Passato

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Continuo a fissare il vuoto, assorta nei miei pensieri.

Io  davvero non capisco, un muffin e un caffè, davvero come se quello potesse colmare il fatto che tutte le notti mi lascia da sola, con le mie più grandi paure.
Come se potesse farmi dimenticare che sono sua figlia solo quando ne ha bisogno... nemmeno un ciao come stai? Oppure si a volte mi ricordo che esisti, come è andato il tuo primo giorno?

Niente, e io che l'ho seguito fino a qui, beh da una parte ero costretta ma non l'avrei mai lasciato da solo; ho rinunciato a tutto per lui, i miei amici, la mia scuola, la mia vita, tutto.. però dopo tutto quello che è successo fors..

"Ehi, biondina" ecco che una voce familiare mi riscuote dai miei pensieri.
Scuoto la testa, mi giro e vedo Thomas, fantastico...
"Ciao" rispondo in modo freddo e rigiro la faccia dall'altra parte.
"Posso?" Mi chiede indicando l'altra metà della panchina.
"Fai pure, tanto poco m'interessa."
"Ei smettila di fare la fredda con me, sono qui perchè ti voglio aiutare!"
Un tono seccato traspira dalla sua voce, aiutarmi, mi giro verso il ragazzo dagli occhi di ghiaccio, lui mi stava già guardando.
"Che lezione hai saltato?" li chiedo.
"Itaiano, proprio come te cara, siamo nella stessa classe, scusa ieri non hai notato così tanta bellezza?"

Scoppio a ridere, beh alla fine è simpatico e sa tenermi testa ed è una cosa che mi piace.
"Purtoppo non ho notato nessuno con così tanta bellezza" lo canzono.
Mi guarda ed inizia a ridere, poi si blocca di colpo..
"Sei diversa" e trapassa un momento di silenzio, mentre cerco di capire cosa abbia detto quel biondino.
"Come scusa? Thomas?"
"Hai sentito bene! Crys"
"Ok"

Mi alzo, gli faccio un cenno con la mano e me ne vado.

Non m'interessa di nessuno, e specialmente di lui, ho giurato che non avrei avuto nessun'altra storia, con nessuno, e non saranno quegli occhi meravigliosi a farmi cambiare idea.
Meravigliosi, what?!

"Smettila di far così, perchè non ti riesce la parte della stronza menefreghista, c'è qualcosa che attrae uno e l'altro!"

Mi fermo, mi giro, e gli rispondo nel modo più pacato che io conosca.

"In quanto due giorni, neanche, hai capito tutto questo, complimenti, sai perchè ti attraggo?
Te lo dico subito, vorrai solo portarmi a letto, oppure giocare, tipico di voi ragazzi. Ma tesoro mio hai sbagliato persona!"

Concludo facendoli l'occhiolino, e riprendo i miei passi.
Non faccio in tempo nemmeno a intraprendere il terzo passo, che Thomas mi blocca, mi gira, e poggia delicatamente le mani sulle mie guance, 'costringendomi' a guardarlo.

"Non provare mai più a pensare una cosa del genere! Vedrai che ti sorprenderò!"

Siamo a due centimetri l'uno dall'altro, i nostri respiri ribattono uno contro l'altro come i nostri petti.
Sento che il mio battito sta aumentando, e una sensazione di caldo mi percorre.
Alzo lo sguardo e quei dannati occhi mi stavano già fissando.

Tutto d'un fiato //A.I//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora