Crystal

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Un rumore insopportabile mi riscuote dal sonno, odio la suoneria della mia sveglia e mi riprometto sempre di cambiarlo ma la mia non curanza delle cose mi porta sempre a dimenticarlo.

Sono le 6.15 e devo iniziare a prepararmi per il mio primo giorno di scuola,
sono all'ultimo anno di liceo e mio padre ha avuto la brillante idea di trasferirsi per il suo lavoro, portando la mia vita sociale ad uno schifo..prospetto già che sarà un suicidio.

Dopo aver mandato al diavolo mio padre ancora un paio di volte mi riscuoto dai miei pensieri e corro in doccia, finito mi lavo i denti passo una mano di mascara e raccolgo i capelli in uno chignon sono in ritardo e non ho il tempo di asciugarmi i capelli, altrimenti ci metterei un eternità.

Corro in camera, indosso i miei pantaloni da tuta preferiti e una maglietta bianca con qualche scritta stupida come carpe diem e cazzate simili infilo un paio di adidas e mi precipito in cucina, dove ovviamente non trovo nessuno o meglio non trovo mio padre che è uscito per andare al lavoro!

Mia madre purtroppo è dall'altra parte del pianeta terra con il suo lavoro perfetto e il suo nuovo marito perfetto.

Rimpiango per il fatto che abbia mollato mio padre così da un giorno all'altro per andare con un ragazzo con qualche anno in meno di lei, e soprattuto di non avermi voluto e lasciata con lui.

Mi verso un bicchiere di succo d'arancia e cerco qualcosa da ingerire ma ovviamente la dispensa e vuota, spero di aver tempo per fermarmi in un bar e riuscire a prendere un cornetto, guardo l'orologio e sono le 6.50

Perfettamente in ritardo!

Il pullman passerà tra meno di dieci minuti, ripercorro le scale prendo zaino, telefono e cuffie, chiudo la casa e inizio a correre fino a percorrere tutta la via, fortunatamente ho una fermata vicino a casa senó a quest'ora sarei in grossi guai!

Alla fermata trovo due ragazzine tutte in ghingheri in minigonna e canottiera che scopre l'ombelico truccate di tutto punto e capelli impeccabili.

Poi mi guardo e sorrido, sono tutt'altro che impeccabile.

Ma non mi sono mai preoccupata più di tanto di questo, sarà che la mia autostima è stata spezzata da stronzi insensibili...

Il fastidioso scricchiolio dell'apertura delle portiere del pullman mi riportà alla realtà.

Mentre salgo sull'autobus che ormai è mezzo pieno mi accorgo che tutti hanno qualcuno con cui parlare, tutti tranne me, e in quel momento mi assale un senso di tristezza..

Cerco di andare a sedermi il più velocemente possibile per non dare troppo nell'occhio.

Accendo il telefono e faccio partire Fading di Rihanna il tragitto è abbastanza lungo.

Tutto d'un fiato //A.I//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora