Cicatrici

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Ed eccoci qua, quella bellissima villetta bianca sembrava stesse aspettando solo noi.

"Forza! Entriamo!" continuo a seguire Thomas all'interno dell'abitazione.
Mi fermo subito dopo la porta, non vorrei bagnare o sporcare ovunque..
Thomas inizia a salire le scale, e rimango li in attesa di istruzioni, solo il rintocco dei piedi sugli scalini mi fa compagnia, "Crys" sento urlare dal piano di sopra, "Dimmi" cerco di mantenere un tono di voce non troppo alto, non vorrei disturbare qualcuno.
"Salii!" mi risponde.
"Ma sono tutta bagnata! E non vorrei sporcare!" ribatto.
"Togliti le scarpe e sali!" controbatte.

Tolgo le scarpe, e salgo le scale il più in fretta possibile, non voglio sporcare; al piano superiore trovo quattro porte e un'altra rampa di scale, ed ora?

Ma come se Thomas mi avesse letto nel pensiero mi dice "Segui la rampa di scale!"

Ook, salgo la seconda rampa e trovo un unica porta, fortunatamente, la apro e vedo Thomas senza maglietta, i suoi addominali sguizzano, non posso fare a meno di guardarlo è a dir poco perfetto.

Thomas mi lancia la sua maglietta bagnata, "Attenta che ti cade un po' di bava" scherza, l'ho guardato per troppo tempo, che figura, già mi sento arrossire.
"Oh, scusa non volevo metterti in imbarazzo, se vuoi continua pure non mi dispiace" a quel punto non mi resta che rilanciargli la maglietta per placare un po' la tensione.

Seguo con lo sguardo il ragazzo davanti a me, mentre rimango ancora impassibile nel mio imbarazzo.
Entra in un altra stanza, allora inizio a guardarmi in giro, la sua camera è immensa, tutta dipinta di un bellissimo azzurro chiaro, un letto a due piazze ai lati, una libreria, un cabina armadio ed un amplia scrivania, il resto è solo svago.

Noto una piccola bacheca appena sopra la scrivania, nel mentre Thomas esce da quello che presumo sia il bagno e mi lancia un salviettone, "inizia ad asciugarti" mi dice "torno subito".

Mi avvicino a quella piccola bacheca, dove appiccicate ci sono tutte le sue foto, lui da piccolo, lui con Jackson, quelli che immagino siano i suoi genitori, e molte foto insieme a delle ragazze, sorrido, un vero playboy.

"Che guardi?" mi dice, non apenna torna, "le tue foto, non si vede?" il mio tono è un po' seccato, non so bene perchè.

"Dai non essere gelosa, quelle per la maggior parte sono amiche di mia sorella, e vecchie fiamme, tutto quello che c'era prima di conoscere te!"

Cosa? Probabilmente devo aver capito male, quindi mi limito a dire:

"Beh poco m'interessa tanto" cerco di essere il più disinvolta possibile, quindi abbozzo un piccolo buffetto.

Thomas sorride, ma è un sorriso acido.. ed ecco che torna il suo tono secco "Tieni, inizia a mettere questi pantaloncini, che i tuoi vestiti sono fradici e mi stai bagnando tutta la stanza!"

Guardo sotto i miei piedi ed una piccola pozza d'acqua mi è sottostante, cazzo.

"Oddio Thom scusami non volevo!"

Thom? Mi sto rimbecillendo.

"Thom?!" mi guarda esterrefatto il mio amico.

"Eh mi sono dimenticata la a e la s su, può capitare!" scherzo.
"No no tu mi hai affibiato un soprannome uhuh!"
"Beh se dovessi affibiarti un soprannome saresti biondino rompi scatole!" scandisco bene la parola biondino so quanto gli da fastidio e poi gli mando un bacino.

"Ora voltati che mi metto questi pantaloncini!"
"Va bene, intanto ti prendo una felpa."

OK è l'occasione buona per cambiarsi senza farsi vedere quindi devo essere veloce.
Apro velocemente la lampo della gonna di jeans, che ormai è diventata un tuttuno con la mia pelle e la faccio scivolare, mi asciugo nuovamente con l'asciugamano stando attenta ai cerotti.
Mi infilo i pantaloncini, non guardo nemmeno la taglia, l'unico mio pensiero è essere più veloce di Thomas, quindi me li metto, e noto che mi stanno aderenti, dannate forme.

"oh cazzo!" sento dall'altra parte della stanza.

Mi giro e Thomas mi sta fissando! Merda.. "Ei cosa stai guardando, su lo sgardo!"
"S-scusa, è che wow hai delle forme bellissime!"
"AH AH AH P R O P R I O! Ora smettila di guardarmi mi metti in imbarazzo!"
"S-scusa" scoppio a ridere.
"Cos'è il gatto ti ha mangiato la lingua?!"
"Simpatica, ma mi sembra che eri tu quella che sbavava prima mentre ero senza maglietta!"
"NONO non mi pare proprio." sbuffo.

Poi scoppiamo a ridere e ntrambi.

Thomas avanza verso di me, e mi da una delle sue felpe.
Si poggia sul letto e mi guarda.
"Cambiati su!"
"Sicuramente non davanti a te!"
"E' quello che hai appena fatto, potevi andare in bagno, ma sei rimasta qui, quindi?!"
"Si ma solo perchè ti ho bagnato mezza stanza e non volevo bagnare di più!"
"Va bene la tua scusa è accettata allora mi giro."

E così fece, mi tolgo la maglietta e la canottiera che ormai sono fradice, e metto la sua felpa, quel biondino ha mantenuto la sua parola infatti non si è girato.

Ho ancora un po' di freddo per via dei capelli inumiditi, penso.
Thomas sta giocherellando con il suo telefono, mi metto di fianco a lui, ha ancora i capelli inumiditi come me, si è messo una tuta larga e sta davvero bene.

"E adesso cosa facciamo?" gli chiedo.
"Boh cosa vuoi fare?" Thomas si gira a guardarmi e per la seconda volta in un giorno i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza, merda.

Abbasso un attimo lo sguardo i suoi occhi sono troppo intensi, e finisco per fissare quelle labbra, per un momento il mio cervello pensa di baciarlo e al solo pensiero mi mordo il labbro.

Thomas poggia un dito sotto il mio mento, e mi alza il viso, e con un tono pacato e sensuale, mi dice: "perchè ti stai mordendo il labbro?"

Dio questo ragazzo mi sta facendo impazzire, "così lo faccio sempre gli rispondo, è un tic" abbozzo un sorriso, lui mi guarda e scuote la testa, "sicura?" mi domanda.
"Sisi" ma anche dal tono traspare la mia incertezza..
Mi scosto da lui, meglio non stargli così vicino, mi giro a pancia in su, e guardo il soffitto della stanza, cosa mi sta succedendo, perchè questo dannato biondino mi fa questo effetto, che nervi.

Thomas si gira ed inizia a fissarmi, non lo voglio guardare, continuo a guardare il soffitto.
"Crys" mi dice con voce assonnata, "ho un po' di sonno, dormiamo un po'?"
"Come dormire, Thomas poi non dormo più la notte!"
"Uffa" inizia a piagnucolare come un bambino, mi fa morire dal ridere.
"Cosa ridi te!" mi guarda con tono minaccioso.
"Il bimbo deve fare la nanna!" gli dico in tono scherzoso e gli arruffo tutti i capelli.
"Dai smettila!" Thomas mi blocca con una mano i polsi e con l'altra inizia a farmi il sollettico.

Non resisto, rido come una pazza e dopo qualche minuto non ce la faccio più, sto ridendo troppo faccio quasi fatica a respirare, Thom lo capisce, e smette, ma tiene ancora fermi i miei polsi.

E come se ancora una volta mi avesse letto nel pensiero, mi lascia andare.
Poi mi guarda, e nota la cicatrice sulla pancia, a causa del solletico la felpa mi si è alzata.
Come se incantato da quel taglio permanente, lo tocca, ed in quel momento sento come una scintilla nello stomaco.

Poi posa lo sguardo su di me, come per dirmi posso vero? Ed io annuisco anche se probabilmente avrei dovuto dire di no, ma visto che siamo in ballo, balliamo.

Mi alza legermente la felpa, per vedere meglio quel taglio, chissà cosa vede di così tanto speciale, poi si avvicina, e lo bacia.




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