apro immediatamente, aspettando che questo individuo si giri e mi permetta di vedere la sua faccia.

Quando, infastidito dalla mancata risposta alla porta, questo si accinge a suonare di nuovo, riconosco benissimo quel viso.

Spalanco la porta, senza pensare troppo al fatto che io sia, ora come ora, una perfetta comparsa per un film horror. Quegli occhi mi fanno dimenticare tutto.

Lasciati Amare || Niall Horan ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora