Capitolo 14

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E adesso?

E adesso non so cosa fare, onestamente.

L'unica cosa che mi viene in mente è bloccare il telefono e posarlo sul tavolo.

Non rispondo e non intendo farlo, semplicemente perché non saprei cosa dire.

Mi ha preso alla sprovvista e non mi aspettavo niente del genere.
Stavamo scherzando, il tono della conversazione era leggero, come siamo arrivati a questo?

Mi sento nuda, mi sento scoperta, colta in flagrante.

Sono passati 3 giorni da quel messaggio, e siamo arrivati a Natale.

Questi giorni sono stati un inferno per me, tra il dover organizzare cosa cucinare per il pranzo del 25 e i pensieri che avevo in testa.

Non mentiró, ho pensato a quello che mi ha detto Niall tutto il tempo.
Cercavo di distrarmi tentando di concentrarmi sulla mia famiglia, sulle cose da dover fare, sui miei amici che mi hanno invitato ad uscire, ma, qualsiasi cosa io facessi, sembravo un'ameba, con la testa da un'altra parte.

Tutti si sono resi conto che qualcosa non andava, e per quanto provassero a tirarmi fuori dalla bocca qualche parola, non sono riusciti a capire cosa mi prendesse.

Nemmeno l'euforia del Natale è riuscita a risollevarmi.

Sono stata lontana dal telefono più possibile, perché sentivo sia una forza che mi attirava a lui, sia una che mi allontanava.

La verità è che sono spaventata, lo sono davvero.

Dopo aver sistemato la tavola con piatti, bicchieri, posate, tovaglioli ecc ecc, è ora di andarmi a preparare prima che arrivino gli ospiti e mia nonna inizi ad urlare per il fatto che io sia ancora in pigiama.

Scendo i quattro gradini che mi conducono alla zona notte e vado verso la valigia con i miei vestiti e quelli di mio fratello per prendere i maglioni.

Un flash nella mia testa mi fa pensare a Niall, al fatto che voleva una foto di me e di Ale con indosso questo maglione.

Forse è arrivato il momento di cercarlo.

Quella giornata, dopo il suo messaggio e la mia mancata risposta, ha iniziato a mandarmi cose del genere:
- Agne, ci sei??
- Dove sei finita?
- Mi devo preoccupare? Perché visualizzi e non rispondi?
- Ti ho offeso per caso? Non era mia intenzione
- Agnese, davvero adesso, rispondi
- Ok bene, ho capito. Devo aggiungere qualcosa alla descrizione fatta poco fa. Codarda.

Questi messaggi sono stati inviati più o meno a distanza di un'ora l'uno dall'altro.

Il giorno seguente ha mandato un messaggio per capire se la situazione fosse cambiata, ma non ha ricevuto risposta neanche questa volta.

Gli altri due giorni sono stati cadenzati dal suo silenzio.

Mi trucco, mi pettino i capelli e salgo verso il salotto adibito a sala da pranzo per l'occasione.

Prendo il telefono dal tavolino vicino al divano, sto per aprire l'app quando sento il campanello. Si comincia con i soliti convenevoli e la solita chiacchierata in cui difficilmente io e mio fratello entriamo.

Una volta arrivati tutti, ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare.

Io e mio fratello siamo vicini e in pratica ci scoliamo una bottiglia di vino rosso in due mentre gli altri parlano di lavoro e cose del genere.

Tutto è venuto buonissimo e abbiamo ricevuto i complimenti per il cibo preparato.

Meno male, dopo tutto il lavoro e il tempo impiegato a cucinare tutto!

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