Piccoli sogni

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Appena tornata a casa, April mi accompagnò a letto, insomma un durissimo primo giorno di scuola stava per concludersi, e volevo solo dormire.

"Vuoi che mi fermi qua con te? Visto che sei da sola?"

"NO, non ti preoccupare April, poi non hai ne lo zaino pronto ne i vestiti per domani, non credo che una ragazza perfettina come te possa permettersi cose di questo tipo!" la incito scherzando.

"AH AH AH QUANTO SEI SIMPATICA! Domani mattina alle 7.30 ti passerò a prendere non ti lascierò prendere il pullman!"

"Certo questo te lo concedo, ora vai, voglio dormire!" E le tiro un cuscino addosso.

Inizia a ridere, "Vado vado -alza le mani in segno di resa-,buonanotte Crys"

Mi saluta con un cenno della mano, quando sento la porta chiudersi aspetto dieci minuti prima di scendere.
Inizio a chiedermi per quale motivo non l'ho fatta rimanere almeno avrebbe chiuso lei tutta la casa.

Recupero le forze e salgo quei ventuno scalini maledetti, mi sdraio sul letto e inizio a sognare.

Un ragazzo dai capelli biondi mi appare nel sonno, continua a sorridermi, poi mi prende per mano e varchiamo insieme la soglia della scuola.
Continuo a guardarlo e alle sue prossime parole un rumore di uccellini li esce dalla bocca, cosa?

Mi sveglio e quel rumore è la mia nuova sveglia, ho sognato Thomas il mio subconscio è impazzito.

Apro gli occhi, non vorrei farlo, vorrei dormire tutto il giorno.
Ma il telefono inizia a squillare, e la porta a battere, April.

Continua per dieci minuti, con tutta la calma del mondo mi metto un paio di pantaloncini e un top, per lasciare scoperti i cerotti, non vorrei che tutti quei pelucchi odiosi si attaccassero!
Mi lego i capelli e inizio a scendere uno scalino alla volta, molto lentamente.

Intanto quella ragazza continua ad assillare, apro la porta di scatto "Mamma mia April, dammi il tempo di scendere!"
Mi ritrovo davanti Thomas, Jackson e April
Cazzo! Penso tra me e me

"Porca puttana" dice Thomas continuando a fissarmi, "Eiei chiudi la bocca che ti esce un po' di bava" gli dice scherzando Jackson.

April mi mostra due sacchetti "ti abbiamo portato la colazione tesoro!" Mi abbraccia "Non sai cosa mi è successo stamattina -inizia April entrando, seguita da Jackson e Thomas- stavo andando a prenderti la colazione in caffetteria così avremmo fatto tutto con calma, e non partiva più la macchina roba da pazzi!
Poi ho trovato i due signorini qua che mi hanno aiutato e si sono offerti di accompagnarci a scuola!"

Mentre inizio a tirare fuori un caffè dal sacchetto, replico "e poi avete deciso di fare irruzione in casa mia" sorrido, sorseggiando il caffè.
"Qualcuno si è svegliato male" mi dice April.
"Tu dici?!" 
Smuovo lo sguardo, e vedo che Thomas mi guarda, e scruta attentamente la mia ferita.
"Ti fa ancora male?" Mi chiede.
"Abbastanza, comunque grazie ancora" li sorrido.
"Al suo servizio signorina" replica.
"Ma che carini che siete" inizia a strillare April.
Lancio una sfuriata alla mia amica, "Scherzetto, dai andiamo su e vediamo di metterti addosso qualcosa di decente, ti ho portato un po' di cose"
"O signore" alzo gli occhi al cielo e inizio a salire le scale, April mi segue.
E Jackson e Thomas rimangono in cucina e continuano a sghignazzare.

Tutto d'un fiato //A.I//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora