"Sapevo saresti venuta", mi dice e sorride.
"Beh volevo solo prendere una boccata d'aria" rispondo.
"Si certo" e mi da una gomitata leggera.
Poi continua a fumare, si gira verso di me, e mi guarda, attentamente."Sai non mi aspettavo che una ragazza così.." inizia a parlare ma non fa nemmeno in tempo a finire la frase che lo fermo.
"Così come scusa?" gli chiedo guardandolo un po' male.
"Beh guardati, sembri la classica santarellina, vestita bene, trucco perfetto, capelli perfetti e poi sfidi uno dei più grandi giocatori di beer pong della storia, cioè ei non sei una qualunque insomma!" risponde così alla mia domanda.
"Giusto, ma hai dimenticato una parte importante" gli dico alzandomi in piedi, e mettendomi proprio davanti a lui, non so perchè l'ho fatto.
"Ovvero?" mi chiede.
"Che ho battuto anche uno dei più grandi giocatori nella storia del beer pong" rido e lui con me.
"Si si, hai proprio ragione." mi dice e continua a ridere.
Sento l'alcool nella testa, devo levarmi da questo ragazze o la cosa potrebbe prendere il verso sbagliato."Torno dentro" dico spostandomi da lui.
"Di già?" mi dice facendo un mezzo sorriso, non so perchè ma questo ragazzo mi tenta troppo.
"Si non mi piace stare coi perdenti" rispondo facendogli l'occhiolino e poi una linguaccia che fa notare il mio piercing.
"Ma io ero solo un vicncitore fino a dieci minuti fa, poi sei arrivata tu!"
Non rispondo, altrimenti rimarrei lì con lui tutta sera, ed è meglio di no..per ora; e mi riavvio per rientrare.
"Ti trovero ragazza senza nome" mi urla, e lo sento quasi sorridere dopo averlo detto.Rientro nella grande sala, e vado a cercare la mia amica e anche per bere qualcosa, dopo aver parlato con Nathan anche se per poco, ho la bocca asciutta.
Quindi mi dirigo al bancone, prendo un bicchiere e ci verso della vodka, poi torno a cercare la mia amica.
Niente al piano di sotto non c'è, così mi dirigo al secondo piano, apro tutte le stanza, ma oltre ad aver interrotto cose che non volevo vedere ed altre che non sapevo neppure esistessero l'unica stanza che mi manca è il bagno.
Vedo un gruppo di ragazze e ragazzi fuori che aspetta, non conosco nessuno..ma poi vedo una chioma rossa, l'amico di Nathan..
Mi dirigo verso di lui, ma quando mi vede parla prima lui "oh perfortuna, dentro c'è la tua amica, che sta malissimo.."
"La mia amica?" chiedo non può essere April.
"Si quella che era affianco a te mentre giocavamo, lunghi capelli castani mi pare si chiami A-a-arizona?"
"April" rispondo con aggressività.
Lo scanso e apro la porta.
Trovo April, vicino alla tazza con il trucco tutto sbavato, oddio è ubriaca fradicia, mi guarda, e poi tira una gettata di vomito.
Chiudo la porta, e corro ad aiutare la mia amica.
"April! Cosa è successo?" le chiedo, incitandola a guardarmi.
"Jackson" riesce a malapena a pronunciare e scoppia a piangere.
"Ei ei calma, vieni qua" l'abbraccio e gli faccio delle carezze sulla schienza per calmarla un po' sperando non mi vomiti addosso.
"Quanto hai bevuto?" chiedo.
"Un po', tipo due bicchieri di vodka, come quella che hai bevuto tu" poi si mette a ridere "ed un po' di bicchieri di punch all'arancia, che mi ha dato quella merda di Jackson!" continua a sbiascicare ma l'importante è che è cosciente.Con tutto quello che ha bevuto , per lei che non è abituata è già tanto se non è svenuta.
Ora però ho bisogno di una mano, e poi vado a fare il culo a Jackson cosa ha fatto per ridurla così? Mi chiedo, e più me lo ripeto più mi sale la rabbia."Tesoro, arrivo, aspettami qui!" dico ad April.
"No Crystal, non mi lasciare perfavore!" mi dice.
"Arrivo subito, non ti preoccupare, adesso ti mando qua un mio amico" mi alzo.
Mentre mi dirigo verso l'uscita spero che il ragazzo dai capelli rossi sia ancora li fuori.
Esco ed è proprio lì perfetto.
"Ei tu, so che vuoi aiutare una ragazza in difficoltà, quindi entra in quel bagno e aspetta il mio ritorno, due minuti e sono qua" non fa in tempo nemmeno a darmi risposta che l'ho già spinto in bagno e chiuso la porta.Ok, ora mi serve un po' d'acqua anzi no prima spacco il culo a Jackson.
Scendo le scale di corsa, e lo cerco, ma non lo trovo; dove si è cacciato!
Poi sento la voce stridente della serpe di Allison, che continua a pronunciare il suo nome, sento che sto diventando rossa dalla rabbia!
Li trovo poi sul divano abbracciati, è la fine.
Mi piazzo davanti a loro, e tiro su Jackson dalla maglietta è ubriaco pure lui.
"Cosa diavolo stai facendo?!" li dico e gli tiro una leggera spinta. Voglio mantenere la calma.
"COSA FAAI!" mi dice Allison, la guardo malissimo e aggiungo "stai zitta, che ti conviene."
Jackson riprende a parlare "Ei bellezza, io faccio quello che mi pare e mi faccio chi mi pare, non sto con April, anzi ti pare quella sciaquetta da quattro soldi, che non avrà nemmeno scopato una volta nella sua vita!" si mette a ridere e con lui tutti i suoi amici.Non ci vedo più, così tiro un pugno a Jackson sul naso.
E un secondo dopo un dolore atroce alla schiena Allison si è buttata sopra di me, e finiamo così dentro un tavolino di vetro che si rompe in mille pezzi.
Qualcuno me la scolla di dosso, perchè se mi rialzo prima di lei è finita.
Apro gli occhi e vedo che Thomas la prende e la porta via.
Poi qualcuno mi alza, è Nathan , un classico, ma preferisco così non mi sarei mai rialzata.
Mi prende in braccio e sta per portarmi fuori, ma lo fermo.
"No no April è in bagno che sta male, dobbiamo prendergli dell'acqua ed andare da lei!"
"Hai tutti i vetri nella schiena, scherzi, prima te li tolgo"
Mi sta facendo alterare, "vuoi un pugno anche tu?" dico.
"No" e ride, "Ti porto in bagno e vado a prendere l'acqua ok?" annuisco.
Rilascio un gridolino ad ogni scalino, quei vetri del cazzo. Quella serpe.
"Dioo!" sbotto, "Ci siamo, ancora un piccolo sforzo, dai" mi dice Nathan.
Arriviamo al bagno e mi appoggia delicatamente per terra, apre la porta e entriamo.
April è ancora li con l'amico di Nathan, si è ripresa, sono seduti vicini e stanno parlando.
"Cryysss!" urla April, poi mi guarda bene "ommioddio che hai fatto? Da dove viene tutto sto sangue? Cosa è successo?" continua con una sfilza di domande, e per lo spavento sembra riprendere gran parte della lucidità.
Nathan risponde per me, "Ha tirato un pugno a Jackson, e Allison le si è buttata contro e sono finite in un tavolino, lei era sotto..!!" sento un tono di rabbia e quando guardo Nathan si sta mordendo il labbro.
Lo guardo ancora per qualche secondo, poi sparisce, dicendo che porterà dell'acqua.Mi siedo per terra, chiedo ad April di aiutarmi, no non qui, voglio andare a casa mia tranquilla; dove nessuno continua a bussare perchè deve andare in bagno.
Quindi mi alzo, e pure la mia amica.
"Andiamo a casa!" le dico.
"Cosa? Casa mia è lontanissima da qui!" mi risponde.
"Andiamo a casa mia allora!" e lei riprende "Sarà più di mezz'ora a piedi, poi con i vetri nella schiena non mi sembra il caso.."
"Vi portiamo io e Nathan" dice il tipo dai capello rossi.
"Ok andiamo" non ci penso due volte.Nathan rientra quando stiamo per uscire, lo prendo per un braccio e lo strattono giù.
"Ei ei dove vai con tutta sta fretta, dobbiamo togliere quei vetri!"
"No" rispondo secca, poi aggiungo "non qua, andiamo a casa mia, il tuo amico ci porta!" lo guardo attentamente negli occhi, e gli sfioro la mano, ma sento qualcosa di bagnato, ha le nocche tute aperte.
"Cosa hai fatto?" chiedo, "Poi ti spiego" risponde.Ci dirigiamo alla macchina, e intraprendiamo questo a mioparere lungo ed asfissiante viaggio, anche se April sembra divertirsi.
Poi eccocci, non sono mai stata così contenta di vedere il mio tetto in tutta la mia vita.
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Tutto d'un fiato //A.I//
Teen FictionCrystal è una giovane ragazza che frequenta l'ultimo anno di liceo, suo padre decide di ribaltare la sua vita trasferendosi. Crystal è costretta a dire addio a tutti i suoi amici e dire ciao a perfetti sconosciuti. Difficile di carattere, porterà qu...